(...)L’incontro di mercoledì sera ha inoltre dimostrato la capacità dei comitati (spesso accusati dal potere di essere espressione di un nuovo egoismo sociale) di discutere non solo della causa principale che li ha fatti nascere (in questo caso l’inceneritore di Montale), ma anche di questioni più generali, che riguardano lo smaltimento dei rifiuti, il modello economico e produttivo imperante, la politica dei “beni comuni” (salute, territorio, acqua). Per questo non credo che sia fuori luogo partecipare alla marcia per la giustizia di sabato prossimo, dedicata ai “beni comuni”, chiedendo anche un diverso modello di sviluppo, che produca meno rifiuti, che punti al risparmio della materia e dell’energia, che sia più giusto, che metta al primo posto la salvaguardia della salute pubblica.
La questione della gestione dei rifiuti è talmente complessa che non è possibile analizzarla in maniera sintetica, ma è indubbio, a mio parere, che sia urgente una “svolta” seria e convinta nella direzione di un superamento degli impianti di incenerimento, sostenendo con convinzione la filosofia e gli obiettivi della campagna “Rifiuti zero per il 2020”. Coerentemente con questi obiettivi, non è possibile sostenere l’ampliamento dell’inceneritore ed è necessario che le amministrazioni pubbliche non mettano all’ordine del giorno il tema della riapertura dell’impianto finché non sarà fatta chiarezza su quanto è avvenuto e finché non saranno effettuate analisi serie e trasparenti sui terreni che circondano l’impianto e sulle persone che vivono nella zona dell’inceneritore. Come consigliere comunale di Pistoia ritengo che anche il Sindaco del mio Comune, in quanto presidente della Conferenza dei Sindaci che ha specifiche competenze in materia sanitaria, dovrebbe sollecitare queste analisi e chiederne un’estensione anche al territorio pistoiese che confina con Montale.
Giovanni Capecchi
Capogruppo di Arcobaleno su Pistoia – Comune di Pistoia
(Capecchi ha guidato lo scorso giugno, come candidato a sindaco, la lista civica Arcobaleno che conquistando al primo turno il 13% dei voti ha costretto per il sindaco diessino Berti ad andare al ballottaggio nelle elezioni comunali di Pistoia, ndr.)
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