TARANTO - Una concentrazione di diossina e pcb (policlorobifenili) superiore di circa 25 volte la dose tollerabile giornaliera stabilita dall'Organizzazione mondiale della sanità è stata rilevata in tre campioni di latte materno di altrettante donne di Taranto...
TRACCE DI DIOSSINA IN LATTE MATERNO
ARPA: VALORI NELLA MEDIA
TARANTO - Una concentrazione di diossina e pcb (policlorobifenili) superiore di circa 25 volte la dose tollerabile giornaliera stabilita dall'Organizzazione mondiale della sanità è stata rilevata in tre campioni di latte materno di altrettante donne di Taranto. Le analisi sono state commissionate dall'associazione di volontariato 'Bambini contro l'inquinamento, presieduta dal pediatra Giuseppe Merico.
Ne dà notizia la stessa associazione ricordando che circa due mesi fa, l'Arpa Puglia scoprì, su denuncia dell' associazione 'Peacelink', tracce di diossina e di Pcb in un formaggio prodotto artigianalmente con latte proveniente da uno dei due allevamenti che si trovano a poca distanza dallo stabilimento 'Ilva' di Taranto, ritenuto il principale responsabile dell'inquinamento da diossina nell'area. I risultati furono confermati da analisi fatte dall'istituto zooprofilattico di Teramo indicato dal ministero della salute. Tracce delle stesse sostanze furono poi trovate nel sangue di dieci cittadini e nel latte prodotto da altre due aziende casearie: tutte e quattro le aziende furono sottoposte a fermo sanitario. "Le analisi sul latte materno che abbiamo fatto eseguire al Laboratorio Inca di Lecce - sottolinea Merico - confermano i nostri sospetti. La diossina ce la ritroviamo ovunque". "Servono - conclude Merico - risposte concrete da parte delle istituzioni: la nostra associazione, che ha mobilitato il 29 marzo scorso oltre 10.000 persone in una marcia contro l'inquinamento, proseguirà la battaglia in difesa dei bambini".
ARPA, VALORI NELLA MEDIA
BARI - "Se le mamme di Taranto non allattassero più al seno sarebbe una autentica catastrofe. I valori di diossina trovati nel latte materno sono valori nella media per quanto riguarda le aree urbane italiane". Lo ha detto all'ANSA il responsabile dell'Agenzia regionale per l'ambiente (Arpa) della Puglia, Giorgio Assennato. "Non ci sono - ha proseguito Assennato - indicazioni allarmistiche. Se si genera panico si avranno effetti assolutamente negativi". "Noi garantiamo - ha concluso il prof.Assennato - che ci siamo attivati per un incremento delle attività di controllo e di monitoraggio".
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