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Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

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Inceneritori: il 24% delle patologie ha causa ambientale PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
giovedì 25 febbraio 2010
ISDE FIRENZE - MEDICI PER L'AMBIENTE

Comunicato stampa

Inceneritori: il 24% delle patologie ha causa ambientale

Il 24% delle patologie ha una causa ambientale. A difondere il dato è stato ieri a Firenze il prof. Antonio Faggioli, libero docente di Igiene all'Università degli studi di Bologna, nel corso della presentazione del libro “Gestione dei rifiuti e rischi per la salute” dell'ISDE (Associazione medici per l'ambiente).

ISDE FIRENZE - MEDICI PER L'AMBIENTE


Comunicato stampa

Inceneritori: il 24% delle patologie ha causa ambientale

Il 24% delle patologie ha una causa ambientale. A difondere il dato è stato ieri a Firenze il prof. Antonio Faggioli, libero docente di Igiene all'Università degli studi di Bologna, nel corso della presentazione del libro “Gestione dei rifiuti e rischi per la salute” dell'ISDE (Associazione medici per l'ambiente).

I medici convenuti hanno portato dati interessanti e aggiornati sullo stato dell’arte della relazione ambiente e salute, sottolineando ancora una volta l'importanza della prevenzione primaria, del principio di precauzione e l'insostenibilità e dannosità della scelta inceneritoristica per la salute e per l'ambiente, dal momento che si hanno da subito a disposizione pratiche virtuose che risolvono il problema rifiuti e creano pure occupazione, senza nuocere. Un dato che deve far riflettere l’intera classe medica, troppo spesso distratta e presa da altri campi della ricerca ed ha ammonito a non perseguire la scelta inceneritoristica, in netto contrasto con le direttive europee.

Il prof. Massimo Gulisano,ordinario di anatomia all'Università di Firenze, ha illustrato la patogenicità, ormai acclarata dell'inquinamento atmosferico e delle combustioni in particolare, evidenziando lo stretto legame esistente fra metaplasia cellulare ed esposizione agli agenti inquinanti. La dr. Patrizia Gentilini, oncologo ed ematologo, ha sottolineato, rifacendosi ad una ampia casistica, che incenerire i rifiuti è dannoso non solo per le popolazioni direttamente esposte, ma per l'intera ecosfera e sopratutto per le generazioni future ed ha relazionato sull'emergenza sanitaria che si sta vivendo da anni a Montale (Pt) causa il mal funzionamento del locale inceneritore.

Il dr. Saverio Caini, epidemiologo ISPO Firenze, ha fatto una rassegna degli studi epidemiologici che mettono in chiara evidenza la patogenicità dei “vecchi” inceneritori ed ha sostenuto che non si può certo aspettare la conta dei morti dei “nuovi” inceneritori, ma agire da subito verso pratiche che eliminino l'incenerimento e la discarica.
Visto l'interesse suscitato il convegno sarà riportato a breve, questa volta in ambiente pubblico, per una corretta informazione sanitaria, uno degli scopi dell'ISDE, ha aggiunto il presidente dell'ISDE fiorentina, il dr. Massimo Generoso.
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Comunicato Stampa perUnaltracittà -Gruppo Consiliare Comune di Firenze
scritto da msirca, marzo 03, 2010

perUnaltracittà - Gruppo Consiliare Comune di Firenze

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Comunicato stampa

Impietosa analisi sui Fondi FESR 2007-2010. Colpita la retorica ambientalista del governo regionale
Green economy, Regione Toscana penultima in Italia per investimenti ambientali
Si investe solo lo 0,90% delle risorse, contro il 9,93% della Puglia. Intanto decine di persone continuano a morire per le polveri fini


Rimaniamo basiti ed esterrefatti nell'apprendere che la Regione Toscana si posiziona al 18° posto (su 20) nella classifica degli investimenti in innovazione ambientale redatta dalla Campagna Sbilanciamoci dopo aver analizzato i Piani Operativi Regionali FESR 2007-2010 approvati dalla Commissione Europea.

La Toscana sostiene solo con lo 0,90% del POR (Piano Operativo Regionale) la promozione di prodotti e processi rispettosi dell'ambiente verso le piccole e medie imprese, contro, per esempio, il 9,93% della Puglia e dietro a Regioni come la Calabria (1,55) e la Basilicata (1,20%). Investimenti pubblici di questo tipo, in presenza di una crisi epocale come l’attuale, favorirebbero anche lo sviluppo di nuovi settori e, quindi, nuove opportunità di investimento e creazione di posti di lavoro. Anche per questo perUnaltracittà è indignata. Non solo la Regione Toscana investe poco in innovazione ambientale, ma lo fa anche in un momento in cui l'innovazione è l'unica leva di sostegno ad un'economia malata come l'attuale.

L'analisi di Sbilanciamoci è precisa e puntuale, e ha il merito di mettere a nudo la retorica dello "sviluppo sostenibile" così cara alla maggioranza politica di centrosinistra che ha sostenuto le politiche di Claudio Martini e ora sostiene Enrico Rossi. Convegni, siti internet, dichiarazioni eclatanti sull'abbattimento delle emissioni inquinanti in Toscana sono contraddetti da una realtà impietosa, che mette nero su bianco, quanto il governo regionale creda poco nella sviluppo della green economy.

Alla luce di questa ricerca non sorprendono le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi al Nuovo Corriere dal dirigente regionale delle politiche ambientali, che interrogato sull'efficacia dei piani antismog della Regione Toscana appena varati, confermava la loro inefficacia facendo capire che sarebbero rimasti solo sulla carta.

Tutto ciò avviene mentre continua il processo sulle polveri fini che vede imputati Caludio Martini, Leonardo Domenici e altri amministratori toscani. Processo che è giusto ricordare si è aperto con una perizia del professor Annibale Biggeri che afferma: «Ogni anno, dal 2003 al 2006, sono morte a Firenze e nell’hinterland 25 persone per malattie legate all’inquinamento atmosferico. Altri 347 decessi sono prevedibili, a lungo termine, per malattie cardiovascolari, cerebrovascolari, tumori al polmone o dovute a insufficienza respiratoria».



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