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Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

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Segnala al Presidente Rossi le spese inutili... PDF Stampa E-mail
Scritto da msirca   
domenica 10 giugno 2012

http://unaltrasesto.wordpress.com/2012/06/05/rossi-al-tirreno-spending-review-la-gente-partecipa-vogliamo-rispondere-a-tutte-le-segnalazioni/

Egregio Signor Presidente,

Le esprimo il mio apprezzamento in merito all’appello che Lei rivolge a noi cittadini per l’individuazione di spese inutili o sovradimensionate rispetto alle necessità.
Oggi, mentre il nostro Paese attraversa difficoltà e vive gravi emergenze, è dovere prioritario cancellare intollerabili sprechi e al contempo utilizzare bene le risorse disponibili; ad ogni livello ognuno deve contribuire.


http://unaltrasesto.wordpress.com/2012/06/05/rossi-al-tirreno-spending-review-la-gente-partecipa-vogliamo-rispondere-a-tutte-le-segnalazioni/


Egregio Signor Presidente,

Le esprimo il mio apprezzamento in merito all’appello che Lei rivolge a noi cittadini per l’individuazione di spese inutili o sovradimensionate rispetto alle necessità.
Oggi, mentre il nostro Paese attraversa difficoltà e vive gravi emergenze, è dovere prioritario cancellare intollerabili sprechi e al contempo utilizzare bene le risorse disponibili; ad ogni livello ognuno deve contribuire.
Come ho già avuto modo di indicare al Presidente del Consiglio Mario Monti, in occasione della campagna “spending rewiew” recentemente conclusa,  vengo a segnalarLe un caso di grande attualità nel territorio della Piana Fiorentina inerente la prevista costruzione di un impianto di incenerimento da 138.000 tonnellate/anno il cui costo, al preventivo, ammonta ad oltre 135 milioni di euro.
Dove sta la questione che ritengo dover sottoporre alla Sua attenzione?
Sta nel fatto che mentre la tecnica e l’ingegneria offrono, al giorno d’oggi, soluzioni impiantistiche cosiddette“a freddo”, in grado di trattare equivalenti quantità di rifiuto indifferenziato, che risultano decisamente più convenienti sul piano dei costi di acquisto e competitive sul piano delle tariffe, le nostre Amministrazioni continuano a non volerle minimamente prendere in considerazione.
Eppure, dovrebbe fare scuola anche il recente esempio della Provincia di Reggio Emilia che, sulla base delle considerazioni economiche sopra citate, ha deliberato di dotarsi, al posto del previsto nuovo inceneritore, di un sistema di “Trattamento meccanico–biologico” (Tmb) da 130.000 t/anno (che è, in sostanza, la taglia dimensionale che potrebbe servire anche nella Piana Fiorentina).
Ed è interessante ed esaustiva, perché espressa in modo chiaro ed inequivocabile, la risposta che l’Assessore Provinciale all’Ambiente di Reggio Emilia ha dato, il 23 gennaio scorso, all’Associazione degli Industriali, a giustificazione del cambio di indirizzo rispetto alla precedente idea dell’inceneritore. Dice infatti l’Assessore che “un termovalorizzatore moderno costa 4 volte un Tmb avanzato!“.
Credo sarà d’accordo anche Lei, Signor Presidente, che, se per ottenere il medesimo obbiettivo si spende 4 volte di più, mentre se ne potrebbe fare a meno come dimostra Reggio Emilia, allora si configura un reale problema di spreco di risorse pubbliche o meglio di risorse economiche dei cittadini perché, come Lei sa, mentre sono le Amministrazioni a promuovere i Piani Interprovinciali dei rifiuti saranno poi i cittadini, per legge, a dover sostenere i costi delle dotazioni impiantistiche attraverso il pagamento della TIA.
Tra l’altro, nel caso che Le prospetto, il Piano Interprovinciale dell’ATO Toscana Centro (Firenze, Prato e Pistoia) adottato recentemente, risulta così vistosamente sovradimensionato nella previsione della costruzione di ben 4 inceneritori, da apparire  come un mero accorpamento dei vecchi piani provinciali, anziché una reale rivisitazione delle effettive necessità impiantistiche.
Non riesco a capacitarmi della così forte ostinazione dimostrata in tutti questi anni dalle competenti Amministrazioni dell’ATO Toscana Centro, a partire da quella di Firenze, nel non voler considerare alcuna possibilità impiantistica alternativa, pur nell’evidenza dei sensibili vantaggi espressi da costi inferiori sul piano dell’acquisto, competitività sul piano delle tariffe e dal fatto rilevante che si eviterebbe di incrementare l’inquinamento dell’ambiente ed il rischio per la salute di tutti.
Mi preme farLe notare, inoltre, Signor Presidente, che spostando progressivamente l’attenzione dall’incenerimento dei rifiuti ad un approccio moderno orientato al “massimo recupero possibile dei materiali” tramite l’uso generalizzato del “Porta a Porta” e dotandosi per la parte residua di economici sistemi a freddo del tipo che Le ho appena segnalato (all’esempio prima citato della Provincia di Reggio Emilia segue per analogia quello della Provincia di Lucca), ci collocheremmo in perfetta sintonia con le normative italiane e ancor più con le direttive comunitarie che, sempre più stringenti in materia, indicano nella costruzione della “Società del riciclaggio” il nuovo motore di sviluppo dei Paesi della Comunità Europea.
Sono sicuro di interpretare anche il Suo pensiero nel ritenere ormai irrinunciabile e urgente, anche da noi, l’affermarsi di “un forte respiro europeo” per una diversa e moderna gestione dei rifiuti, o meglio delle “risorse urbane”, in grado di attivare nuove opportunità di occupazione stabile e duratura.
Di sicuro Signor Presidente, scontenteremo lobbies di potere, ma se ne avvantaggeranno il lavoro, la ricerca, l’innovazione e, in definitiva, il futuro del nostro Paese.
Del resto, come Lei ci suggerisce, non è più tempo di spese inutili ed assurde proprio ora che a famiglie ed imprese, già in grave difficoltà, viene chiesto nuovamente di frugarsi in tasca per far ripartire l’Italia. Dobbiamo - e vogliamo - continuare a risparmiare, ad eliminare anche il più piccolo spreco, a innovare per essere sempre più efficienti, per salvare i servizi come scuola e sanità per tutti e perché vogliamo contribuire concretamente al risanamento del paese.
Infine, la questione è anche politica, perché su di essa si misura la possibilità o meno di ristabilire un rinnovato e corretto patto di fiducia tra cittadini e loro rappresentanti istituzionali.
Confido quindi nella Sua attenzione, mi auguro che vorrà al più presto attivare il Suo Ufficio ed il Suo personale tecnico per verificare e confrontare quanto mi sono permesso di comunicarLe.
Distinti saluti


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