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 https://www.lagazzettadilucca.it/cultura/ercolini-ospite-del-pianeta-terra-festival

Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

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Ambiente Italia, Legambiente e la "male arie" PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
domenica 18 gennaio 2009

(Ancora una stupefacente performance di chi vede solo quello che vuole vedere e fa propaganda e informazione monca supportato dalla TV . Per non dimenticare le fole "tranquillizzanti" su Montale come sugli altri inceneritori "buoni" dei sindaci, i cosichiamati termovalorizzatori e il loro modello di riferimento. ndr)

http://www.ecceterra.org/docum.php?id=1624

A Brescia: ...Tutte le misure dimostrano una situazione di inquinamento da diossine diffuso e rilevantissimo (media di 83 fg/m3), molto superiore alla situazione estiva di Mantova (4,42 – 6,24 fg/m3) e di Augsburg in Germania (14-15 fg/m3), doppia del valore dell’area urbana di Milano, in estate, (39,75 fg/m3, Fanelli 1997), di gran lunga superiore alle concentrazioni medie annue rilevate nell’aria di Firenze (7,3 – 19,7 fg/m3, Arpa Toscana 1996-2000), addirittura superiore a quella rilevata a Taranto nei dintorni della grande acciaieria Ilva, nel giungo 2007 (38,4 - 67,8 fg/m3 – Arpa Puglia 2007). Al dato di Brescia si deve aggiungere...

 http://www.ecceterra.org/docum.php?id=1624 

(…) A queste evidenze, va infine aggiunto un ulteriore dato che getta una luce inquietante sull’intera vicenda: la presenza di elevate concentrazioni di PCB e diossine nell’aria di Brescia. I dati sono stati resi noti il 20 marzo 2008, e sono relativi ad una campagna di rilevamento delle diossine, PCB e alcuni metalli nell’aria di Brescia, effettuata tra il 2 ed il 21 agosto 2007, cioè nel periodo feriale, e promossa dall’Istituto superiore di Sanità. Tutte le misure dimostrano una situazione di inquinamento da diossine diffuso e rilevantissimo (media di 83 fg/m3), molto superiore alla situazione estiva di Mantova (4,42 – 6,24 fg/m3) e di Augsburg in Germania (14-15 fg/m3), doppia del valore dell’area urbana di Milano, in estate, (39,75 fg/m3, Fanelli 1997), di gran lunga superiore alle concentrazioni medie annue rilevate nell’aria di Firenze (7,3 – 19,7 fg/m3, Arpa Toscana 1996-2000), addirittura superiore a quella rilevata a Taranto nei dintorni della grande acciaieria Ilva, nel giungo 2007 (38,4 - 67,8 fg/m3 – Arpa Puglia 2007). Al dato di Brescia si deve aggiungere un valore medio di 25 fg/m3 dovuto al contributo di tossicità (TEQ) dei PCB-diossina simili (83+25=118 fg/m3) che contribuisco quindi in modo tutt’altro che trascurabile alla tossicità complessiva (Si noti che a Taranto tale contributo oscilla tra 1,9 e 23,4 fg/m3 – Arpa Puglia 2007).

 

 

 

 

http://www.agoramagazine.it/agora/spip.php?article5622  

La città sotto i riflettori nell’inziativa della Legambiente

La mal’aria a Taranto

Il laminatoio della famiglia Riva sul banco degli imputati domenica 18 gennaio 2009 di Roberto De Giorgi

