Il Coordinamento dei Comitati della Piana dell’A.T.O. Toscana Centro,
Italia Nostra Toscana, Medicina Democratica Coordinamento regionale toscano e
Rete Rifiuti WWF Toscana
Osservazioni delle Associazioni e dei Comitati allo
Studio di Impatto Ambientale
dell’inceneritore di CASE PASSERINI
a)-CAMBIATE LE REGOLE DEL GIOCO IN CORSA, CON UNA LEGGE AD HOC.
A seguito della Conferenza dei Servizi per la V.I.A. sull’inceneritore
di Firenze - Case Passerini la Ditta Q-Thermo (Quadrifoglio + Hera) ha
presentato le integrazioni richieste, nel dicembre 2013 come pure delle
controdeduzioni alle osservazioni presentate .
Si deve NECESSARIAMENTE premettere che la
Regione Toscana con l’inserimento dell’art 17 bis nella L. n. 25/1998 (il
regalo di Natale della Legge finanziaria n. 77 del 24.12.2013) ha cambiato le
regole del gioco!
Tale norma, pensata appositamente per gli impianti d’incenerimento di
rifiuti con recupero energetico, prevede che gli stessi possano essere
autorizzati in termini di solo carico termico nominale complessivo, ad
integrazione di quanto prevedono i Piani provinciali dei rifiuti.
La Regione per essere sicura che fosse chiaro che la Legge si applica
anche (e soprattutto) per l’impianto di Case Passerini precisa che la stessa si
applica anche “ai procedimenti già avviati senza la necessità d’integrazione
e modifica della pianificazione vigente”.
Questo comporterà che a fronte di quanto prevede la Pianificazione
provinciale che fissa il quantitativo di rifiuti in ingresso a 136.760
tonnellate/anno, con l’artifizio della Legge natalizia potranno essere accolti
(come chiedeva a gran voce ed in tutte le sedi istituzionali la Q.Thermo) 198.400
tonnellate/anno………e tutto questo in barba a qualsiasi programmazione con un
semplice colpo di penna si supera il grande problema emerso nella prima conferenza
dei Servizi e che bloccava l’iter.
Tanto è stato espressamente richiesto da Qtermo che, i primi di
dicembre, nella risposta alle osservazioni ha affermato espressamente che, ove
l’ampliamento non fosse stato concesso, avrebbe abbandonato l’iniziativa e
avrebbe intrapreso“ le necessarie iniziative a salvaguardia degli investimenti
fin qui effettuati”
b)-LA V.I.S NON E’ PIU’ UTILIZZABILE
Un altro aspetto IMPORTANTE è
che a questo punto, con la “genialata” di alzare l’asticella da 136.000 a
198.000 tonnellate/anno, tutta la Valutazione di Impatto Sanitario (la V.I.S.),
già indebitamente piegata ad una scelta precostitutita (l’inceneritore nelle
piana ad ogni costo) non è più utilizzabile in quanto sono stati stravolti
tutti i presupposti!!
Premesso quanto, di seguito riportiamo una sintesi sui contenuti delle
integrazioni allo Studio di Impatto
Ambientale del nuovo Inceneritore di Case Passerini:
c)-NUOVA AIA e REVISIONE DELLA SIA o
SI RIMANE A 1376.760 tonnellate/anno!
Ø Se la modifica della
normativa regionale, in tema di quantitativo da autorizzare, viene accolta
dalla Conferenza dei Servizi, necessariamente occorre che la ditta presenti una
nuova domanda di AIA nonché una completa revisione dello SIA per tutti gli
aspetti modificati per effetto della variazione quantitativa (trasporto dei
rifiuti e dei residui, additivi di abbattimento, eventuali modifiche nella
entità e caratteristiche delle emissioni ecc). Oppure non accogliere la
modifica di legge ed autorizzare per 136.760 tonnellate/anno. Ancorché, anche
il tal caso, senza i legittimi presupposti ( p.es non si vogliono
esaminare le alternative strategiche e tipi di impianti di trattamento
diversi dal’inceneritore)
d)-INCONGRUENZE
SUL FATTORE DI PRODUZIONE DI ENERGIA
Ø
Sul calcolo del fattore di
produzione di energia (per la richiesta della ditta di operazione di recupero
energetico R1), continuano le incongruenze e le mancate spiegazioni. Ma i dati
forniti dalla Ditta, interpolati con il fattore di produzione di energia di
0,70 kWh/t di rifiuto incenerito e la quantità dei rifiuti prevista per
Firenze, danno INESORABILMENTE un indice di efficienza energetica di 0,555 e
quindi inferiore al valore indice minimo di 0,65 che consentirebbe alla Ditta
di richiedere l’autorizzazione!!
