Inceneritore di Montale (PT): solo punti di vista?
Scritto da msirca   
giovedì 17 febbraio 2011

(L'inceneritore di Montale va chiuso, come tutti gli inceneritori in funzione, questa è l'unica scelta salutare! ndr) 

IL PROBLEMA DELL'INCENERITORE NON E' IL RADDOPPIO, MA LA SUA  ESISTENZA  

Destano preoccupazione le dichiarazioni fatte alla stampa da alcune associazioni e comitati che, da molto tempo silenziosi, si “svegliano” adesso per chiedere un incontro all'assessore all'ambiente della Provincia Fragai...

IL PROBLEMA DELL'INCENERITORE NON E' IL RADDOPPIO, MA LA SUA  ESISTENZA  

Destano preoccupazione le dichiarazioni fatte alla stampa da alcune associazioni e comitati che, da molto tempo silenziosi, si “svegliano” adesso per chiedere un incontro all'assessore all'ambiente della Provincia Fragai, anticipando che parleranno delle raccolte differenziate che non vengono fatte e del raddoppio dell'inceneritore di Montale che vorrebbero sospendere.

A parte il fatto che del raddoppio dell'impianto, oramai, vista la pesantissima contaminazione dell'area che si protrae da tempo, si debba  rapidamente andare verso una chiusura definitiva dell'inceneritore sia per la conclamata tossicità che per la drammatica situazione in cui versa il bilancio del CIS . e di conseguenza le amministrazioni proprietarie.

  

I Comitati  del territorio pistoiese  e   pratese, le Liste Civiche di Agliana e di Montale da tempo denunciano la situazione  e chiedono azioni efficaci e, da circa venti giorni, hanno richiesto chiarimenti per le evidenti disfunzionalità dell’ inceneritore, senza ricevere alcuna risposta.  Ne emerge un comportamento  irresponsabile  in risposta alle istanze dei cittadini, esposti agli effetti dannosi delle ricadute  di inquinanti tossici.

La situazione  attuale è quindi  drammatica, anche solo considerando la negligenza delle Autorità  all’ottemperanza delle procedure imposte dalla stessa Provincia e questo non vale solo per i microinquinanti organici interessando - con medesima incredibile gravità - la presenza di alti valori di particolato fine nell’aria respirata dai cittadini di Montale, Agliana, Quarrata e Montemurlo, esposti da mesi a tale dannosa  condizione.

 

Per questo ribadiamo che in questa  situazione  l’ unica saggia e realistica strada da percorrere è la CHIUSURA DELL’ IMPIANTO DI INCENERIMENTO di MONTALE. e non certo le tiepide richieste formulate dalle associazioni locali - Legambiente, WWF Pistoia, Rete Rifiuti WWF,  “No inceneritore del Calice” e “Qualità della vita di Ponte dei Bini” - di  rinunciare all’ ampliamento dell’ inceneritore,  che rischiano di apparire, in questo contesto, più come un salvagente per le amministrazioni locali che come una reale proposta di  inversione di rotta rispetto all'attuale  gestione dei rifiuti, che si incentra unicamente in quel tossico imbroglio sanitario, ambientale ed economico che è l’ inceneritore di Montale.

 

Per questo chiediamo:

-        all'assessore Fragai di essere anche noi convocati a tutti gli incontri sulle problematiche inerenti la gestione dei rifiuti e  l'inceneritore di Montale, che l'amministrazione provinciale riterrà opportuno fare con le associazioni ambientaliste, i comitati e le categorie economiche;

-        Al Sindaco di Montale che per competenza territoriale ne ha facoltà,  di chiudere in tempi rapidi e certi l'inceneritore di rifiuti che così gravi danni arreca al territorio e alla salute dei cittadini.

 

Comitato per la Chiusura dell’Inceneritore di Montale

 

Cittadini Uniti Montemurlesi

Commenti
ancora in attesa...
scritto da bolina, febbraio 20, 2011

DIOSSINE, POLVERI, METALLI PESANTI ...L'INCENERITORE DEVE CHIUDERE

la verità viene a galla:

prima ARPAT ha ammesso che l'inceneritore di Montale è in larga parte IL RESPONSABILE della contaminazione da diossine e PCB riscontrata in tutta l'area di ricaduta (in particolare nei cibi: polli, uova, manzo, pesce gatto, ecc e nell'acqua ) adesso la ASL afferma che c'è un rapporto diretto fra l'inceneritore e il continuo superamento delle polveri (PM10) registrato DA ANNI dalla Centralina di Montale (posta in area rurale, ma ad 800 metri dall'inceneritore e da sempre la peggiore di tutta la Toscana) e che non è sbagliato SPEGNERE L'INCENERITORE nei periodi in cui si superano i livelli di PM10.

E come se non bastasse si viene a sapere (come sempre con incredibile ritardo) e grazie solo alla Dott.ssa Patrizia Gentilini, che a dicembre - ancora una volta - l'inceneritore ha superato il limite autorizzativo di emissione delle diossine previsto dall'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) rilasciata dalla Provincia. L'AIA prevede, per una circostanza del genere una immediata comunicazione, il fermo ed una manutenzione straordinaria.

Questo non ci risulta sia stato fatto.

IL SINDACO DI MONTALE HA DICHIARATO DI ESSERE PRONTO A CHIUDERE L'INCENERITORE

Spett.le Sindaco, restiamo in attesa di poterla ringraziare per la chiusura delll'inceneritore quando dalle parole vorrà passare ai fatti.

Adriana Pagliai

Coordinamento dei Comitati per la salute della Piana




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