Molte domande che attendono risposta sull'inceneritore di Montale, chiuso dal 19 luglio 2007 per superamento dei limiti di emissione delle diossine di oltre 6 volte il limite (consentito a Montale in misura assai maggiorata, in deroga agli stessi limiti di legge ma tutti sanno che per le diossine non c'è soglia di tollerabilità per l'organismo umano, sono dannose anche a dosi infinitesimali) .
Dal 19 luglio è stato un carosello di scaricabarili. L'arpat ha rassicurato la popolazione, ma non ha detto che (almeno nel 1998 e nel 2005) i dati dell'inceneritore erano tutt'altro che confortanti.....
Nel 1998 le diossine superavano di 10 volte i limiti attualmente consentiti, nel 2005, quasi il doppio dei limiti attualmente consentiti.
Perchè l'ARPAT non ha mai reso pubblici i dati del 2005?
Perchè al Presidente del CIS Giorgio Tibo che si è dimesso dall'incarico e, che - da quanto si legge sulla stampa - è iscritto nel registro degli indagati, sono state respinte le dimissioni e rinnovata la fiducia da tutta la GIUNTA DI MONTALE ? Anche dall'assessora Daniela Accorgi di Rifondazione Comunista che ha proprio la delega alla Sicurezza Sociale, Assistenza Sanitaria e Sociale, Ecologia e Ambiente e Partecipazione Democratica !
Perchè in una situazione così "discutibile" si procede in pieno Agosto a pubblicare un bando per realizzare la terza linea dell'impianto anche se la VIA ancora non è stata approvata?
Perchè il responsabile della procedura amministrativa del bando ing. Alfredo Perruccio è anche il Direttore dell'ATO 5, che incomprensibilmente ha anche l'incarico di Direttore del CIS S.p.a. proprietario dell'impianto, che è anche colui che ha firmato il progetto per il raddoppio...... quante parti in commedia fa uno stesso personaggio?!
In tutto questo scenario il Sindaco di Montale Piero Razzoli avverte la popolazione che, o si riapre l'impianto e si raddoppia, oppure si finisce come in Campania.
Perchè non dice il Sindaco che i livelli di raccolta differenziata nei tre comuni proprietari dell'impianto sono a livello di terzo mondo :
Agliana RD 17.6 %
Montale RD 21,3
Quarrata RD 24,4
mentre al 2003, in ottemperanza della cosidetta legge Ronchi, avrebbe dovuto essere almeno al 35%?
Perchè i sindaci e gli altri responsabili inadempienti non hanno il pudore di ammettere la loro incapacità e agitano lo spauracchio della emergenza di tipo campano, anzichè fare quei pochi atti amministrativi che servirebbero a adeguare la gestione dei cosidetti rifiuti a livelli civili?
Perchè i sindaci e gli amministratori inadempienti non hanno il pudore di ammettere che hanno preferito essere inadempienti della legge per timore di perdere il "prezioso combustibile" per il loro forno avvelenatore?
Perchè non si riserva la Discarica del Fosso del Cassero all'uso locale,invece di consentire che il 70% della sua capienza venga sfruttata dai gestori per accogliere rifiuti - di tutti i tipi - da fuori regione ?
Eppure quella è nata come discarica pubblica per commissariamento perchè poi si consente il suo sfruttamento unicamente per fare soldi ?
(Adriana Pagliai del Coordinamento dei Comitati della Piana FI-PO-PT e della Rete Nazionale Rifiuti Zero ha oggi, sabato 18 agosto 2007, curato la rassegna stampa che si trova nella colonna a sinistra "Ultimi Documenti", e ha fornito inoltre gli elementi per questo commento)
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