Ø E’ pertanto evidente
che l’impianto di incenerimento attua una operazione D10 cui può aggiungersi –
al superamento della soglia minima della formula R1 – e nell’ambito degli
obblighi generali di efficienza energetica anche l’operazione R1, ma
l’inceneritore non può essere qualificato esclusivamente con l’operazione R1.
e)-TELERISCALDAMENTO
Ø Sul teleriscaldamento la
Ditta continua a ribadire che ha considerato la produzione e la cessione di
calore nell’ambito del recupero energetico. Tale aspetto è sostanziale
nell’ambito della procedura VIA-AIA, in quanto vengono a mancare i termini di
mitigazione e/o compensazione degli impatti per l’utilizzo di calore ad utenze
mentre invece la Ditta non sembra prevedere una utilizzazione nel progetto e
dunque si avrebbe una dissipazione tramite il sistema di raffreddamento del
ciclo termoelettrico.
f)-SI IMPORTERANNO RIFIUTI?
Ø Sulla provenienza dei
rifiuti la ditta fa emergere il contrasto tra la rigidità impiantistica
dell’inceneritore (sovradimensionato rispetto alle previsioni del Piano
provinciale) e la produzione dei rifiuti da smaltire, ritenuta dalla stessa
aleatoria. Anche in questo caso si evidenzia la volontà dell’impianto di
volersi svincolare da un territorio predefinito di “fornitura” di rifiuti.
g)-IL PRETRATTAMENTO DEI RIFIUTI E’
UN OPTIONAL ? IL CSS NON E’ PER GLI INCENERITORI!
Ø Quanto sopra trova
ulteriori conferme nella volontà aziendale di ritenere il pretrattamento dei
rifiuti un “servizio accessorio”, quasi una noiosa premura. E tutto questo
trova conferma nella richiesta di voler ricevere nell’impianto l’intero flusso
di combustibile solido secondario (CSS) attualmente prodotto “ dall’adiacente
impianto” di Quadrifoglio (che peraltro NON risulta che lo produca!!). E a
parte questo si evidenzia che la normativa prevede che l’utilizzo del CSS come
combustibile è per poterlo avviare a combustione in centrali termoelettriche
e/o a cementifici, infatti l’invio ad impianti di incenerimento ne farebbe
decadere la qualifica di CSS!!
h)-DEL CAMINO LA
V.I.S NON SI E’ MAI OCCUPATA!
Ø Sull’aspetto
dell’altezza del camino (sollevato in Conferenza dall'ENAC) la Ditta continua
ad essere generica nelle risposte, non prendendo in considerazione la
richiesta, ma citando invece la VIS, che delle interferenze aeroportuali non si
è occupata!
i)-LA BIODIVERSITA’?
Ø Relativamente alle
osservazioni sulla biodiversità non è stata data risposta alle gravissime
questioni segnalate nelle osservazioni delle Associazioni a proposito degli
impatti prevedibili sulle vicine aree SIR, SIC e ZPS ‘Stagni di Focognano’ e
zona ‘Stagni di Gaine’, ecc. e sulle vicine aree poste attorno alla zona di
intervento e immediatamente a ridosso del SIR, SIC e ZPS ‘Stagni di Focognano’
stagni per la riproduzione degli Anfibi e complessi di siepi campestri, ecc.
nonché per la presenza di specie di popolazioni di Anfibi e Uccelli
particolarmente protette ai sensi della L.R. 56/2000 e/o della Direttiva Europea
“Habitat”.
E ciò nonostante che la normativa
comunitaria ( direttiva Habitat) imponga la dimostrazione della certezza che il progetto non pregiudicherà l’integrità del
sito. Certezza assolutamente non raggiunta .La Vis del 2006 stimava un raggio
di impatto di almeno 2,5 Km; impatto che dunque interessa le aree di rilevanza comunitaria in questione.
l) Ricaduta delle
emissioni e salute
Ø Su questo argomento il
proponente conferma quanto già presentato nello studio di impatto ambientale
pertanto rimangono invariate le considerazioni critiche già presentati
(correttezza dello scenario meteo climatico considerato, delle “soglie di
rischio accettabile” utilizzate per i diversi contaminanti). Su ricadute e
salute QhThermo non ha nulla da “integrare” pertanto ogni valutazione in
proposito dovrà basarsi esclusivamente su quanto presentato con l’istanza.
Firenze, 10
febbraio 2014
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