Dal 9 Agosto 2006 |
Visitatori: 429024572
|
Archivio |
-
dicembre, 2007
-
novembre, 2007
-
ottobre, 2007
-
settembre, 2007
-
agosto, 2007
-
luglio, 2007
-
aprile, 2007
-
febbraio, 2007
-
dicembre, 2006
-
novembre, 2006
|
Newsletter |
Ricevi via email le nostre notizie
Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter settimanale
|
|
|
|
|
Scritto da Luca
|
giovedì 14 settembre 2006 |
|
http://www.mdi.lu
http://www.eoloenergie.it
La macchina ad aria compressa esiste già e ha un motore ecologico che emette solo aria fredda (nessuna emissione inquinante). Si riempono le bombole e al costo di 1,50 €uro si percorrono 200 Km! La minicar è una macchina da città che arriva a 110 Km/h. (trasmissione Geo & Geo su Rai Tre)
|
E che dire della Tesla Motor.
E' una giovane azienda californiana nata con un obiettivo ben preciso: produrre finalmente un'auto elettrica capace di competere con le attuali "stufe a 4 ruote", assicurando prestazioni di tutto rispetto (da 0 a 60 miglia orarie in soli 4 secondi), emissioni zero ed un'autonomia di ben 400 km.
|
|
Dunque cosa pensare della Regione Toscana che investe 10.000.000 (diecimilioni) di €uro per "scommettere sull'idrogeno"?
FIRENZE- "Un impianto esemplare, il primo in Italia, che trasforma il futuro in presente e segna una tappa importante verso l'economia dell'idrogeno. La Toscana, che ha creduto da subito in questo progetto di stazione di servizio che eroga l'idrogeno insieme agli altri carburanti ed è autosufficiente da un punto di vista energetico, sfruttando le fonti rinnovabili e la cogenerazione, si pone ancora una volta all'avanguardia. E' il modo migliore per presentare il meeting di San Rossore sull'energia, perché concretizza uno dei tanti traguardi a cui possiamo arrivare investendo sulla ricerca e sull'innovazione nel settore dell'idrogeno e delle rinnovabili". Lo ha dichiarato oggi il presidente della Regione Toscana Claudio Martini, in occasione dell'inaugurazione della stazione di servizio Agip di Grecciano, sulla superstrada Firenze-Pisa-Livorno nel comune di Collesalvetti.
|
Ultimo aggiornamento ( venerdì 15 settembre 2006 )
|
|
Scritto da Luca
|
giovedì 14 settembre 2006 |
Termovalorizzatori e nanopolveri due brevi filmati video sul termovalorizzatore di Granarolo ed una breve presentazione del Dott. Montanari
|
|
|
Video (5 min.) sul termovalorizzatore
di Granarolo (del Frullo)
Prima parte
|
Video (6 min.)
sul termovalorizzatore
di Granarolo (del Frullo)
Seconda parte |
Servizio di Agnese Mengarelli del 01.07.06 per tg Ancona sul convegno alla facoltà di economia di Ancona sui danni delle nanoparticelle.
Relatore: Stefano Montanari. |
|
Ultimo aggiornamento ( giovedì 14 settembre 2006 )
|
|
Stop agli inceneritori anche da Antonio Di Pietro e Italia dei Valori |
|
|
|
Scritto da Luca
|
giovedì 14 settembre 2006 |
Gli inceneritori, o termovalorizzatori, sono finanziati in Italia con soldi pubblici in quanto equiparati alle energie rinnovabili. Senza i contributi pubblici gli inceneritori non potrebbero esistere. Meritano questo investimento? La risposta che mi sono dato è del tutto negativa. La costruzione degli inceneritori nasce da due fattori: scarsa informazione e comportamento sociale sbagliato. La scarsa informazione porta a pensare che gli inceneritori siano una soluzione all'avanguardia, che siano necessari e che, in ogni caso, rappresentino il male minore. Gli inceneritori non sono una soluzione innovativa, è vero il contrario; i primi sono stati realizzati più di quarant'anni fa e i Paesi che li hanno adottati inizialmente non li costruiscono più e li usano sempre meno. Inoltre è stato dimostrato che la cenere prodotta diventa un rifiuto tossico
|
Ultimo aggiornamento ( giovedì 14 settembre 2006 )
|
|
Audizione di Montanari in Consiglio Provinciale di Prato |
|
|
|
Scritto da SocioAmbientale SGSMC
|
giovedì 14 settembre 2006 |
Giovedì 21 Settembre ore 15:30
Il Dott. Stefano Montanari (nella foto) esperto di nano & microparticelle farà la sua esposizione sui problemi sanitari connessi agli impianti di incenerimento nell'audizione che si terrà alla presenza del Consiglio Provinciale di Prato riunito al gran completo in data 21 Settembre (Giovedì) alle ore 15:30 presso la sala consiliare della Provincia, Palazzo Banci Buonamici - Prato
|
Ultimo aggiornamento ( sabato 16 settembre 2006 )
|
|
Inceneritore Case Passerini: niente e' ancora perduto! |
|
|
|
venerdì 08 settembre 2006 |
Il Comitato di Sesto Fiorentino contro gli inceneritori riprende la sua attività dopo le vacanze e invita la cittadinanza a partecipare ad una riunione allargata il 13 settembre ore 21,30 al Circolo ARCI “La Zambra” in via Pasolini 101.
