Cosa loro...
CITTADINI AREA
FIORENTINA
COMITATI DEI CITTADINI-FIRENZE
ANCHE CON IL
PIT QUEL PAESAGGIO E’ DEL SINDACO
Le nuove
residenze di via Arnoldi a Firenze costruite in area paesaggistica vincolata
dal PIT/Piano
paesaggistico adottato nel 2009
Per la costruzione del piano
paesaggistico della Regione Toscana quale integrazione del PIT, il 3 maggio si è tenuto il primo
incontro di informazione e
partecipazione, promosso dal Garante
regionale della comunicazione, con le associazioni
e i comitati toscani che si occupano
di tutela ambientale e del territorio.
Il prof. Massimo Morisi (garante)
e l’Assessore Anna Marson hanno
fatto un aggiornamento sullo stato dei lavori, esponendo le ragioni e
l’architettura del piano (un piano corredato da disegni, grafici e organigrammi
per renderne più semplice la lettura e l’applicazione), e presentando le
prossime iniziative partecipative tra le quali la creazione di un sito che, all’interno del sito
ufficiale della Regione Toscana, ospiterà la rete degli osservatori del paesaggio toscano.
Come Comitati dei cittadini di area
Fiorentina diamo un giudizio positivo
su questo coinvolgimento delle realtà presenti sul territorio
(associazioni e comitati) su un
importante atto di pianificazione per il quale la Regione collabora con l’Università
di Firenze.
Tuttavia, sulla scorta di quanto
è emerso dal dibattito esprimiamo i nostri dubbi sull’ efficacia della nuova
normativa nei confronti dei singoli
Comuni che la dovranno applicare.
Se infatti non viene profondamente rinnovato lo spirito su cui si fonda la L.R.1/2005, che attualmente lascia ai Sindaci una completa autonomia,
temiamo che anche il più bel piano paesaggistico verrà disatteso.
L’Assessore Marson ha comunicato che la revisione della L.R. 1/2005 è
in corso, ma non ha fatto alcun riferimento ai nuovi contenuti ed anzi, ad
una precisa domanda circa il destino della proposta
di legge di iniziativa popolare di
revisione della L.R. 1/2005 presentata da Comitati toscani e da Italia Nostra,
che intendeva attribuire alla Regione un
controllo di conformità sugli strumenti dei Comuni, ha semplicemente
affermato che il Consiglio Regionale l’aveva bocciata, mentre alcuni mesi fa aveva assicurato l’interessamento
dei suoi uffici per riprendere i contenuti di quella proposta.
E’ pertanto sembrato che
l’Assessore non sia più intenzionata a voltare pagina rispetto alla
fallimentare politica urbanistica portata avanti dalla passata legislatura.
E’ questa a nostro avviso la vera emergenza che da anni in Toscana i
cittadini si trovano ad affrontare: la
sempre più forte cementificazione di aree paesaggisticamente delicate.
Basti pensare allo scempio di via
Arnoldi a Firenze che la stessa Marson, in una risposta ad
un’interrogazione in Consiglio regionale, ha stigmatizzato in modo
inequivocabile sottolineando la difformità
di quanto si stava facendo rispetto a quanto prescritto dalla normativa
regionale. Ciò non ha impedito però
che i lavori andassero avanti velocemente e senza alcun ripensamento da parte
degli organi comunali.
E’ forse proprio per questa anomalia strutturale nel governo del territorio
che in Toscana i grandi scandali edilizi ed urbanistici, da quelli di Campi Bisenzio e di Castello a quelli di Bottai o di Montespertoli, per citarne solo alcuni, sono sempre più prerogativa
della Procura della Repubblica e della
Magistratura amministrativa invece
che delle sedi politiche deputate.
(...)
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