Inceneritore di Montale (PT): Comitati in Regione
Scritto da Redazione   
sabato 15 ottobre 2011
...I dati che sono emersi nei vari anni, rilevati da Asl e Arpat (e quindi dalle istituzioni), tutti puntualmente raccolti dai comitati, hanno gettato non poco scompiglio nel consesso dei consiglieri. Essi parlano di presenze d’inquinanti sicuramente cancerogeni (diossine e Pcb) nelle acque, nel latte materno, nei pesci e negli animali d’allevamento...

http://quarratanews.blogspot.com/2011/10/inceneritore-audizione-dei-comitati-in.html 

MONTALE-PIANA. Grande successo del Comitato per la Chiusura dell’Inceneritore di Montale nella seduta congiunta delle Commissioni Ambiente e Salute: la relazione di Adriana Pagliai del Coordinamento Comitati della Piana, e di Giovanni Malatesta, tecnico del Comitato per la chiusura dell’inceneritore di Montale, ha squarciato il velo della ignoranza generalizzata, facendo venire a galla l’emergenza sanitaria in atto nella piana e più volte proclamata dai Comitati.Il portavoce Romiti, ha concluso il suo intervento con un appello ai consiglieri, richiamando la tragedia dell’amianto che ha duramente colpito Pistoia: «Consiglieri, non permettete il verificarsi di una nuova pandemia, fermateli voi!».I dati che sono emersi nei vari anni, rilevati da Asl e Arpat (e quindi dalle istituzioni), tutti puntualmente raccolti dai comitati, hanno gettato non poco scompiglio nel consesso dei consiglieri. Essi parlano di presenze d’inquinanti sicuramente cancerogeni (diossine e Pcb) nelle acque, nel latte materno, nei pesci e negli animali d’allevamento, oltre ad un impatto sul Pm10, ovvero le polveri sottili, praticamente ignorato dalle autorità sanitarie, nonostante la chiara e corretta individuazione della primaria fonte, così come emerge dei documenti della relazione Patos e della Asl3.Il Presidente Remaschi, viste la pesanti e imbarazzanti accuse dei Comitati, ha chiesto di sospendere l’interessante audizione per rinnovare una seconda occasione, impedendo di fatto di ascoltare la relazione di Fabrizio Bertini riguardante il piano di Ato e la Direttiva Europea.Questo organismo sovranazionale invita ad abbandonare gli inceneritori, attuando altre azioni come il riutilizzo di materia, attraverso il recupero di energia, e sviluppando impianti a freddo a combustione zero.I consiglieri di tutti gli schieramenti erano attenti e colpiti da quanto stavano ascoltando e hanno registrato positivamente l’impegno del Presidente ad acquisire il materiale dei Comitati e di riproporre in tempi brevi la convocazione degli stessi in un confronto necessario e urgente con le autorità preposte ai controlli e alla tutela della salute pubblica, a partire da Asl e Arpat.Questa relazione ha fatto coppia con quella recente svolta in Commissione ambiente a Pistoia, nella quale sono state denunciate le diffuse incongruenze deducibili dai documenti degli organi di controllo, che dimostrano chiaramente come il modello inceneritorista della gestione dei rifiuti è costoso, obsoleto e pericoloso.Quanti cittadini dobbiamo sacrificare sulla pira della dimostrata negligenza delle amministrazioni inceneritoriste? [Fonte: comitati antinceneritoristi]

Commenti
Comunicato di Romanelli e Sgherri
scritto da Redazione, ottobre 15, 2011

From: Romanelli Mauro
To: Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo
Sent: Thursday, October 13, 2011 3:52 PM
Subject: Inceneritore Montale, audizione nelle Commissioni congiunte Ambiente e Salute. Romanelli e Sgherri: “I dati sono chiaramente allarmanti e ci parlano di un modello di gestione ormai non più sostenibile”.
COMUNICATO STAMPA

Inceneritore Montale, audizione nelle Commissioni congiunte Ambiente e Salute. Romanelli e Sgherri: “I dati sono chiaramente allarmanti e ci parlano di un modello di gestione ormai non più sostenibile”.
Stamani durante la seduta congiunta delle Commissioni Ambiente e Salute è stata udita la relazione dei comitati per la chiusura dell’inceneritore di Montale. Relazionavano Adriana Pagliai del Coordinamento Comitati della Piana e Giovanni Malatesta, tecnico del Comitato per la chiusura dell'inceneritore di Montale.

