(Dopo il pronunciamento contro i cementificatori e per la salvaguardia degli alberi nel cuore di Prato, un'altra buona notizia: un parco fruibile per tutti che pare avviato a avere migliore sorte di altri parchi promessi e mai realizzati nella Piana oltre a sembrare un segnale di inversione di tendenza rispetto alla "arborofobia" finora dimostrata dalle ammninistraizioni. Contiamoli questi alberi, però, e controlliamo da vicino, per favore...)
COMUNICATO STAMPA / Firenze, lì 29 maggio 2007
Formidabile accelerazione della politica ambientale del governo della città:
un nuovo parco pubblico nella collina di Piazzale Michelangelo
Il campeggio sotto Piazzale Michelangelo, nato come simbolo dell'accoglienza
di Firenze verso giovani di tutto il mondo con i loro zaini e piccole tende,
è diventato nel tempo un'attività imprenditoriale (campeggio denso di
camper, roulottes con ulteriori progetti di ampliamento) incompatibile con
la bellezza del luogo e contraddittoria con la destinazione a godimento
naturale, estetico e sociale di quella collina che la storia di Firenze ci
ha consegnato.
Il capogruppo dei Verdi, Giovanni Varrasi, presidente della Commissione
Qualità urbana, inizialmente in solitudine politica - ma sempre in contatto
con il comitato dei cittadini che ha svolto un importante ruolo di
resistenza civile e di proposta - poi in collaborazione con la squadra di
governo, ha proposto un uso pubblico dei "cinque ettari di paradiso" della
collina sotto il Piazzale Michelangelo.
Luogo di passeggio e gioco di bambini, di madri, di anziani, di relax e di
rapporto con un paesaggio mozzafiato, ma anche di attività imprenditoriali e
sociali compatibili con il luogo (sfilate di moda, parco delle arti e della
cultura, spazio per i ragazzi di scuole limitrofe senza giardino,
coltivazione di giaggioli per profumeria) da valutare partecipativamente.
Oggi siamo ad una svolta.
La maggioranza di governo dice sì al parco pubblico.
Ma non solo.
L'assessore Biagi inserisce nel Piano Strutturale, che nelle riunioni di
maggioranza ci è parso interessante e con molte proposte di qualità, il
progetto di un grande parco pubblico che comprende la "collina degli ulivi",
ma che si estende da Piazza Ferrucci a Porta San Frediano, dall'Arno al
Parco delle Rimembranze.
Un parco politematico sul bordo meridionale del centro storico, innestato
sulla "passeggiata dei Colli" poggiana.
Il parco comprenderà tutte le aree di proprietà pubblica adiacenti ai viali
come il Giardino dell'Iris, il Giardino e la Casina delle Rose, la
passeggiata delle Rampe, i Giardini pubblici del Giramonte e del Bobolino,
lo stesso Piazzale Michelangelo, il Forte di Belvedere, il Giardino di
Boboli, il Parco Bardini, le Scuderie reali, l'Osservatorio di Arcetri, il
Giardino Torrigiani e così via.
Si valuta la superficie in questione di oltre trecento ettari, di cui la
parte pubblica rappresenta circa cento ettari.
L'assessore Gori contribuirà con le sue proposte alle compatibilità
economiche, l'assessore Del Lungo con il direttore Malin apporterà la
cultura specifica sul terreno ambientale e della realizzazione dei parchi.
A questo punto - sostiene Varrasi - la nostra soddisfazione e quella dei
cittadini di Firenze è profonda. Naturalmente tutti insieme dovremo fare in
modo che tale realizzazione sia godibile appieno dai fiorentini in tempi
brevi.
Questo, a nostro avviso, è il modo concreto per collegare le politiche
turistiche e di sviluppo con quelle ambientali, per rinsaldare la
maggioranza di Palazzo Vecchio, e di presentarci ai cittadini, alle prossime
verifiche democratiche, con grandi proposte e realizzazioni.
L'ambientalismo che rappresentiamo a Palazzo Vecchio si alimenta di
realizzazioni concrete, in una dialettica libera e leale con le altre forze
del centro-sinistra. Per questi motivi apprezziamo molto che il Sindaco
Domenici abbia assunto, afferma ancora il capogruppo dei Verdi Varrasi, un
ruolo significativo nella risoluzione del problema.
Questa dichiarazione pubblica solenne sulla realizzazione del parco esprime
il punto di arrivo che in tempi brevi vogliamo realizzare.
Si tratterà in questa fase di rimuovere i residui ostacoli a questo
progetto, in maniera consensuale, concordata o più perentoria e soprattutto
esercitare il massimo di creatività ambientale di governo per realizzare
un'opera che in molti, e noi Verdi per primi, consideriamo "storica" per la
città di Firenze e le giovani generazioni.
Il nostro compito principale - conclude Varrasi - è di tutelare i valori
della nostra città, dando continuità, orgogliosamente, alla catena umana che
da più di mille anni a Firenze esprime bellezza, socialità, cultura e per
cui è nota in tutto il mondo.
Giovanni Varrasi
Capogruppo dei Verdi
Presidente Commissione Qualità urbana
Commenti () >> |
|
Scrivi commento |
Si deve essere connessi al sito per poter inserire un commento. Registratevi se non avete ancora un account. |
|