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 https://www.lagazzettadilucca.it/cultura/ercolini-ospite-del-pianeta-terra-festival

Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

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Scritto da Redazione   
giovedì 28 marzo 2013
 Comunicato stampa
perUnaltracittà-lista di cittadinanza
 

(...). Poi c'è l'altra parte, quella dove si stipano il 90% e oltre dei passeggeri, su mezzi che sono sempre più scadenti, sempre più in ritardo, sempre più pieni, sempre più sporchi, sempre più vecchi. A Firenze per far posto alla prima parte, a quella ricca, vogliono sventrare la città, dicendo naturalmente di voler far posto ai pendolari. I quali però, appena fuori città, vengono dirottati sulla linea lenta del Valdarno perchè la Direttissima ormai è quasi esclusivo appannaggio delle varie Frecce rosse o argento o Italo, con ritardi che vanno moltiplicati per ogni giorno di lavoro: altro che risparmiare venti minuti per andare a Milano, in fondo all'anno sono ore e ore di vita, interi giorni che si perdono.

Ferrovie, De Zordo e Alberici: "Un treno a 400km/h e l'altro in fiamme. Due facce della stessa schizofrenia"

La gestione Moretti delle ex Ferrovie dello Stato, con abbondante copertura bipartisan, sta avviando la ex gloriosa azienda di Stato sempre più velocemente verso uno sdoppiamento, per nulla casuale.

Da una parte la vetrina scintillante dell'Alta Velocità, pur circondata da devastazioni ambientali e finanziarie, e spesso in avaria, ma pronta per le pagine patinate e le inaugurazioni in pompa magna. Ora il nuovo treno, Frecciarossa 1000, italico vanto, che correrà fino a 400 km/h. Peccato che nel nostro Paese la rete ferroviaria (anche AV) non supporti tale velocità e ad esempio sulla Firenze-Roma non possa superare i 250km orari. Questa è la parte  che assorbe i 3/4 delle risorse delle Ferrovie, o anche di più, destinata al 5-10% dei passeggeri.
Poi c'è l'altra parte, quella dove si stipano il 90% e oltre dei passeggeri, su mezzi che sono sempre più scadenti, sempre più in ritardo, sempre più pieni, sempre più sporchi, sempre più vecchi.

A Firenze per far posto alla prima parte, a quella ricca, vogliono sventrare la città, dicendo naturalmente di voler far posto ai pendolari. I quali però, appena fuori città, vengono dirottati sulla linea lenta del Valdarno perchè la Direttissima ormai è quasi esclusivo appannaggio delle varie Frecce rosse o argento o Italo, con ritardi che vanno moltiplicati per ogni giorno di lavoro: altro che risparmiare venti minuti per andare a Milano, in fondo all'anno sono ore e ore di vita, interi giorni che si perdono.
Il fatto più recente, eclatante: un treno dei pendolari che prende fuoco, e per fortuna si ferma a Firenze Cascine e nessuno si fa male.

Una volta le ferrovie italiane erano famose per il livello di sicurezza e di  manutenzione (due aspetti che non si possono dividere); oggi la manutenzione è pressochè scomparsa e la sicurezza peggiorata, perché i soldi servono per andare veloci, sempre più veloci. E gli altri? pazienza, neanche i treni nuovi vengono comprati per i pendolari.

E l'ultima infamia, far leva sugli operai dei cantieri AV di Firenze con il ricatto del posto di lavoro, per garantire come sempre gli affari miliardari di una Alta Velocità inutile, buttando in 7 km tante risorse da sistemare la rete ferroviaria di mezza Toscana. La rete povera, però. E allora, per definizione, non conta.

altro che risparmiare venti minuti per andare a Milano, in fondo all'anno sono ore e ore di vita, interi giorni che si perdono. Il fatto più recente, eclatante: un treno dei pendolari che prende fuoco, e per fortuna si ferma a Firenze Cascine e nessuno si fa male.

Una volta le ferrovie italiane erano famose per il livello di sicurezza e di  manutenzione (due aspetti che non si possono dividere); oggi la manutenzione è pressochè scomparsa e la sicurezza peggiorata, perché i soldi servono per andare veloci, sempre più veloci. E gli altri? pazienza, neanche i treni nuovi vengono comprati per i pendolari.

E l'ultima infamia, far leva sugli operai dei cantieri AV di Firenze con il ricatto del posto di lavoro, per garantire come sempre gli affari miliardari di una Alta Velocità inutile, buttando in 7 km tante risorse da sistemare la rete ferroviaria di mezza Toscana. La rete povera, però. E allora, per definizione, non conta.

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