|
Ultimo aggiornamento ( venerdì 08 settembre 2006 )
|
|
Quinta giornata mondiale contro l'incenerimento |
|
|
|
Scritto da Annalisa
|
martedì 05 settembre 2006 |
Oggi, mercoledì 6 settembre 2006 si celebra la quinta giornata modiale contro l'incenerimento.
Ad organizzarla è GAIA (Global Alliance for Incinerator Alternatives/Global Alliance Against Incinerators, vedi sito http://www.no-burn.org/) e vi partecipano 106 organizzazioni di 30 nazioni in tutto il mondo.
Anche il Coordinamento dei Comitati della Piana di Firenze, Prato e Pistoia aderisce a questa giornata insieme a molti altri Comitati, gruppi e Associazioni in tutta Italia. Il movimento contro l'incenerimento dei rifiuti è ormai un fenomeno mondiale in grande espansione.
Tutti i partecipanti sono contrari all'incenerimento e favorevoli a tutte le alternative non nocive per la salute e per l'ambiente.
|
Ultimo aggiornamento ( mercoledì 06 settembre 2006 )
|
|
Come le nanoparticelle arrivano al cervello |
|
|
|
Scritto da Luca
|
lunedì 21 agosto 2006 |
Le nanoparticelle possono facilmente raggiungere il cervello dalla cavità nasale, è quanto risulta da una ricerca svolta presso il Dipartimento di medicina dell'Università di Rochester, illustrata in un articolo sull'ultimo numero di Environmental Medicine.
Lo studio ha testato particelle ultrafini di ossido di manganese, alle concentrazioni a cui sono tipicamente esposti i lavoratori di alcuni settori industriali. Queste particelle hanno le dimensioni caratteristiche delle nanoparticelle prodotte industrialmente (inferiori ai 100 nanometri), sempre più utilizzate in molti settori, dalla microelettronica ai dentifrici, fino alle lozioni solari, nonostante non siano ancora note le possibili conseguenze sulla salute quando siano disperse nell'ambiente.
In questo studio condotto su ratti, le particelle hanno mostrato di riuscire a passare rapidamente dalle cavità nasali al bulbo olfattivo per raggiungere poi lo striato, la corteccia frontale e il cervelletto.
Dopo 12 giorni di esposizione, la concentrazione di particelle ultrafini era raddoppiata nei polmoni e più che triplicata nel bulbo olfattivo. Le particelle non hanno mostrato di innescare una risposta infiammatoria diretta nel polmone, ma a livello cerebrale sono aumentati in maniera significativa alcuni marcatori biologici di uno stato infiammatorio e di stress, come il fattore di necrosi tumorale e le chemochine MIP-1a e MIP-1b.
Gli autori concludono che "nonostante le differenze fra il sistema olfattivo del ratto e quello dell'essere umano, è verosimile che questa via di trasporto sia efficace anche nell'uomo".
Fonte: Le Scienze S.p.A.
Articolo del 03/08/2006
|
Ultimo aggiornamento ( lunedì 21 agosto 2006 )
|
|
Termovalorizzatore parla il Prof. Gulisano |
|
|
|
Scritto da Luca
|
venerdì 11 agosto 2006 |
Prof. Massimo Gulisano
Professore Ordinario di Anatomia Umana
Università di Firenze
La piana a nord ovest di Firenze, che da Novoli e Brozzi e Peretola si estende, attraverso Sesto e Campi, verso Prato e Pistoia, rappresenta una delle aree più degradate di tutto il comprensorio fiorentino. In tale area, già sede della maggior parte degli insediamenti industriali del comprensorio (alcuni fortemente inquinanti, quali chimico-farmaceutico, tessile, meccanico) e di intenso sviluppo abitativo (zone PEEP, ecc.), si sono concentrati interventi lesivi che spaziano dal tracciato dell’alta velocità agli impianti di grande distribuzione (col sovraccarico di traffico che ne consegue), alla progettata officina delle ferrovie, all’aeroporto fiorentino, ad elettrodotti dell’ENEL e delle ferrovie, ad impianti di smaltimento dei rifiuti.
