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 https://www.lagazzettadilucca.it/cultura/ercolini-ospite-del-pianeta-terra-festival

Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

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Soluzione troppo semplice e veloce.. PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
mercoledì 23 gennaio 2008

(Nel 2004 quando era assessore all'ambiente di Venezia, Paolo Cacciari mise in piedi un progetto pilota di raccolta  differenziata "porta a porta" nella zona del centro storico lagunare, con risultati eccellenti al punto che si poteva sperare in un allargamento significativo. Ai parenti filosofi invece oggi sembra piacere l'idea di essere additati a esempio di come allegramente si brucia di tutto di più.. ndr)

 

Paolo Cacciari

...Troppo semplice? Una riorganizzazione dei servizi sulla base della separazione umido/secco può richiedere un paio di giorni per l'informazione alla utenza e un altro paio per riorganizzare i servizi di raccolta. In attesa del potenziamento dei centri di compostaggio campani si potrebbe "esportare" fuori regione solo questa tipologia di rifiuti. Nel giro di un mese nelle discariche andranno solo rifiuti secchi non putrescibili. Con grande beneficio per le popolazioni.

Vi segnalo questo pezzo pubblicato su www.carta.org 

Due sacchetti per uscire subito e per sempre dall'emergenza

 

Proviamo a superare il grumo di sentimenti? un misto di vergogna e di rabbia che ci provocano le troppe parole sprecate sul caso dei rifiuti di Napoli. In nome dell'emergenza? mettiamo un attimo da parte le analisi delle cause e la ricerca dei responsabili. Ogni cosa a suo tempo; chi vorrà potrà sempre dire: "è stata colpa sua", oppure: "io lo avevo detto". Muoviamoci invece con puro spirito umanitario e compassionevole per evitare ancora troppe sofferenze alla popolazione napoletana: sia quella che vive nell'immondizia, sia quella che difende il territorio.

Tutti coloro che si occupano seriamente del problema sanno che i rifiuti solidi urbani, domestici, si riescono a smaltire tanto meglio (provocando meno inquinamenti e con meno costi) quanto più vengono differenziati a monte per frazione di materiale e tipologia merceologica. E' la logica esattamente contraria alla cosiddetta filiera industriale, proposta in continuazione dalle lobby dei produttori, che prescrive: cassonetti indifferenziati lungo le strade, autocompattatori sempre più grandi, inceneritori di rifiuti tal quali" (muniti di foglia di fico per il recupero di modestissime quantità di energia elettrica) ed infine trattamenti vari per sistemate le ceneri e le polveri tossiche prodotte dalla combustione che costituiscono dal 20 al 30 per cento in peso dei rifiuti iniziali bruciati.

Viceversa, un piccolo gesto individuale, un modesto atto di assunzione di responsabilità collettiva sociale, potrebbe innestare un circuito virtuoso, rigenerativo, economico (anche se probabilmente meno profittevole) che si chiama raccolta differenziata. Come ci dicono le centinaia di buone pratiche italiane e straniere, per iniziare basta separare i rifiuti solo per due componenti: in un sacchetto scuro (meglio se biodegradabile, in materiale biologico) si conferiscono gli scarti da cucina e tutti i residui umidi e putrescibili, nell'altro (meglio se trasparente, in modo che sia controllabile il contenuto) i rifiuti domestici solidi. Fatto questo tutto il resto viene da se. I servizi di raccolta si possono organizzare a giorni alterni (ad esempio: i giorni dispari l'umido, i pari il secco).
Al posto degli inceneritori, che nessuno vuole, si possono costruire semplici impianti di compostaggio (biocelle che accelerano la stabilizzazione del materiale riutilizzabile in agricoltura), mentre gli impianti per il confezionamento delle famose "ecoballe" dovrebbero essere riconvertiti in separatori di materiali: plastiche, metalli, carta, ecc.. I sovvalli e i materiali di scarto non recuperabili  -inizialmente, realisticamente, saranno molti- potranno essere conferiti in discariche per soli materiali secchi. Ma nessuno avrà più di tanto da preccuparsi, poiché non contenendo materiali putrescibili non si formeranno percolati pericolosi per le falde acquifere, né biogas puzzolenti.

Troppo semplice? Una riorganizzazione dei servizi sulla base della separazione umido/secco può richiedere un paio di giorni per l'informazione alla utenza e un altro paio per riorganizzare i servizi di raccolta. In attesa del potenziamento dei centri di compostaggio campani si potrebbe "esportare" fuori regione solo questa tipologia di rifiuti. Nel giro di un mese nelle discariche andranno solo rifiuti secchi non putrescibili. Con grande beneficio per le popolazioni.
Per una volta, un'emergenza si risolverebbe in una diminuzione degli impatti ambientali, in una decrescita dei costi e degli sprechi. Viceversa Naomi Klein potrà trarre dalle vicende dei rifiuti napoletani un nuovo capitolo al suo Shock Econmy. Il capitalismo crea disastri ambientali per trasformarli in opportunità. Più grandi sono le distruzioni, più finanziamenti, più spesa pubblica, più profitti privati potranno essere lucrati. Le grandi imprese, al pari delle amministrazioni statali, hanno bisogno di momenti di trauma collettivo (Shock and Awe, shock e sgomento, fisico e psicologico) per dedicarsi a misure radicali di "ricostruzione".
Basteranno tre o quattro inceneritori a salvare Impregilo e Bassolino?


Commenti (1) >> feed
Per chi mente sapendo di mentire in merito a termovalorizzatori e differenziata
scritto da Ales., gennaio 31, 2008

Per chi mente sapendo di mentire in merito a termovalorizzatori e differenziata
scritto da Alessandro, gennaio 31, 2008

Per chi mente sapendo di mentire in merito a termovalorizzatori e differenziata:
Raccolta differenziata per tutti
Cassonetti marroni per l´organico, porta a porta in centro. Dall´inizio di aprile verranno piazzati 880 nuovi cassonetti mentre all´interno dei viali ci sarà il prelievo quotidiano casa per casa. Quadrifoglio lancerà la nuova campagna di raccolta rifiuti. Obiettivo: differenziata al 40%
Avanti tutta senza indugi sulla questione immondizia. In aprile e maggio parte la campagna di Quadrifoglio per la differenziata: 880 nuovi cassonnetti in tutta la città dedicati solo ai rifiuti organici. Contemporaneamente nella zona del centro la raccolta dell'organico sarà fatta -porta a porta-

http://firenze.repubblica.it/dettaglio/Raccolta-differenziata-per-tutti/1419026

Siate corretti, non faziosi come al solito. Pubblicate anche queste notizie. Cordiali saluti.


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Ultimo aggiornamento ( mercoledì 23 gennaio 2008 )
 
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