Replica a Andrea Barducci, Presidente della Provincia FI
Scritto da Redazione   
mercoledì 29 febbraio 2012

Le dichiarazioni di Andrea Barducci  Presidente  della Provincia (Metropoli 24 febbraio) richiedono una breve replica.

La prima considerazione è che la realizzazione dell’inceneritore a Case Passerini, che lui  fortissimamente vuole,  non è sottoposta alla sua volontà, ma a quella delle leggi della Repubblica e dell’Unione europea.....

Le dichiarazioni di Andrea Barducci  Presidente  della Provincia (Metropoli 24 febbraio) richiedono una breve replica.

La prima considerazione è che la realizzazione dell’inceneritore a Case Passerini, che lui  fortissimamente vuole,  non è sottoposta alla sua volontà, ma a quella delle leggi della Repubblica e dell’Unione europea. E’ la Valutazione di impatto ambientale (VIA)  e - diciamo noi anche  il nuovo piano interprovinciale dei rifiuti -   che dovrà dire  se il progetto è o non è compatibile con l’ambiente della piana e con la salute dei suoi abitanti; se esso ha o non ha alternative; che il presidente Barducci  anticipi  già l’esito  positivo delle VIA   deve preoccuparci  tutti perché induce a temere  un  clima da esito precostituito,  a prescindere dal merito delle questioni che sono gravi e complesse. Da lui dunque ci aspettiamo  meno animosità decisionista, più senso del suo ruolo istituzionale  e soprattutto rispetto  delle regole.

 Intanto consigliamo al Presidente  di rileggere  la valutazione di impatto sanitario del 2006. Essa dice che diossina e cadmio  aumenterebbero “notevolmente“ nella piana a causa dell’inceneritore. E questo senza che la Giunta Provinciale, all’epoca ,  abbia ritenuto  di prendere in considerazione le  polveri ultrafini (cd nanopolveri) ma anzi dichiarando che la procedura per l’approvazione  dell’inceneritore nel piano dei rifiuti,  era “perfetta”.

 Non sorprende che  il Presidente dica che il  piano  dei Comitati  non gli sia comprensibile. Per chi confonde l’impianto attuale di Case Passerini con un impianto di Trattamento meccanico biologico (TMB) e prende ad esempio un inceneritore del 1964 (!)  non potevamo pretendere di più. Tuttavia  siamo pronti a  chiarirgli il contenuto  del nostro piano in un incontro pubblico  (incontro  che vivamente auspichiamo)  dove gli potremo  dimostrare, insieme alla sua immediata fattibilità, anche  in fatto che il nostro piano, a differenza del suo,  è conforme alle regole stabilite dall’ Unione europea e che, a differenza del suo, è  portatore di  interessi generali.

 E’ invece stupefacente che Barducci invochi l’inceneritore come alternativo alle discariche. Dovrà in  questo caso ripassare la lettura del  piano industriale di ATO 6 che prevede da parte dell’inceneritore di  Case Passerini  la “produzione” di oltre 35mila tonnellate l’anno di scorie pericolose che avranno bisogno di una  discarica, costosa e pericolosa.

 E ci dica infine perché mai dovremmo accettare un progetto che, se attuato,  pescherebbe nelle tasche dei cittadini  almeno tre volte di più di   un impianto a freddo che ormai,  non solo i comitati, ma  anche le amministrazioni più responsabili, ritengono valida alternativa all’incenerimento.

Il coordinamento dei comitati della  piana  FI-PO- PT

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