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 https://www.lagazzettadilucca.it/cultura/ercolini-ospite-del-pianeta-terra-festival

Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

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...eppure il vento soffia ancora! PDF Stampa E-mail
Scritto da Luca   
sabato 31 marzo 2007

Fonte: http://www.esa.int

Il sensore SCIAMACHY di Envisat produce una mappa dell'inquinamento aereo globale

Global air pollution map
Mappa globale del diossido di azoto

13 Ottobre 2004
Sulla base delle osservazioni effettuate da Envisat negli ultimi 18 mesi, questa mappa atmosferica globale ad alta risoluzione dei livelli di diossido di azoto rende chiaro e immediato l'impatto delle attività umane sulla qualità dell'aria.

 Envisat, il più grande satellite del mondo dedicato al monitoraggio ambientale, è stato lanciato dall'ESA nel febbraio del 2002 ed è dotato di ben dieci strumenti scientifici. Il suo strumento di bordo SCIAMACHY (Scanning Imaging Absorption Spectrometer for Atmospheric Chartography - spettrometro ad assorbimento per scansione di immagini destinato alla cartografia atmosferica) registra lo spettro della luce solare che penetra l'atmosfera. I risultati ottenuti sono poi vagliati con attenzione per individuare le 'impronte' di assorbimento spettrale delle tracce di gas in sospensione.

 Il diossido di azoto (NO2) è un gas prodotto in larga parte dall'uomo che, in caso di esposizione eccessiva, può causare danni ai polmoni e problemi respiratori. Questo gas gioca anche un ruolo importante nella chimica atmosferica, dato che porta alla produzione di ozono nella troposfera – che è la parte più bassa dell'atmosfera, una zona che si estende più o meno tra gli otto e i sedici chilometri di quota. 
  
Il diossido di azoto viene prodotto nelle emissioni delle centrali elettriche, delle industrie pesanti e del trasporto stradale, oltre alla combustione di biomasse. Anche eventi naturali quali i lampi in atmosfera creano diossido di azoto, come accade nell'attività microbica a livello del suolo.

Misurazioni locali del diossido di azoto atmosferico vengono eseguite in numerosi paesi industriali dell'occidente, ma i dati raccolti in questo modo sono in genere insufficienti.

 
 
Il satellite ambientale dell’ ESA Envisat
I sensori spaziali costituiscono il solo modo per eseguire un monitoraggio globale efficace: il primo satellite sensibile al diossido di azoto troposferico è stato l'ERS-2 dell'ESA, grazie a GOME (Global Ozone Monitoring Experiment - esperimento di monitoraggio dell'ozono globale). Tuttavia GOME era appena un precursore in scala ridotta dello strumento SCIAMACHY, finanziato da tedeschi, olandesi e belgi e posto a bordo di Envisat.

Sebbene entrambi gli strumenti funzionino in modo del tutto analogo, GOME ha una risoluzione spaziale di soli 320 x 40 km, decisamente limitata rispetto alla risoluzione di 60 x 30 km raggiungibile con SCIAMACHY. Quest'ultimo è inoltre in grado di osservare l'atmosfera in due modi diversi – con uno sguardo verso il basso o 'nadir' e con osservazioni 'limb' nella direzione di spostamento – e vanta una gamma spettrale considerevolmente superiore al suo predecessore.

 
 
Gruppi di lavoro delle università di Brema e Heidelberg in Germania, dell'Istituto belga per l'aeronomia spaziale (BIRA-IASB) e dell'Istituto meteorologico reale dei Paesi Bassi (KNMI) hanno elaborato con successo i dati raccolti da SCIAMACHY. Sulla base di questi risultati, sono state redatte le mappe più accurate sinora disponibili delle colonne verticali di diossido di azoto troposferico.

"L'elevatissima risoluzione spaziale di SCIAMACHY permette di catturare immagini del globo altamente dettagliate , arrivando a individuare persino singole sorgenti cittadine" ha dichiarato Steffen Beirle dell'Istituto di fisica ambientale dell'Università di Heidelberg, responsabile della mappa che appare qui sopra.

 
 
SCIAMACHY will detect many different trace gases
SCIAMACHY rileva numerose tracce gassose diverse
"Le elevate distribuzioni verticali di diossido di azoto sono associate alle principali città del Nord America e dell'Europa, assieme ad altri siti quali Città del Messico in America Centrale e le centrali a carbone del Sud Africa, situate in prossimità dell'altopiano orientale Highveld .

"Si riscontra una concentrazione molto elevata anche sulla Cina nordorientale. Nell'Asia sudorientale e su gran parte dell'Africa si può invece notare la presenza di diossido di azoto prodotto dalla combustione di biomasse. In alcune ubicazioni sono invece visibili le scie delle imbarcazioni: ad esempio nel Mar Rosso e nell'Oceano Indiano, tra l'estremità meridionale dell'India e l'Indonesia. Le colonne di fumo delle navi che percorrono queste rotte inviano una grande quantità di NO2 nella troposfera.

