http://www.perunaltracitta.org/2019/01/22/poche-semplici-ragioni-per-dare-un-futuro-alla-piana-fiorentina/
Poche, semplici, ragioni per
dare un futuro alla Piana fiorentina
Le ragioni
di fondo della nostra opposizione all’aeroporto ed all’inceneritore stanno
nella assoluta incompatibilità di queste opere con la Piana
Firenze-Prato-Pistoia e con le condizioni di vita delle popolazioni, già messe
a dura prova da un territorio ormai saturo di funzioni e di inquinamenti. Non
c’è più lo spazio per realizzare in sicurezza una struttura aeroportuale da 5
milioni di passeggeri all’anno, con il suo pesante impatto sulla salute e
sull’ambiente (rumori, polveri, vibrazioni..), mentre già l’attuale scalo di
Peretola (2,5 milioni di passeggeri all’anno) è diventato da molti anni
insostenibile per gli abitanti delle zone vicine, Peretola, Brozzi, Quaracchi,
Le Piagge (vedi prescrizioni non attuate del 2003).
Poche, semplici, ragioni per
dare un futuro alla Piana fiorentina
Le ragioni
di fondo della nostra opposizione all’aeroporto ed all’inceneritore stanno
nella assoluta incompatibilità di queste opere con la Piana
Firenze-Prato-Pistoia e con le condizioni di vita delle popolazioni, già messe
a dura prova da un territorio ormai saturo di funzioni e di inquinamenti. Non
c’è più lo spazio per realizzare in sicurezza una struttura aeroportuale da 5
milioni di passeggeri all’anno, con il suo pesante impatto sulla salute e
sull’ambiente (rumori, polveri, vibrazioni..), mentre già l’attuale scalo di
Peretola (2,5 milioni di passeggeri all’anno) è diventato da molti anni
insostenibile per gli abitanti delle zone vicine, Peretola, Brozzi, Quaracchi,
Le Piagge (vedi prescrizioni non attuate del 2003).
Questi
progetti svuoterebbero di significato il Parco della Piana, diventerebbero il
nuovo baricentro del territorio e stravolgerebbero definitivamente l’equilibrio
di tutta la Piana e delle zone circostanti: le conseguenze sull’insieme del
territorio e sulla qualità della vita delle popolazioni, impongono una visione
unitaria dei vari problemi e richiedono che tutti i soggetti istituzionali e
sociali della Piana siano coinvolti con piena capacità decisionale nella
Conferenza dei Servizi e più in generale nel dibattito pubblico. Occorre
respingere altresì con decisione il tentativo di Qthermo di usare il MasterPlan
dell’aeroporto per aggirare la sentenza del Consiglio di Stato e ottenere una
nuova autorizzazione a costruire l’inceneritore.
Occorre una
svolta: per noi il Parco della Piana significa pensare ad un futuro diverso,
significa stop alla cementificazione, salvaguardia delle aree verdi, tutela
della salute e dell’ambiente, strategia rifiuti zero, rilancio
dell’agricoltura, diritti e buona occupazione, diversa mobilità basata sul
trasporto pubblico (non su inutili tunnel tav), pieno utilizzo del patrimonio
esistente per garantire il diritto alla casa, la scuola e i servizi sociali,
partecipazione e coinvolgimento vero degli abitanti.
Denunciamo
con forza la logica di scambio tra spostamento del Lago di Peretola in
territorio signese (un’operazione assurda funzionale solo a fare la nuova pista
aeroportuale) e realizzazione della Bretellina (un intervento necessario e
atteso da 50 anni), una vera e propria “prostituzione urbanistica” messa in
atto dal Sindaco di Signa. Questa ipotesi è stata poi smentita dalla stessa
Regione Toscana non più in grado di garantire la “bretellina”, il cui progetto
interferisce con lo spostamento del lago.
In proposito
Invitiamo i cittadini a partecipare al presidio di giovedì 24 gennaio ore
16-19 al Ponte a Signa, promosso dal “Comitato Nuovo Ponte per la Piana” di
Signa, insieme ad altre realtà, che con cartelli, striscioni e lenzuola appese
alle finestre rivendica la necessità della Bretellina per liberare il Ponte a
Signa e le zone limitrofe da un inquinamento insopportabile, dice no
all’aeroporto ed allo spostamento del lago.
La ripresa
dell’iniziativa diretta dei comitati e degli abitanti (assemblee, manifestazioni,
presidio dell’Osmannoro, ricorsi giuridici..) rappresenta la principale
garanzia di fronte al tentativo di Rossi, Nardella, Confindustria,
Confcommercio, albergatori… di far crescere un “movimento corporativo” trainato
da potenti interessi economici, a sostegno dell’aeroporto e delle grandi opere
inutili e dannose, come avvenuto a Torino.
Invitiamo i
Sindaci contrari o comunque critici verso questi progetti a far sentire la
propria voce e mobilitare le popolazioni, senza cadere nella trappola delle
“compensazioni”. Rivolgiamo un appello a chi si è sempre detto contrario ad
aeroporto e inceneritore, come il Ministro Toninelli ed il M5S, a mantenere
coerenza – rispetto agli impegni presi – nell’ambito della Conferenza dei
Servizi del 29 gennaio.
Alterpiana
Assemblea Presidio No inceneritore No aeroporto
Comitato Campigiano No aeroporto
Comitato No aeroporto di Sesto Fiorentino
Comitato No tunnel Tav di Firenze
Comitato Nuovo Ponte per la Piana di Signa
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