...I dati che sono emersi nei vari anni, rilevati da Asl e Arpat (e quindi dalle istituzioni), tutti puntualmente raccolti dai comitati, hanno gettato non poco scompiglio nel consesso dei consiglieri. Essi parlano di presenze d’inquinanti sicuramente cancerogeni (diossine e Pcb) nelle acque, nel latte materno, nei pesci e negli animali d’allevamento...
http://quarratanews.blogspot.com/2011/10/inceneritore-audizione-dei-comitati-in.html
MONTALE-PIANA. Grande successo del Comitato per la Chiusura dell’Inceneritore di Montale nella seduta congiunta delle Commissioni Ambiente e Salute: la relazione di Adriana Pagliai del Coordinamento Comitati della Piana, e di Giovanni Malatesta, tecnico del Comitato per la chiusura dell’inceneritore di Montale, ha squarciato il velo della ignoranza generalizzata, facendo venire a galla l’emergenza sanitaria in atto nella piana e più volte proclamata dai Comitati.Il portavoce Romiti, ha concluso il suo intervento con un appello ai consiglieri, richiamando la tragedia dell’amianto che ha duramente colpito Pistoia: «Consiglieri, non permettete il verificarsi di una nuova pandemia, fermateli voi!».I dati che sono emersi nei vari anni, rilevati da Asl e Arpat (e quindi dalle istituzioni), tutti puntualmente raccolti dai comitati, hanno gettato non poco scompiglio nel consesso dei consiglieri. Essi parlano di presenze d’inquinanti sicuramente cancerogeni (diossine e Pcb) nelle acque, nel latte materno, nei pesci e negli animali d’allevamento, oltre ad un impatto sul Pm10, ovvero le polveri sottili, praticamente ignorato dalle autorità sanitarie, nonostante la chiara e corretta individuazione della primaria fonte, così come emerge dei documenti della relazione Patos e della Asl3.Il Presidente Remaschi, viste la pesanti e imbarazzanti accuse dei Comitati, ha chiesto di sospendere l’interessante audizione per rinnovare una seconda occasione, impedendo di fatto di ascoltare la relazione di Fabrizio Bertini riguardante il piano di Ato e la Direttiva Europea.Questo organismo sovranazionale invita ad abbandonare gli inceneritori, attuando altre azioni come il riutilizzo di materia, attraverso il recupero di energia, e sviluppando impianti a freddo a combustione zero.I consiglieri di tutti gli schieramenti erano attenti e colpiti da quanto stavano ascoltando e hanno registrato positivamente l’impegno del Presidente ad acquisire il materiale dei Comitati e di riproporre in tempi brevi la convocazione degli stessi in un confronto necessario e urgente con le autorità preposte ai controlli e alla tutela della salute pubblica, a partire da Asl e Arpat.Questa relazione ha fatto coppia con quella recente svolta in Commissione ambiente a Pistoia, nella quale sono state denunciate le diffuse incongruenze deducibili dai documenti degli organi di controllo, che dimostrano chiaramente come il modello inceneritorista della gestione dei rifiuti è costoso, obsoleto e pericoloso.Quanti cittadini dobbiamo sacrificare sulla pira della dimostrata negligenza delle amministrazioni inceneritoriste? [Fonte: comitati antinceneritoristi]
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