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Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

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Da Metropoli Campi-La Piana venerdì 17 febbraio 2012 PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
sabato 18 febbraio 2012
No, non vi preoccupate. Non aggiungerò la mia voce allo scontato coro di repliche e controrepliche che ha suscitato la ventilata "prima pietra" dell'inceneritore di Case Passerini. Come la pensi sull'argomento ormai lo sapete: quell'inceneritore è un errore politico che ci trasciniamo dietro da anni perché non risponde a corrette logiche ambientali e neppure industriali. Adesso poi, con le nuove tecnologie che avanzano, l'errore sta diventando ancora più evidente. Per capire che qualcosa è accaduto basta leggere l'intervista che pubblichiamo a pagina 15....

 

METROPOLI CAMPI-LA PIANA 17/2/2012 Pagina 1

 

Inceneritore, non è mai troppo tardi per... ripensarci 

Fabrizio Nucci (direttore)

 

No, non vi preoccupate. Non aggiungerò la mia voce allo scontato coro di repliche e controrepliche che ha suscitato la ventilata "prima pietra" dell'inceneritore di Case Passerini. Come lapensi sull'argomento ormai lo sapete: quell'inceneritore è un errore politico che ci trasciniamo dietro da anni perché non risponde a corrette logiche ambientali e neppure industriali. Adesso poi, con le nuove tecnologie che avanzano, l'errore sta diventando ancora più evidente. Per capire che qualcosa è accaduto basta leggere l'intervista che pubblichiamo a pagina 15: a parlare è l'assessore provinciale all'ambiente della Provincia di Reggio Emilia Mirko Tutino (naturalmente un democratico doc). E' lui a raccontarci che lì hanno deciso di dismettere il vecchio inceneritore puntando sulla raccolta differenziata e su un impianto di trattamento meccanico biologico (proprio quello che chiedono a gran voce i nostri comitati). Leggetela con attenzione quella intervista, dopo di che chiedetevi se non sia il caso di prendersi una bella pausa di riflessione e correggere finalmente il tiro su Case Passerini. Anziché alzare barriere ideologiche sull'inceneritore i nostri amministratori darebbero prova di grande saggezza se prendessero atto che qualcosa è cambiato rispetto ai molti anni fa in cui è stato concepito l'attuale piano provinciale dei rifiuti. Sarebbe un dietrofont dettato dal buon senso che sono sicuro l' opinione pubblica della Piana (e non solo) apprezzerebbe profondamente...

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METROPOLI CAMPI-LA PIANA 17/2/2012  Pagina 15

 

Termovalorizzatore. In Emilia Romagna lo chiudono  

E costruiscono un impianto equivalente, ma a trattamento meccanico - biologico

GRAZIELLA CIRRI

 

Mentre a Sesto Fiorentino si decide la data per la posa della prima pietra del "termovalorizzatore" in Emilia Romagna, una fra le regioni italiane con più inceneritori, la Provincia di Reggio Emilia ha scelto di cambiare drasticamente metodo per lo smaltimento dei rifiuti. Ci illustra il cambiamento Mirko Tutino, assessore al paesaggio e all'ambiente (Pd) della Provincia di Reggio Emilia.

Si spegne un inceneritore e si costruisce un Tmb come mai questo cambio radicale?

«Il Tmb è un impianto di trattamento, che non smaltisce i rifiuti indifferenziati ma li tratta in maniera tale da eliminarne i metalli e la parte organica (le componenti più inquinanti) e ridurne il volume complessivo. La Provincia ed i Comuni reggiani hanno condiviso un piano per raggiungere il 67,1% di raccolta differenziata entro il 2015 e, attraversola realizzazione del TMB, evitare la costruzione di un nuovo termovalorizzatore in sostituzione di quello vecchio. Nel 2015 il TMB dalle 128.000 t/a di rifiuti indifferenziati (pari al 32,9% dei rifiuti raccolti a Reggio Emilia e Provincia) recupererà circa 20 mila tonnellate di materiale reciclabile, produrrà circa 25 mila di combustibile solido secondario utilizzabile anche nei cementifici oltre a circa 60 mila tonnellate di terriccio inerte biostabilizzato che può essere usato a copertura delle discariche senza alcun danno perl'ambiente, essendo un materiale privo della componente metallica e organica».

Il comitato Ato Centro ha proposto questa variazione, perchè?

«Il territorio reggiano ha già raggiunto circa il 60% di raccolta differenziata quindi si è dimostrato che il termovalorizzatore non è più necessario. Se anche le 25 mila tonnellate di combustibile solido secondario che usciranno dal Tmb fossero inviate tutte negli inceneritori emiliano-romagnoli e non trovassero spazio nei cementifici, la nostra Regione potrebbe spegnere entro 3-4 anni almeno metà dei propri termovalorizzatori».