Si tratta di un’area con condizioni climatiche molto particolari, essendo di origine paludosa e sostanzialmente chiusa in un grande catino collinare; già il Magnifico Lorenzo si rese conto che l’aria era “grossa, umida e malsana” e tentò di porvi rimedio con i pochi mezzi dell’epoca (bonifiche, tentativi più o meno incongrui di incanalare i flussi ventosi, ecc).
Nel tempo attuale vi sono numerosi fatti che dovrebbero indurre cautela estrema.
Già la VIS parte III messa a punto per l’inceneritore fiorentino rilevava che si osservano incidenze sospette di alcune patologie gravi in alcune zone della Piana (ed incidenze più che sospette di altre), e suggeriva che tutto ciò deve indurre cautela.
Sono state dette molte inesattezze a proposito del cosiddetto Termovalorizzatore:
Non è vero che comporti un vantaggio in termini di risparmio energetico: la Banca Mondiale ha ufficialmente manifestato quest’anno seri dubbi sulla convenienza economica della produzione di energia dall’incenerimento dei rifiuti urbani.
La VIS parte III messa a punto per l’inceneritore fiorentino rilevava che si osservano incidenze sospette di alcune patologie gravi in alcune zone della Piana (ed incidenze più che sospette di altre), e suggeriva che tutto ciò deve indurre cautela .
Non è vero che comporti un vantaggio in termini di risparmio energetico: la Banca Mondiale ha ufficialmente manifestato quest’anno seri dubbi sulla convenienza economica della produzione di energia dall’incenerimento dei rifiuti urbani.
Per quanto riguarda il teleriscaldamento, poi, questo è efficace solo entro 2,5 km dall’impianto ed è possibile solo in edifici di nuova realizzazione.
Non è vero che gli inceneritori di ultima generazione hanno comunque emissioni irrilevanti: emettono certamente PCDD/F in quantità apprezzabili e le concentrazioni di alcuni inquinanti aerei possono salire in determinate condizioni fino a livelli 1000 volte superiori ai limiti CEE, come è avvenuto in Portogallo (Coutinho et al., Sci Total Environ, 9, 2005)
|
Ultimo aggiornamento ( venerdì 01 giugno 2007 )
|
|
Scritto da Luca
|
giovedì 10 agosto 2006 |
Da: Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Le nanopolveri sono una speciale particolare di particolato ultrafine con un diametro compreso fra 2 e 200 nm.
Le maggiori fonti di particolato sono naturali (come ad esempio le eruzioni vulcaniche, gli incendi e l'acqua marina dispersa in aria, i fulmini, l'erosione di rocce e la sabbia dispersa dal vento).
Tuttavia, specialmente in ambienti urbani, fra le origini più comuni di particelle di dimensione nanometrica ci sono fonti antropiche: in generale qualunque procedimento di combustione: motori a scoppio, residui di gomme delle automobili o di olii combustibili, usura dell'asfalto, impianti di riscaldamento, inceneritori di rifiuti, cave e miniere a celo aperto, usura degli edifici e dei materiali da costruzione, cementifici, fonderie, fumi industriali, fino alla cottura degli alimenti ed al fumo di sigaretta.
Quando una sostanza organica (contenente principalmente carbonio, azoto, idrogeno, e ossigeno) brucia vengono rilasciate molecole più piccole e generalmente biodegradabili (anche se inquinanti). Se la sostanza contiene anche dei materiali inorganici (come dei metalli), i prodotti della combustione possono portare, specialmente se ad alte temperature, ad aggregati atomici e leghe metalliche generalmente di forma tondeggiante, che non sono biodegradabili, e vengono disperse in ambiente sotto forma di aerosol.
|
Ultimo aggiornamento ( martedì 29 agosto 2006 )
|
|
| << Inizio < Prec. 81 Pross. > Fine >>
| Risultati 1361 - 1369 di 1369 | |
|
|