 
 
DOAS consente il rilevamento di tracce di gas molto flebili, le cosiddette 'firme'
Questa mappa indica il valore medio di tutti i dati disponibili, raccolti nel corso di 18 mesi. Questo tipo di indicazione permette di ridurre l'effetto delle variazioni stagionali dovute sia alla combustione di biomasse sia alla variazione delle attività antropiche nel corso dell’anno."

Esattamente come GOME, SCIAMACHY opera analizzando gli spettri ultravioletto, visibile e prossimo all'infrarosso dispersi dall'atmosfera. Il lavoro più difficile viene però realizzato a terra, dove i ricercatori tentano di recuperare modelli di assorbimento di tracce di gas molto flebili all'interno dello spettro complessivo della luce retrodispersa, un compito paragonabile all'individuazione di un ago in un pagliaio.

 
 
Global Pollution Diagram
Confronto della risoluzione spaziale di GOME e SCIAMACHY
Il metodo utilizzato viene denominato DOAS (Differential Optical Absorption Spectroscopy - spettroscopia ad assorbimento ottico differenziale). Si tratta, in effetti, di un processo di filtraggio piuttosto complesso utilizzato anche per gli strumenti di campionamento dell'aria basati a terra. Il DOAS rimuove il 'disturbo' spettrale dominante dalla dispersione di Rayleigh della luce in atmosfera (lo stesso fenomeno che rende blu il cielo) assieme ai modelli di assorbimento di ossigeno, azoto e molecole d'acqua che compongono la maggior parte dell'atmosfera.

Dopo queste sottrazioni rimangono proprio i 'segnali' desiderati, prodotti dai modelli più ristretti dell'assorbimento spettrale delle tracce di gas, che possono essere identificati su campioni in sezione trasversale. Una volta applicata ai risultati ottenuti da SCIAMACHY, questa tecnica ha una sensibilità sufficiente a recuperare colonne inferiori a poche parti di diossido di azoto per miliardi di parti d'aria. Per dare un'idea della scala in gioco, sulle conurbazioni altamente inquinate quali Londra, i rapporti di NO2 possono raggiungere valori di un centinaio di parti per miliardo.

 
 
Le mappe del diossido di azoto come quella qui sopra vengono prodotte usando dati di tipo nadir: mentre il NO2 mostra variazioni importanti nella troposfera, è invece disperso in modo uniforme nella regione superiore dell'atmosfera, la stratosfera. Quindi i livelli di diossido di azoto misurati sopra le parti più remote del Pacifico vengono utilizzati per determinare una colonna generale per il diossido di azoto stratosferico, che viene poi sottratto dai dati globali per determinare i valori delle colonne verticali troposferiche.

"I risultati provenienti da questo e da altri sensori simili possono essere utilizzati per la previsione dell'ambiente chimico e della qualità dell'aria", ha fatto notare Beirle. "Per ora ci concentriamo sull'uso dei risultati di SCIAMACHY per quantificare i contributi delle differenti sorgenti di ossidi di azoto – ad esempio la combustione di carburanti di origine fossile, la combustione di biomasse, i lampi – dato che specialmente l'ultima di queste fonti ha un valore ancora ampiamente incerto."

 
 
Sciamachy Optical Assembly
Gruppo ottico di SCIAMACHY
Informazioni su SCIAMACHY
 
SCIAMACHY è uno spettrometro che mappa l'atmosfera su una gamma di lunghezze d'onda particolarmente ampia, che consente il rilevamento di tracce di gas, ozono e gas correlati, nubi e particelle nell'intera atmosfera terrestre. Lo strumento funziona misurando la luce solare, trasmessa, riflessa e dispersa dall'atmosfera terrestre o dalla superficie nella regione dell'ultravioletto, della radiazione visibile e in quella prossima agli infrarossi. Con una zona illuminata di circa 960 km, è in grado di coprire l'intera superficie del pianeta ogni sei giorni.

Questo strumento altamente versatile rappresenta un contributo nazionale alla missione Envisat dell'ESA. Infatti, è stato finanziato dal governo tedesco tramite il Centro aerospaziale tedesco (DLR), dal governo dei Paesi Bassi tramite l'Agenzia dei Paesi Bassi per i programmi aerospaziali (NIVR) e dal governo belga tramite il BIRA-IASB.

John Burrows dell'Istituto di fisica ambientale dell'Università di Brema ha concepito per primo l'idea di SCIAMACHY, e ora funge da responsabile principale per il progetto. SCIAMACHY fa parte di una famiglia di spettrometri atmosferici che include anche GOME su ERS-2 e il futuro strumento GOME-2 che verrà lanciato il prossimo anno assieme alla prima missione MetOp.

Commenti (4) >> feed
Rifiuti in TV
scritto da GAIA RAI3, marzo 31, 2007

OGGI SABATO 31 LA TRASMISSIONE GAIA SU RAI3 ORE 21.30, A MENO DI CAMBIAMENTI DI PALINSESTO, DOVREBBE SVOLGERSI SUL TRATTAMENTO DEI RIFIUTI. SE VI VA POTETE INFORMARE ANCHE GLI UTENTI DEL SITO CHE NON LEGGONO I COMMENTI. SALUTI.


