(Interrogazione di Monica Sgherri a proposito delle gravissime dichiarazioni del presidente di Cispel il quale vive lontano evidentemente e ignora che per esempio Firenze è inadempiente anche rispetto agli obiettivi che il "decreto Ronchi" imponeva al 2003 ndr)
....Nel merito - prosegue Sgherri - inoltre sono affermazioni profondamente sbagliate in quanto – se rischio di emergenza rifiuti vi potrà essere prossimamente a causa del progressivo esaurimento delle discariche – l’unica strada è quella proprio dell’incremento della differenziata e della riduzione della produzione del rifiuto.
Dichiarazione del presidente Cispel Toscana sulla raccolta differenziata dei rifiuti.Interrogazione di Monica Sgherri al Consiglio Regionale Sgherri: "se confermate sono molto gravi. Prefigurano un sabotaggio agli obbiettivi di raccolta differenziata stabiliti dalle norme regionali, nazionali ed europee. Necessaria chiarezza"
Ritengo gravi – se verranno confermate - le dichiarazioni del presidente di Cispel Toscana in quanto, oltre che sbagliate nel merito, si collocano in un alveo di giudizi politici più propri di partiti, sindacati, ecc che di un associazione, tra l’altro che raggruppa aziende pubbliche. Le dichiarazioni infatti rappresentano un grave attacco – con evidente volontà denigratoria - alla legislazione regionale, nazionale ed europea in tema di gestione dei rifiuti, un attacco che fa crescere la preoccupazione di un “sabotaggio” nei fatti al raggiungimento degli obbiettivi previsti dalle medesime norme. Tutto ciò è ancora più grave, ripeto, perché stiamo parlando di aziende pubbliche. E’ necessario quindi che la Regione faccia chiarezza sulla vicenda e richiami tutti – a cominciare da Cispel - gli attori interessati dalla gestione del ciclo dei rifiuti – aziende di servizio pubblico, enti locali, ecc. – al massimo impegno nel raggiungimento degli obbiettivi stabiliti.Cosi Monica Sgherri – capogruppo di Rifondazione Comunista Sinistra Europea in Consiglio Regionale in merito all’interrogazione presentata oggi alla giunta Regionale riguardante appunto le dichiarazioni rilasciate alla stampa dal presidente di Cispel Toscana a margine di un convegno tenuto lo scorso 24 aprile, secondo cui in Toscana “c’è un accanimento ideologico che ci impone di raggiungere il 65% di raccolta differenziata nonostante la difficoltà oggettiva”.Nel merito - prosegue Sgherri - inoltre sono affermazioni profondamente sbagliate in quanto – se rischio di emergenza rifiuti vi potrà essere prossimamente a causa del progressivo esaurimento delle discariche – l’unica strada è quella proprio dell’incremento della differenziata e della riduzione della produzione del rifiuto.
Altre strade come quella della proliferazione degli impianti, a cui sembra alludere il presidente di Cispel, non solo è ambientalmente e sanitariamente impraticabile, ma – visti i tempi di realizzazione – anche del tutto inadeguata a scongiurare temporalmente la suddetta paventata emergenza. Le buone pratiche che invece sono già realtà in molte aree del paese e della Toscana (si pensi ai comuni del consorzio Priula e, in Toscana, a Capannoni e Montespertoli) dimostrano che in pochi mesi si possono raggiungere percentuali di raccolta differenziata del 70-80%. Questa la strada meno costosa, piu salutare e più celere da seguire per evitare emergenze, alla quale le norme richiamano le aziende di gestione dei rifiuti e i comuni. Quale ruolo possono e debbono svolgere in questo scenario le aziende pubbliche ? E’ compatibile questo impegno da mettere in campo con l’indirizzo che esprime Cispel ? Per questo è necessario che la Regione metta in campo ogni azione affinché le norme vigenti siano applicate, da tutti e senza ambiguità.
(vedi l'interrogazione a: "Documenti" Documentazione varia pg. 8)
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