Zero Waste Italy, il centro di Ricerca Rifiuti Zero di Capannori, ed
Ambiente e Futuro, celebrano il 50° anniversario della giornata Mondiale
della Terra 🌍 il 22 Aprile 2020:
......"La
crisi del corona virus (che pur da molti è segnalata come derivante dagli
equilibri naturali violati dal modello lineare di sviluppo provocati dall'uomo)
rischia di far dimenticare i grandi temi della TRANSIZIONE ECOLOGICA che gran
parte delle opinioni pubbliche mondiali aveva ormai cominciato a comprendere.
Infatti le fabbriche chiuse e il calo drastico della mobilità di massa sta
facendo crollare insieme agli inquinamenti e ai consumi (fatti, certo positivi)
anche le condizioni sociali di milioni di persone a partire dalle classi
sociali più vulnerabili. Il rischio è che a tale disagio si tenti di rispondere
da parte di Europa ed Italia rilanciando attraverso una pioggia poco
controllabile di stanziamenti, un malinteso senso di sviluppo economico
riesumando gli apocalittici errori del passato rivolti ancor più ad aggredire
gli equilibri naturali ed a riproporre il prelievo incontrollato di
"risorse" finalizzandolo alla "ripresa dei consumi" e cioè
all'usa e getta (plastica ed imballaggi a go-go). QUESTO NON DEVE AVVENIRE. Zero Waste Italy CHIEDE CHE I NECESSARI
STANZIAMENTI (Europei e nazionali) PER FRONTEGGIARE LA CRISI SOCIALE DEBBANO
ESSERE ABBINATI A PROMUOVERE UNA ECONOMIA DI TRANSIZIONE ECOLOGICA E DI
RIDUZIONE DRASTICA DEGLI SPRECHI.".....
Centro di Ricerca Rifiuti Zero Capannori -
www.rifiutizerocapannori.it
9 aprile alle ore 16:59 ·
Zero Waste
Italy, il centro di Ricerca Rifiuti Zero di Capannori, ed Ambiente e Futuro,
celebrano il 50° anniversario della giornata Mondiale della Terra 🌍 il
22 Aprile 2020:
📨lettera-appello al Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli e al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte
Segnalateci le vs adesioni (anche con foto) agli obiettivi della campagna ZW o
RZ. Le raccoglieremo tutte in un report che verrà pubblicato sui nostri social.
"La
crisi del corona virus (che pur da molti è segnalata come derivante dagli
equilibri naturali violati dal modello lineare di sviluppo provocati dall'uomo)
rischia di far dimenticare i grandi temi della TRANSIZIONE ECOLOGICA che gran
parte delle opinioni pubbliche mondiali aveva ormai cominciato a comprendere.
Infatti le fabbriche chiuse e il calo drastico della mobilità di massa sta
facendo crollare insieme agli inquinamenti e ai consumi (fatti, certo positivi)
anche le condizioni sociali di milioni di persone a partire dalle classi
sociali più vulnerabili. Il rischio è che a tale disagio si tenti di rispondere
da parte di Europa ed Italia rilanciando attraverso una pioggia poco
controllabile di stanziamenti, un malinteso senso di sviluppo economico
riesumando gli apocalittici errori del passato rivolti ancor più ad aggredire
gli equilibri naturali ed a riproporre il prelievo incontrollato di
"risorse" finalizzandolo alla "ripresa dei consumi" e cioè
all'usa e getta (plastica ed imballaggi a go-go). QUESTO NON DEVE AVVENIRE. Zero Waste Italy CHIEDE CHE I NECESSARI
STANZIAMENTI (Europei e nazionali) PER FRONTEGGIARE LA CRISI SOCIALE DEBBANO
ESSERE ABBINATI A PROMUOVERE UNA ECONOMIA DI TRANSIZIONE ECOLOGICA E DI
RIDUZIONE DRASTICA DEGLI SPRECHI.