...meglio la TV!
scritto da Luca, marzo 31, 2007

Meglio mamma RAI con tante belle ""notizie"" faziose piuttosto che le ricerche (scientifiche?) dell'Agenzia Spaziale Europea!

Saluti con dedica...
da Luca

Lucio Dalla - Merdman
"Pronto pronto c'è qualcuno che mi sente
merda sto precipitando c'è qualcuno lì"
Notte nera nera notte senza luna
Una bianca scia nel cielo si consuma
mentre sotto come fuochi nella notte
Grattacieli e tv accese come torce
Un marziano un tipo strano un sangue misto
Un qualcosa di schifoso mai visto
Barcollando esce fuori dai rottami
" Sono Merdman c'è qualcuno lì"
A parte il puzzo veramente micidiale
Aveva in sé qualcosa di familiare
Sui trent'anni bocca larga e braghe corte
Sempre sporco con uno stronzo sulla fronte
Ogni tanto spiaccicava una parola
E con le dita messe li' a pistola
Catturava tutto l'audience della gente
" Sono Merdman
Sono speciale posso parlare c'è qualcuno lì
voglio anche cantare
partecipare farmi invitare a un talk-show"
A poco a poco anche la stampa più esigente
lo trovava bello fresco e divertente
Non parliamo dei bambini anche i più belli
Che si mettevano uno stronzo tra i capelli
" Voglio fare come fanno in California"
" Yes No But You Are Beautiful"
Imparo tutto in fretta ho una gran memoria
poi prende un taxi vola dentro un talk-show
Le sue dita sono un trapano nel naso
Mentre parla e dice "Vengo da lontano
E vorrei fermarmi un poco ma non posso
nelle case tutto il pubblico è commosso
E' commosso mentre piange anche lo sponsor che lo applaude gli butta anche un osso
salutando lui comincia a vomitare tra gli applausi e le foto da firmare
Come fanno tutti quanti in California
" Sono Merdman...c'è qualcuno lì..."


il nuovo boss della pseudo informazione scientifica
scritto da m.sirca, marzo 31, 2007

http://www.noinceneritori.org/index.php?option=com_content&task=view&id=255&Itemid=2

Il Tozzi munito di picozza è giovane e ancora non è diventato ricco, difficile che si discosti dalla linea delle lobbies inceneritoriste tenuta finora che pure non reggerebbe un secondo in una situazione in cui ci fosse un minimo di confronto. Meglio gestirla in regime di monopolio la pseudo informazione tecnico scientifica, così come aveva il mandato di fare Piero Angela che pure qualche ripensamento nel frattempo lo avuto. Ricordate la sicurezza con cui da SuperQuark dispensava le informazioni supportate da elaborati servizi per convincere tutti gli inceneritori erano innocui, anzi miglioravano l'aria?
Nondimeno, per tornare alla picozza parlante, credo che oggi anche lui debba correggere un poco il tiro nonostante l'arroganza che impera in quei settori.

Tra informazioni scomode e presunti ripensamenti.
scritto da Frank, marzo 31, 2007

Accidenti che fretta...non è ancora andata in onda la puntata e il ricercatore del CNR (mica un pinco pallino qualunque...ah..sì,sì... si dirà che la puntata è finanziata con i soldi delle lobbies inceneritoriste o chissà cosa altro) è già sulla strada per la dannazione eterna! Sarà mica vero che una seria informazione scientifica -libera e non da voi controllata- possa fare paura? In un Paese serio non dovrebe essere così, ma NIMBY oltre a essere una sindrome è proprio un male.Comunque vi invito a non essere precipitosi, perchè potrebbe darsi anche che scenda in piazza con voi...
Piero Angela c'ha ripensato così tanto che l'ultimo servizio di Quark sul moderno ed efficiente termovalorizzatore di Barcellona (che è perfettamente inserito nel contesto urbano, vicino all'auditorium e a centri di aggregazione sociale)è ancora nella videogallery di mamma RAI (http://www.media.rai.it/mpelenco/0,,superquark^10572,00.html). Angela sollevava, semmai, il problema di quanto scarsa fosse la produzione di energia dai rifuti, a causa della diffidenza (di maniera) dilagante in Italia verso questi impianti.La considerazione sui fumi non viene mai negata da chi sostiene l'assoluta utilità di questi impianti, le cui emissioni sono ampiamente contenute nei severissimi parametri di legge.Bisogna contemperare i vari interessi sapendo che zero waste non esiste e che la discarica inquina più del termovalorizzatore, così come inquina di più del termovalorizzatore la vostra auto o la vostra caldaia.La nota sull'arroganza è deliziosa, perchè fino ad oggi credevo che arroganti fossero pochi che ostacolano molti.

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Ultimo aggiornamento ( sabato 31 marzo 2007 )
 
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