(Montale e il latte di mamma alla dossina: i contorcimenti di ASL e delle altre istituzioni preposte alla tutela della salute dei cittadini sono incredibili...)
... Che la diossina sia cancerogena è un dato di fatto: sappiamo che per i cancerogeni non esiste scientificamente una soglia di sicurezza. Però l’ambiente è già fin troppo inquinato per permetterci di aggiungerne altri che, per la loro persistenza, si accumulano via via sempre di più, anzi dobbiamofare di tutto per ridurre quelli che già ci sono. Questo il significato della convenzione, sottoscritta anche dal nostro paese, ma visibilmente ignorata anche da chi, come l’ASL, dovrebbe proteggere la nostra salute.
Coordinamento Comitati della Piana di Firenze-Prato-Pistoia
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ASL che coraggio, dire che va tutto male e quindi che va tutto bene.!!!Apprendiamo dagli organi di stampa l’ennesimo tentativo di forviare le evidenze che sono sotto gli occhi di tutti.La ASL “certifica” che se Montale è inquinata, anche il resto dell’Italia non sta meglio, perciò ... si può continuare ad ammalarsi di cancro e a morire tranquilli perchè ... siamo in buona compagnia!!Questo è infatti il messaggio che viene passato tramite i media, dicendo alle mamme: è tutto tranquillo, anche le altre mamme di tutta Italia sono inquinate come voi! Dall’impianto esce PCB??.....nessun problema…..perchè non ci sono limiti emissivi !! Dimenticando che i PCB, sono“endocrin disruptor”, classificati tra gli Inquinanti Organici Persistenti, i famigerati POP messi al bando dalla convenzione di Stoccolma, sottoscritta anche dall'Italia, che prevede non solo il blocco della produzione, ma anche l’impegno a ridurne la presenza nell'ambiente.Che la diossina sia cancerogena è un dato di fatto: sappiamo che per i cancerogeni non esiste scientificamente una soglia di sicurezza. Però l’ambiente è già fin troppo inquinato per permetterci di aggiungerne altri che, per la loro persistenza, si accumulano via via sempre di più, anzi dobbiamofare di tutto per ridurre quelli che già ci sono. Questo il significato della convenzione, sottoscritta anche dal nostro paese, ma visibilmente ignorata anche da chi, come l’ASL, dovrebbe proteggere la nostra salute.Si dice che l’inquinamento è ubiquitario a causa dei plessi industriali, ….ma nella zona circostante l’inceneritore non ci sono altre industrie inquinanti, tant’è che la centralina di controllo dell’aria è classificata RURALE/FONDO, quindi senza industrie (eccetto il Termo-cancro-valorizzatore) nellevicinanze,forse vogliono farci credere, che l’inquinamento nella zona ce lo porti il vento da fuori? La cosa più singolare è che all’interno delle “stanze” si assiste a prescrizioni per l’impianto, diffide, ammissioni di colpevolezza, richiesta di parametri più rigidi, poi puntualmente superati e bypassatida pseudo interpretazioni; salvo poi all’esterno, ammettere come riportato dagli organi di stampa, che l’ambiente è comunque contaminato, ma poi dire che in fondo va bene così.!Non solo, si ammette e si scrive su documenti sia da parte di ARPAT che di ASL che la contaminazione riscontrata negli alimenti (i ben noti polli alla diossina) ha origine dal medesimo inquinamento ambientale del latte materno: alleluia! Salvo poi negare con comunicati stampa che ditutto ciò possa essere responsabile l’inceneritore di Montale !!Non sarà che, essendo questo un impianto a capitale pubblico, si cerchi in tutti i modi di “tenerlo in piedi”? (se fosse privato….sarebbe chiuso da un bel pezzo.!!) Non si capisce, altrimenti la posizione contraddittoria di ASL, la quale mette i paletti che poi non vengono rispettati se ne sta zitta zitta, quando vengono trovati inquinanti… si limita a dire che l’inquinamento è dappertutto.Rammentiamo alla ASL, che il suo compito istituzionale è di “”FARE PREVENZIONE PRIMARIA”” prima ancora di curare; forse qualcuno si è dimenticato il giuramento di Ippocrate, come si è dimenticato le richieste di analisi sulle matrici biologiche e sul latte materno avanzateall’indomani del Luglio 2007? Guarda caso invece oggi dopo la denuncia dei Comitati si legge sulla stampa che verranno ripetute come contro verifica, ma se non sono cosi poi necessarie perché mai si sta pensando di ripeterle, oppure si deve trovare, SOLO quello che si deve trovare per poter poiriaffermare che alla fine, va tutto bene così ??Vorremmo ricordare che l’OMS indica per la diossina un limite di assunzione giornaliera per gli adulti pari a 2 picogrammi per chilo di peso corporeo. Figuriamoci per i bambini, dovrebbe essere di meno, non certo di più, quindi per un lattante di 4 kg già 8 picogrammi al giorno sarebbero troppi. Invece, con i valori trovati a Montale che ci dicono essere nella media, ne assume circa 400, ossia 50 volte tanto. !!Noi diciamo invece che c’è poco da star tranquilli ... ed i primi ad essere preoccupati dovrebbero essere proprio i medici delle ASL responsabili della PREVENZIONE PRIMARIA sia per legge che per mandato. Non per nulla, i tumori nell’infanzia sono in costante crescita e l’Italia detiene il tristeprimato europeo di una crescita quasi doppia rispetto agli altri paesi.Su questi temi la ASL dovrebbe invece guardarsi dentro e fare una bella meditata riflessione.!!
Perciò sulla base di queste evidenze chiediamo immediatamente la chiusura dell’impianto ed informiamo di aver dato mandato ai nostri legali di verificare nei confronti dei responsabili se sia ravvisabile il reato di lesioni personali aggravate.
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