Quali vantaggi comporta a livello economico?

«Reggio Emilia ha un impianto frutto di vecchi investimenti e due discariche, per questo i costi di smaltimento sono molto bassi, rispetto allamedia nazionale. Cambiare comporterà un aumento delle spese (circa il 25% in 4 anni), praticamente equivalente alla costruzione di un nuovo termovalorizzatore o in alternativa alla "spedizione" dei rifiuti fuoriprovincia. Nel caso dell'impianto Tmb però nel medio periodo, grazie al recupero della materia ed il suo riutilizzo, questo produrrà vantaggi economici ed ambientali ampiamente dimostrati. Vorrei segnalare inoltre che è il51 % circa dei cittadinireggianiche avràlaraccoltaportaaporta (iresidenti nei comuni di pianura e della periferia della città di Reggio Emilia) nondovràsostenere tutti i costi del nuovo modello e che gli aumenti saranno distribuiti su tutti, perchè l'aumento della raccolta differenziata andrà a vantaggio per tutta la provincia. Tutto ciò è stato possibile attraverso un percorso culturale, prima ancora che tecnico, che ha visto come i primi protagonisti i 45 Sindaci».

Quali vantaggi comporta a livello di qualità della vita?

 «L'Emilia-Romagna da anni ha avviato uno studio (Moniter) sugli inceneritori esistenti, dimostrando un incidenza degli inceneritori sulle nascite pretermine e su alcune malattie. Tuttavia nella pianura padana le fonti di inquinamento sono tantissime e gli inceneritori sono quasi tutti in prossimità dell'autostrada Al, pertanto è difficile conoscere il reale impatto di questiimpianti sulla salute».

Un impianto Tmb, potrebbe svolgere lo stesso carico di smaltimento dei rifiuti, stimato - con il termovalorizzatore - in 440 tonnellate al giorno?

«Si, soprattutto aumentando la raccolta differenziata. Si potrebbe obiettare che comunque dopo il Tmb serve la discarica, ma ciò avviene anche con iresidui de gli inceneritori il cuirecupero come sottoprodotto sicuro (per esempio nell'edilizia) -vistalapresenzadimetalli dannosi per la salute - è ad oggi quasi impossibile».

L'impianto fiorentino costerà 135 milioni di euro, quanto costa più o meno un impianto Tmp della stessa efficienza?

«L'impianto di TMB da 128 mila tonnellate annue costerà alla comunità reggiana tra i 40 ed i 50 milioni di Euro. Ma prevediamo altrettanti investimenti per la realizzazione di un impianto di produzione di biogas a freddo dall'organico raccolto a domicilio, un impianto di compostaggio ed un impianto di selezione e recupero della carta e della plastica. Il tema importante credo sia quello di come siinvestono le risorse, Reggio ha scelto di privilegiare il recupero allo smaltimento».

Commenti (2) >> feed
L'inceneritore come Ruby...
scritto da msirca, febbraio 18, 2012

Lunedì 13 ero fra quelli/e che hanno presidiato il Palazzo della Provincia a Firenze. La mia impressione viva dolorosa con crampi e nausea alla bocca dello stomaco è stata tremenda, ho visto una pochezza, una povertà di molti interventi insopportabile, "non avete studiato" si lanciava dal pubblico presente... La votazione... che passasse l'adozione del Piano Interprovinciale nonostante il critico atteggiamento di SEL IdV e il risaputo no delle destre, si poteva prevedere, ma la servile quiscenza degli uomini e delle donne del PD che io ho visto era davvero nauseante, il cervello in pensione, il sonno profondo, peggio di quei lacchè che hanno votato per avvalorare che Ruby fosse la nipote di Moubarak!

Un decisivo asso avanti rispetto alla scelta di incenerire
scritto da Cirano, marzo 06, 2012

Un decisivo passo avanti rispetto alla scelta di incenerire i rifiuti, ma chissà perchè non si riesce a tagliare del tutto il cordone ombelicale con la madre del business.. Quel quinto destinato comunque a essere bruciato può essere superato e sembra che da Reggio Emilia stiano pensandoci... Forza! fatto 30, facciamo 31, diciamo qui, siete un punto di riferimento, andate avanti, potrete spianare la strada a chi ci pensa ma non ha altrettanto coraggio e indipendenza...!

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Ultimo aggiornamento ( domenica 19 febbraio 2012 )
 
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