In termini concreti ciò significa che nessun stanziamento deve andare a
produzioni inquinanti e che gli stanziamenti, certo auspicabili, debbano
rispondere a rigidi criteri di riduzione dei rifiuti, a partire da quelli
plastici e dei livelli di inquinamento. Infatti, fermo restando la necessità di
studi scientifici chiarificatori (ma anche indipendenti) in materia, appare
intuitivo dai dati circa la mortalità da corona virus evidenziati in Lombardia
e in Valle padana che tali zone già tristemente famose per un inquinamento
industriale (ma anche da uso di pesticidi) e per la presenza di particolato
fine abbiano risentito quale fattore aggravante dei livelli di stress sanitari
a cui nel corso degli anni è stato sottoposto lo stato di salute della
popolazione. Mentre dai dati internazionali che, ripetiamo, necessitano di
ulteriori approfondimenti, rilevano un livello di mortalità per corona virus
pari circa al 3% in suddette aree e segnatamente in Lombardia, la percentuale
di mortalità (non stiamo parlando di contagi) supera abbondantemente il 10%!
Ecco perchè dalla crisi corona virus DOBBIAMO ANCOR PIU' USCIRNE BONIFICANDO I
TERRITORI, AZZERANDO GLI SPRECHI E LE PRODUZIONI SPORCHE, AVVIANDO UNA
TRANSIZIONE ECOLOGICA CHE COMPORTI UN'ACCELERAZIONE Di MODELLI ECONOMICI BASATI
SULLA CIRCOLARITA' TIPICA DEI PROCESSI NATURALI.
Al di fuori di questo approccio IL RIMEDIO SAREBBE PEGGIORE DEL MALE! Non si
strumentalizzi il disagio sociale per per contrapporlo ancora una volta alla
qualità ambientale.
FACCIAMO APPELLO AL PARLAMENTO EUROPEO E AL GOVERNO AFFINCHE' POSSANO ASSUMERE
IN MODO COERENTE QUESTI "DRIVERS" CHE PURE ALMENO A PAROLE ERANO GIA'
STATI TRACCIATI PRIMA DELLA CRISI.
Nello specifico Italiano si tenga sempre più conto di favorire il graduale
azzeramento del ricorso alla plastica a partire dagli imballaggi usa e getta
puntando sulla incentivazione di materiali riciclabili e/o meglio ancora su
prodotti riparabili-riusabili.
NON CI PUO' ESSERE UN "CURA ITALIA" SENZA PRENDERCI CURA DEL NOSTRO
PIANETA. NON CI PUO' ESSERE UN'USCITA DALLA CRISI SENZA NUOVE POLITICHE
AMBIENTALI SU SCALA PLANETARIA.
Ecco perchè,
quest'anno più che mai abbiamo deciso di aderire alla GIORNATA INTERNAZIONALE
DELLA TERRA CHE CERIMONIA I SUOI 50 ANNI.
👉Come
aderire?
Si può aderire sia livello individuale (non acquistando plastica), promuovendo
il compostaggio familiare 🌀, riducendo gli sprechi (anche inviandoci
immagini e video significativi in merito) oppure brevi storie vissute in
famiglia.
Ai bambini ✏️🎨🖍chiediamo di
inviarci un loro disegno sulla giornata mondiale della terra;
a livello associativo unendovi con brevi video a questo appello.🎥
➡️infine una raccomandazione: siccome
il consumo di mascherine usa e getta (chirurgiche o meno) sta divenendo
"virale" vi chiediamo di orientarvi su mascherine riusabili mentre
anche attraverso il Centro Ricerca RZ di Capannori, stiamo collaborando a
diffondere l'uso di mascherine riciclabili nella carta. Non è questo un
problema da poco, visto che nei prossimi mesi, si prevede, che la criisi,
dovendo convivere con il virus richiederà miliardi di questi dispositivi"
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