Comunicato Stampa Unaltracittà/Unaltromondo
Campagna Rifiuti della Provincia di Firenze
No alle falsità, Firenze ha bisogno di amministratori all'altezza delle sfide della modernità
...Gli abitanti della Piana fiorentina non hanno bisogno di propaganda ma di politici e amministratori attenti, impegnati nella difesa del bene comune e non nella promozione di tecnologie pericolose per la salute dei cittadini da loro amministrati, ...
La campagna promossa dalla Provincia di Firenze a favore degli inceneritori è una campagna che falsa la realtà, demagogica, pericolosa e non aderente alle ultime risoluzioni del Parlamento Europeo in materia di rifiuti. Gli abitanti della Piana fiorentina non hanno bisogno di propaganda ma di politici e amministratori attenti, impegnati nella difesa del bene comune e non nella promozione di tecnologie pericolose per la salute dei cittadini da loro amministrati, soprattutto nel momento delicato in cui sono chiamati alle urne per il referendum che si terrà a Campi sulla costruzione del nuovo inceneritore della Piana.
La campagna falsa la realtà perché afferma che solo il 50% dei rifiuti prodotti può essere riciclata. Se i nostri amministratori fossero meno provinciali conoscerebbero le esperienze più virtuose sia nel nostro paese che nel resto del mondo. Il Comune di Capannori (Lucca) dal 1 febbraio al 31 ottobre 2006 ha raggiunto 82,40% di raccolta differenziata. Il Consorzio Priula gestisce il ciclo dei rifiuti urbani di 23 comuni della provincia di Treviso: 583,79 Kmq per 220.000 abitanti, raccolta differenziata al 75,3%. L'area metropolitana di San Francisco (USA), quasi un milione di abitanti, nel 2004 ha riciclato il 66% dei rifiuti prodotti. Camberra (Australia) 330.000 abitanti per una raccolta differenziata che raggiunge il 69%. I
In Toscana gli amministratori sono fermi ad un valore tra il 30 e il 40%... Una dizione corretta per il manifesto voluto dal presidente della provincia potrebbe quindi essere: "Solo il 50% è riciclabile finché governano amministratori come noi"
La campagna è demagogica perché fa intendere che nelle case della Piana fiorentina ci si riscalderà grazie all'energia prodotta dall'inceneritore mentre è risaputo che tale energia è molto limitata e conveniente solo e soltanto se incentivata da finanziamenti pubblici. Non è un caso che all'unisono gli interessi politici ed industriali, in nome di uno sviluppismo anacronistico quanto pericoloso per l'ambiente e il territorio, risolvano il problema moltiplicando gli inceneritori grazie ai generosi aiuti economici previsti da leggi ingannevoli come quella sulle energie rinnovabili e 'assimilabili'. Viene così tradita la Risoluzione 2006/2175(INI) dell'Unione Europea votata lo scorso 15 febbraio che preferisce, gerarchicamente, il riutilizzo e il riciclaggio rispetto al recupero energetico e che sconfessa quindi il Testo Unico ambientale n. 152/06.
La campagna è pericolosa perché dipinge la realtà degli inceneritori come una buona, risolutrice, persino seducente. Di diossine si muore invece, gli inceneritori di nuova generazione non sono più salubri di quelli di vecchia progettazione. La campagna della Provincia ignora gli allarmi provenienti delle più avanzate ricerche scientifiche sugli effetti nocivi delle nanoparticelle (bronchiti croniche, asma, cancro ai linfomi, tumori della vescica, del colon, dei sarcomi dei tessuti molli); ignora le prese di posizione degli oltre cento medici della Piana; dei medici di Isde Italia: Ignora anche, in perfetta linea con il Ministro delle attività produttive Bersani (e non del ministro della sanità, crediamo non sia un caso) la recente presa di posizione dell'Ordine dei Medici dell'Emilia Romagna che ha chiesto alle istituzioni locali "di non procedere ai nulla osta alla costruzione di nuovi termovalorizzatori per un eventuale impatto negativo sulla salute, nelle popolazioni residenti esposte alle emissioni prodotte dall'incenerimento dei rifiuti", proponendo agli organi di governo locale di attuare quel 'principio di precauzione' che l'UE raccomanda nei casi del genere.
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