http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/05/niente-orti-nellumbria-dei-veleni/489700/
.... Vuoi vivere con mille euro al mese in quattro
coltivandoti i tuoi ortaggi? Non puoi, anche se vivi nella campagna umbra. Lì,
infatti, non solo non puoi irrigare il tuo orto con l’acqua di falda, ma non ci
puoi nemmeno lavare i piatti, talmente è inquinata. È l’Italia in cui si finge
di compensare gli sprechi con l’Imu, dove c’è chi preferisce morire di
inquinamento che “morire di fame”. Ma anche di chi vede peggiorare le sue
condizioni proprio a causa di un ambiente sempre più avvelenato – guarda caso
dagli stessi che hanno convinto le masse che senza veleni non si può più
vivere.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/05/niente-orti-nellumbria-dei-veleni/489700/
Niente
orti nell’Umbria dei veleni
di Maurizio Pallante e Andrea
Bertaglio
5 febbraio 2013
Vuoi vivere con mille euro al mese in quattro
coltivandoti i tuoi ortaggi? Non puoi, anche se vivi nella campagna umbra. Lì,
infatti, non solo non puoi irrigare il tuo orto con l’acqua di falda, ma non ci
puoi nemmeno lavare i piatti, talmente è inquinata. È l’Italia in cui si finge
di compensare gli sprechi con l’Imu, dove c’è chi preferisce morire di
inquinamento che “morire di fame”. Ma anche di chi vede peggiorare le sue
condizioni proprio a causa di un ambiente sempre più avvelenato – guarda caso
dagli stessi che hanno convinto le masse che senza veleni non si può più
vivere. Riportiamo di seguito la toccante lettera di una amica che, dall’Umbria
appunto, ci rivela una situazione a dir poco inquietante: Caro Maurizio,Ti scrivo
perché siamo disperati, e voglio metterti al corrente di ciò che sta accadendo.
Noi abitiamo nel cuore verde d’Italia (in Umbria), ma la nostra povera terra
adesso puzza di trielina. Ci hanno inquinato la falda con la quale, da 40 anni,
irrighiamo la nostra terra, che è poca, ma ci ha dato sempre da mangiare,
soprattutto adesso che campiamo, in 4, con 1000 euro al mese.Nell’acqua ci sono
valori molto alti di Tetracloroetilene (44 micron/litro, contro la soglia
massima che è 10), e quindi è inadatta anche per lavare i piatti.Il bello è che
lo abbiamo scoperto quasi per caso: 15 anni fa, sempre in seguito ad
accertamenti, abbiamo appurato che l’acqua aveva un tasso elevato di nitrati;
abbiamo supposto che gli organi competenti avrebbero non dico bonificato, ma
almeno vigilato. Recentemente abbiamo sentito la necessità di aggiornarci, anche
considerando che, avendo due bambini di 3 e 6 anni, l’autoproduzione non
riguarda solo l’aspetto economico della nostra famiglia, ma anche e soprattutto
il desiderio di portare a tavola alimenti stagionali e genuini.Adesso la terra è
morta. Avvelenata. È uno scheletro che ci guarda. Dobbiamo buttare via tutto, la
passata, i surgelati, i sottoli, sottaceti, tutto via. Sembra che il sindaco
di Perugia abbia, a suo tempo, fatto un comunicato dove si vietava l’uso di
questa acqua. Ma, in pratica, non lo sa nessuno, e tutti qui intorno continuano
serenamente ad usarla per irrigare gli orti. Orti e terreni, perché ci sono
campi di grano, orzo, girasole, granoturco… ortaggi vari, che vengono venduti a
mercati e supermercati. Di conseguenza, rischiamo di andare a comprare (visto
che non possiamo più coltivarceli) i prodotti dei nostri vicini, irrigati con la
stessa identica acqua. Infatti la falda inquinata è molto grande; considera che
in 40 anni non siamo mai rimasti senza acqua per irrigare, nemmeno nelle estati
più secche.Quando mi riprenderò dalla batosta, quando riuscirò a smettere di
piangere, molto probabilmente sporgeremo denuncia contro ignoti (anche se i
sospetti ci sono.... ) Intanto continuiamo a pagare la motozappa comprata l’anno scorso,
paghiamo l’Imu al 7 percento, e ci chiediamo se è meglio il chilometro 0 o
quello 10.000. Scusami per lo sfogo, ma la notizia è di ieri sera… sono ancora
sotto shock e brancoliamo nel buio.Ciao, A.
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