“I dati che sono emersi nei vari anni, rilevati da ASL e Arpat, quindi da Istituzioni ufficiali, e puntualmente raccolti dai comitati, ci parlano di presenze d’inquinanti sicuramente cancerogeni (diossine e PCB) nelle acque, nel latte materno, nei pesci e negli animali d’allevamento, oltre ad un impatto sul PM10, ovvero le polveri sottili, che va a sommarsi a quello prodotto dal traffico” - dichiarano i Consiglieri Regionali del Gruppo Federazuione della Sinistra-Verdi Mauro Romanelli e Monica Sgherri.

“Ci rammarichiamo che non ci sia stato tempo di ascoltare anche la relazione dell’Arch. Fabrizio Bertini riguardante il piano di ATO e la Direttiva Europea, che invita ad abbandonare gli inceneritori, attuando altre azioni come il riutilizzo di materia, attraverso il recupero di energia, e sviluppando impianti a freddo a combustione zero". "In ogni caso ci è parso che i colleghi di tutti gli schieramenti fossero molto attenti e colpiti da quanto stavano ascoltando, e registriamo positivamente l’impegno del Presidente Remaschi ad acquisire il materiale dei Comitati e a riproporre in tempi brevi la convocazione degli stessi in un confronto necessario e urgente con le Autorità preposte ai controlli e alla tutela della salute pubblica, a partire da Asl e Arpat.”
“Certamente questa relazione ci conferma in una convinzione per noi storicamente radicata: il modello inceneritorista della gestione dei rifiuti è costoso, obsoleto e pericoloso”.
“Recentemente la Provincia di Lucca, su proposta della Sinistra, con il voto all’unanimità di tutti i gruppi politici, ha approvato una mozione per chiudere gli inceneritori esistenti, da tempo al centro d’inchieste con rilevanza penale e allarmi sanitari e ambientali, dichiarando di voler abbracciare l’obiettivo Rifiuti Zero: un obiettivo possibile, da noi più volte richiesto, che fa risparmiare i cittadini e le Amministrazioni e che crea un indotto di posti di lavoro qualificati, che possono essere una risposta avanzata alla crisi in atto” - concludono Romanelli e Sgherri



qualche "imprecisione"
scritto da bolina, ottobre 16, 2011

(putualizzazione di Fabrizio Bertini)
come si capisce dalla nota dell' ufficio stampa di Romanelli, non c'è stato tempo per il mio intervento. mentre eravamo sul treno del ritorno, dalla segreteria di Romanelli hanno telefonato ad adriana pagliai per avere dichiarazioni degli intervenuti. adriana mi ha successivammente passato il telefono per dire due cose anch'io e NON posso aver detto quello che viene riportato: "attuando altre azioni come il riutilizzo di materia, attraverso il recupero di energia, e sviluppando impianti a freddo a combustione zero" IL RECUPERO DI MATERIA ATTRAVERSO IL RECUPERO DI ENERGIA!!!! Infatti ho detto altre cose, come scritto nei materiali ATO centro.

questa la dice lunga sulla necessità di aprire varchi e informare popolazioni e "addetti" ai lavori.

in ogni caso stamattina è stata denunciata l'abnorme situazione gestionale e i devastanti effetti sanitari e ambientali dell' inceneritore di montale, ma NON C'E' STATA LA POSSIBILITA' di parlare delle violazioni della Direttiva Europea 2008/98, delle incongruenze delle bozze di Piano regionale e di piano interprovinciale ato toscana centro e neppure delle nostre alternative di sistema e legate ai flussi di rifiuti e alle quantità. naturalmente a combustione zero.








il pallottoliere
scritto da msirca, ottobre 16, 2011

ovvia..., abbiamo ripreso a scrivere dopo le ferie! per rimanere sull'argomento devo rammentare che è risaputo non sappiano fare 2 2... magari qualcuno è rimasto impressionato davvero, magari altri nemmeno avevano mai sentito parlare di inceneritore occupati come sono in altre faccende (e se anche il Romanelli piglia fischi per fiaschi, ammesso che il sia quello il testo uscito dalla sua penna, davvero l'informazione corretta continua a essere il problema principale!), comunque non ci si allarghi il cuore, non sono teste pensanti..


busy
Ultimo aggiornamento ( domenica 16 ottobre 2011 )