Mal’aria a Taranto, lenzuola appese nel quartiere più asfissiato della città. Così si presentava oggi, in questa assolata giornata di metà gennaio Taranto nell’avvio dell’ iniziativa della Legambiente. Sullo sfondo la vergogna delle colline ecologiche e dietro i camini dell’acciaieria più grande e discussa d’Europa.Iniziata con la trasmissione di Rai3 di Beppe Rovere " Ambiente Italia " la kermesse della legambiente è continuata con il dibattito scientifico ed una tavola rotonda con le istituzioni.Da 17 anni legambiente produce questa iniziativa mal’aria industriale per mettere in risalto l’inquinamento dell’aria da parte delle industrie. Quest’anno si parte da Taranto ed il motivo è sicuramente dato dal fatto che la giunta Vendola ha prodotto la 28a legge ambientale della Regione Puglia che riguarda proprio il rispetto delle regole europee per la riduzione degli inquinanti a partire dalla diossina.Stefano Ciafani, responsabile scientifico Legambiente, cita i dati del dossier presentato in prima nazionale sulla mal aria industriale. Sui 14 tipi di inquinanti emessi esiste una paradossale classifica e l’Ilva primeggia su 10 tabelle, un successo strabiliante se pensiamo che per l’ossido di azoto primeggia con 29.715 tonnellate rispetto al secondo posto denuto dall Enel di Brindisi con 9.282, per gli ossidi di zolfo l’Ilva si gode il primato a 43.532 mentre al secondo posto c’è la centrale di Monfalcone a 13.791. Formidabile la prestazione nell’inquinamento da anidride carbonica, perchè se il totale è 675.335 tonnellate l’Ilva da sola ne produce 540.614. Così per gli idrocarburi policiclici aromatici, per le emisioni di benzene, cadmio, cromo, mercurio, piombo ed ovviamente quasi tutta la diossina ed i furani.Come dire se c’è un problema di inquinamento in Italia degno di questo nome, questo sta a Taranto e si chiama Ilva. Strano che il ministro dell’ambiente non se sia accorta. Nel corso dell’incontro successivo alla trasmissione, il governatore Vendola ha sciorinato i dati della sua esperienza regionale. La istituzione di 13 parchi regionali, come controtendenza ad un uso dissennato di un territorio preda di alluvioni e che tiene conto della bellezze dei paesaggi, un forte impulso alle energie rinnovabili, dall’eolico al solare. E poi c’è questa legge sulla diossina. " Riva deve risarcire i cittadini di Taranto, per aver tolto a questa città la vita e l’anima" Questo forse il segno più concreto di una politica che vuole avere e dare futuro. E se lo dice uno come Nichi, che ha sempre deriso i palazzi del potere, bisogna credergli.

Commenti (3) >> feed
Legambiente vede solo quello che vuole vedere
scritto da msirca, gennaio 21, 2009

Ovviamente ci si riferisce al fatto che Legambiente non vede l'inquinamento feroce degli inceneritori di ultima gnerazione che oltretutto anche prima di Fonderie e Basi militari (sono più diffusi sul territorio di queste ultime installazioni)sono produttori tra le altre sostanze nocive, di nanoparticelle che sono state appena ufficialmente riconosciute come causa di malattie e di morte (si veda il post in colonna centrale). Quindi se in buona fede sono strabici ma non credo siano in buonafede, credo che conoscano i risultati delle analisi di Brescia che nonostante le "manipolazioni" danno conto appunto di un territorio più inquinato che intorno all'ILLVA di Taranto. Di Taranto ovviamente èpiù che opportuno preoccuparsi, che diamine, e sul serio!

questo era il msg che mi è arrivato che non sono riusciti a postare
scritto da msirca, gennaio 21, 2009

Voi vi attaccate a tutto, La Legambiente è in prima fila per la difesa della natura e dei diritti di tutti, perché non dite niente sulla duiossina degli altiforni? A che cosa vi riferite con informazione monca? Non credo che convenga a nessuno fare figli e figliastri, e termovalorizzatori o inceneritori come preferite li difendono scienziati oltre che politici. Se credete di avere più ragione degli altri dovreste farvi capire e diffondere il vostro messaggio, la Legmbiente lo fa e non credo abbia tutti questi padrini

i media non sono liberi
scritto da Cirano, gennaio 22, 2009

I giornalisti della TV e della carta stampata non sono liberi, i messaggi che diffondono sono quelli che vuole il potere politico e il potere economico.
Questi poteri vogliono costruire inceneritori perchè sono impianti pagati tutti dai cittadini dalle mura al combustibile e poi ancora dalla tassa per il combustibile che si è fornito, cioè i propri "rifiuti"; una immensa fabbrica di guadagni senza alzare un dito e rischiare capitali personali. Quindi Legambiente che spesso (ma le eccezioni ci dicone che esistono, solo che si vedono poco)si presta al servizio di questi poteri, sponsorizza inceneritori e sempre più grandi come quello di Brescia che causa al territorio non certo controllato dalla malavita organizzata (o si?), sfaceli simili e superiori a quello che in una situazione di totale assenza di controlli, ha potuto fare l'ILLVA di Taranto. Legambiente nonostante i sempre più divulgati studi (anche se a fatica di vulgati perchè stampa e TV obbediscono quasi sempre al diktat di non divulgare studi scientifici ma solo propaganda senza documentazione degli sponsor), studi che dimostrano le pericolosità comprovate degli impianti di incenerimento oltre che la loro inutilità o la sostituibilità con impianti a quasi nullo impatto (praticamente solo il traffico per il conferimento dei materiali,)Legambiente è sponsor, anche della soluzione triplicamento dell'inceneritora nella Piana fiorentina, in pratica un'altra ILLVa a Sesto Fiorentino e dintorni. Lo si chiama difesa della natura e dei diritti di tutti? Ogni tanto si veste di verde facendo qualche campagna d'immagine che non scalfisce minimamente le storture del sistema di cattive scelte e non disturbano il manovratore anzi alzano una grande cortina fumogena.

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Ultimo aggiornamento ( domenica 18 gennaio 2009 )
 
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