Indagato il presidente della Regione Martini (nella foto) e i sindaci dei comuni di Firenze, Sesto, Campi, Scandicci, Signa e Calenzano per il superamento dei livelli di Pm 10 nell'aria
Indagato il presidente della Regione e i sindaci dell'area fiorentina La procura della Repubblica di Firenze ha notificato gli avvisi di chiusura indagini per aver disatteso la normativa europea che pone un limite di 35 giorni al superamento dei livelli di Pm 10 nell'aria. Martini: "Ho fiducia nella magistratura"
Firenze, 12 dicembre 2006 - Per aver disatteso la normativa europea che pone un limite di 35 giorni al superamento dei livelli di Pm 10 nell'aria, la procura della Repubblica di Firenze ha notificato oggi avvisi di chiusura indagini al presidente della Regione Toscana Claudio Martini, all'assessore regionale all'ambiente Marino Artusa e ai sindaci e agli assessori all'ambiente di Firenze, Scandicci, Signa, Sesto Fiorentino, Calenzano e Campi Bisenzio.
Il presidente della Toscana e l'assessore regionale sarebbero indagati per fatti avvenuti a partire dal 2002, mentre agli altri verrebbero contestati episodi a partire dalla fine del 2005.
"La legge prevede che il livello di 50 microgrammi per metrocubo di polveri sottili possa essere superato al massimo per 35 volte nell'anno solare, e tale cifra è stata sforata in tutti i Comuni citati". Lo ha detto in Consiglio Regionale Claudio Martini, presidente della Regione Toscana, confermando le voci circolate nella giornata di oggi riguardo ad un avviso di chiusura indagini ricevuto da lui stesso, dall'assessore all'ambiente Marino Artusa, e da sindaci ed assessori all'ambiente di sei comuni della provincia di Firenze, compreso il capoluogo.
"Esprimo pieno rispetto e fiducia nell'operato della magistratura", ha affermato Martini, dicendo di vivere in "piena serenità" il momento, e annunciando la stesura della memoria difensiva entro 20 giorni.
A carico di Martini e Artusa, oltre la violazione del codice per quanto riguarda le emissioni, è anche ipotizzato l'abuso di ufficio per omissione a partire dal 2002, perché "non avremmo provveduto a far approvare un piano di risanamento - ha aggiunto il governatore - nonostante l'inizio di una procedura di infrazione che riguarda tutta l'Italia da parte dell'Unione europea".
A tale proposito Martini ha ricordato che "nel 2003 abbiamo approvato il Piano regionale di azione ambientale, e riteniamo che quel documento, per gli elementi che contiene, costituisca quel piano di risanamento che, secondo gli inquirenti, non sarebbe stato adottato. Inoltre presenteremo - ha detto riferendosi alla documentazione da fornire agli inquirenti - anche gli altri interventi messi in campo, a partire dagli accordi con i Comuni per i blocchi della circolazione". http://lanazione.quotidiano.net/chan/firenze:5451468:/2006/12/12:
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