(EUROPA: Quelli che.... bussano solo a cassa... ndr)
http://www.e-gazette.it/sezione/ecologia/clima-visegrad-mette-veto-contro-impegni-co2-2050
Il blocco arriva da Polonia, Ungheria e Cechia, mentre la Slovacchia è a favore degli impegni. L’Europa punta all’obiettivo di assorbire tanta anidride carbonica quanta ne emette
Il
blocco dell’Est Europa riunito nel famoso gruppo di Visegrad – che comprende
Polonia, Cechia, Ungheria e Slovacchia - ha deciso di bloccare col diritto di veto l'obiettivo di inserire
nei programmi dell'Unione l'obbligo di puntare a una neutralità di emissioni di
CO2 al 2050. L’unica eccezione riguarda la
giovane presidente liberal-ecologista slovacca, Zuzana Caputova, che non ha aderito allo
stop.
L'idea
di porsi il traguardo di emissioni zero entro il 2050, che punta all’obiettivo
di assorbire tanta anidride carbonica quanta l’Europa ne emette, era stata
proposta a livello di Unione europea dal presidente dell'esecutivo europeo,
l'ex premier liberal ed europeista polacco Donald Tusk, non a caso gran nemico
dell’attuale leader Jaroslaw
Kaczynski accanto al quale si sono schierati l’ungherese Viktor Orbán e il
premier-tycoon ceco Andrej Babis.
Il
nodo rimane sempre quello dei fondi: i paesi con economie emergenti -
specialmente nell'Est - vorrebbero che il loro accordo fosse parte di un pacchetto più ampio, compreso il
sostegno finanziario e tecnologico per il cambiamento verde del blocco. C'è "la necessità di riconoscere che costerebbe
denaro", ha detto un alto diplomatico dell'UE, anche se "sempre più
paesi sono aperti" a impegnarsi per la neutralità climatica. Il
diplomatico ha aggiunto che alcune "condizioni" dovrebbero prima
essere soddisfatte, indicando il possibile aiuto della Banca europea per gli
investimenti, oltre ai finanziamenti di coesione, per aiutare la transizione.
All'inizio
di maggio, il presidente francese Emmanuel Macron ha preso l'iniziativa e
costituito un gruppo
di otto paesi impegnati ad adottare l'obiettivo il prima possibile e idealmente
in vista di un importante vertice sul clima delle Nazioni Unite a settembre. E anche la Germania si è dichiarata a favore
dell'obiettivo del 2050 e ora sono 22 i paesi d’accordo. Ma servono tutti e 28
i Paesi per approvare l'obiettivo del vertice dei leader.
Per
Ester Asin, Direttrice
dello European Policy Office del WWF,
“l’Europa si è auto-inflitta un colpo devastante in termini di leadership sul
cambiamento climatico. Ha deluso tutti coloro che negli ultimi mesi avevano
chiesto a gran voce azioni concrete per il clima, riducendo le loro speranze di
accelerazione dell’impegno ad una mera nota a piè pagina. I 24 Stati Membri che
sostengono l’obiettivo della neutralità climatica al 2050 non sono
riusciti a tenere la posizione, e hanno lasciato che l’impegno da loro
richiesto venisse annacquato da soli 3 paesi”.
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