I nostri rischi e terremoti quotidiani... |
Scritto da msirca | |
venerd́ 26 ottobre 2012 | |
[I rischi che quotidianamente ci fanno correre a partire da questi in oggetto, più macroscopici e evidenti ("per fortuna" meno frequenti rispetto agli altri dovuti alle scelte deliberate e quotidiane di amministratori scellerati) per finire a quelli che qualsiasi organismo di tutela un minimo attento all'interesse e alla salute dei cittadini dovrebbe stoppare..]
Sentenza Grandi Rischi: un'interpretazione dolosamente
distorta
In questi giorni i media nazionali stanno mettendo in atto una vergognosa
operazione mediatica, diffondendo una interpretazione completamente distorta
della sentenza e del processo stesso alla Commissione Grandi Rischi.
Secondo gran parte dei mezzi di informazione - che seguono pedissequamente
la tesi espressa anche dai vertici della Protezione Civile - gli imputati
sarebbero stati condannati per non aver previsto il terremoto. Si tenta così di
ribaltare il senso stesso del processo che non tratta affatto della capacità di
previsione della scienza, ma che, lo ricordiamo per chi parla senza sapere, è
basato sul fatto che i membri della Commissione hanno rassicurato la
popolazione.
E’ vergognoso constatare come attraverso questa operazione mediatica si
stia tentando di raccontare l'ennesima bugia, in Italia e all’estero (dopo, per
esempio, la favola del "miracolo aquilano"), arrivando alla follia di sostenere
che adesso la Protezione Civile non potrà più lavorare liberamente, come afferma
senza pudore in comunicato del Dipartimento stesso.
Al presidente dimissionario della grandi rischi Maiani che ha affermato che
“non c'è nessuna indagine su chi ha costruito in maniera non adeguata”, vorremmo
ricordare che pochi giorni prima della sentenza di lunedì era arrivata la
condanna per l’Ing. De Angelis, giudicato responsabile per il crollo della
palazzina in via generale Rossi, dove lui viveva, e dove ha perso la vita anche
sua figlia.
E’ triste inoltre che anche la politica debba esprimere giudizi di merito
anche su questo, smascherando ancora una volta come dietro a degli incarichi
tecnici, si cerchi di utilizzare arbitrariamente un potere tutto politico, come
ha fatto e continua a fare il Capo della Protezione Civile (ed ex prefetto de
L’Aquila) Gabrielli.
I membri della Commissione Grandi Rischi avrebbero dovuto dimettersi il 31
marzo 2009, quando piegarono il proprio operato ed il proprio giudizio
scientifico al potere del Governo e del Capo della Protezione Civile Bertolaso,
prestandosi all'intercettata “operazione mediatica” tesa a tranquillizzare i
cittadini del cratere.
Abbiamo vissuto sulla nostra pelle quale sia l'enorme potere che passa
trasversalmente attraverso il Dipartimento della Protezione Civile.
Un potere capace anche di modificare a proprio interesse l’oggettività dei
fatti attraverso i media. Ma questa volta si è davvero passato il segno. La
coraggiosa sentenza del giudice stabilisce evidentemente una verità non in
sintonia con questo potere a cui da subito come 3e32 ci siamo opposti nel
quotidiano del nostro territorio.
La sentenza apre finalmente una breccia di civiltà e riscatto nella cappa
di ingiustizie e disagio in cui questa città sembra rimanere ancora come
paralizzata.
Una breccia importante da cui può finalmente iniziare quel difficile
processo di elaborazione collettiva di quanto realmente accaduto a partire dal
terremoto. Un'elaborazione scomoda, finora impedita a tutti i costi e che però è
l'unica cosa che può salvarci dal baratro.
La strada da percorrere ce la stanno mostrando prima di tutto la dignità
vera, il coraggio e la tenacia dimostrate dai parenti delle vittime che in
questi anni hanno continuato a battersi nel silenzio di gran parte della città e
contro ogni manipolazione.
L'Aquila www.3e32.com www.mediacrewcasematte.org 0862/204406 Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo Commenti |