"La mafia è con noi"
Scritto da msirca   
giovedì 18 novembre 2010
Le vicende legate al progetto dell’ENEL sulla Centrale del Mercure si vanno sempre più connotando di inquietanti particolari ed episodi. Tale è l’aggressione, a Ulderico Pesce, riportata dalla stampa, in occasione della diretta televisiva di RAI3 Calabria “Buongiorno Regione”. Aggressione a base di sputi, minacce verbali e gravissime affermazioni, da parte di figuri  “sensibili” alle tesi dell’ENEL

COMUNICATO STAMPA

Le vicende legate al progetto dell’ENEL sulla Centrale del Mercure si vanno sempre più connotando di inquietanti particolari ed episodi. Tale è l’aggressione, a Ulderico Pesce, riportata dalla stampa, in occasione della diretta televisiva di RAI3 Calabria “Buongiorno Regione”. Aggressione a base di sputi, minacce verbali e gravissime affermazioni, da parte di figuri  “sensibili” alle tesi dell’ENEL. Al noto attore e autore lucano, di cui è ben conosciuto l’impegno sociale, si rimproveravano, evidentemente, le prese di posizione e le iniziative a tutela del territorio e delle popolazioni del Mercure. Ma affermazioni del tipo: “la mafia è con noi”, introducono un elemento di fortissima preoccupazione non solo per l’incolumità personale di chi democraticamente e pacificamente si oppone al progetto dell’Enel, ma anche sull’agibilità democratica della vertenza e sul futuro stesso del territorio. Che la delinquenza organizzata sia a sostegno delle ragioni di chi vuole la riapertura della Centrale, come in pratica è stato affermato, è fatto di sconvolgente gravità. Mai, fino ad ora, si era giunti a tanto, pur se atteggiamenti intimidatori e aggressivi, nei confronti di rappresentanti dei movimenti contrari alla riapertura della Centrale e delle Istituzioni, già si erano verificati, pur essi, a suo tempo, puntualmente denunciati alle Autorità competenti.

Questa deriva non può essere ulteriormente accettata. C’è la necessità di una risposta immediata, chiara e ferma delle Istituzioni democratiche, delle Forze politiche e sindacali, delle Forze dell’Ordine, per isolare e sconfiggere la violenza e l’intimidazione, da sempre strumenti, oggi verbali, domani chissà, per la malavita organizzata, vero cancro della nostra Regione. Enel, da parte sua, condanni immediatamente e senza infingimenti detti accadimenti da cui la presa di distanza non può che essere netta e, soprattutto, definitiva. L’allarme che oggi lanciamo sia anche a futura memoria, perché nessuno, domani, possa dire “io non ne ero al corrente”.

17 novembre 2010 

Forum “Stefano Gioia”

delle Associazioni e Comitati calabresi e lucani

per la tutela della legalità e del territorio 

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