I nani e il gigante: cronaca del Consiglio Comunale a Greve
Scritto da Giacomo   
giovedì 19 ottobre 2006

100px-greve_in_chianti-stemmaMercoledì 18 ottobre, Greve in Chianti, provincia di Firenze. Il consiglio comunale è convocato in seduta straordinaria per discutere e votare una mozione sottoscritta da 250 cittadini contro la costruzione di un inceneritore di rifiuti nel bel mezzo del Chianti. Il Chianti, un territorio famoso in tutto il mondo per le sue colline, i suoi vigneti, i suoi ulivi.

Un territorio che gli amministratori locali hanno deciso bene di devastare con un colosso che brucia la nostra spazzatura diffondendola nell'aria.

La nasconde ai nostri occhi, per farla rientrare dal naso. E poi giù, nel sangue, nei polmoni. Per sempre, impossibile da espellere. Mi siedo nella parte della sala consiliare riservata al pubblico. Dietro di me uno striscione recita "No all'inceneritore".
Da un lato, il simbolo di Rifondazione comunista. Al centro della sala, il dottor Stefano Montanari, ormai celebre in tutta Italia e non solo per le sue ricerche scientifiche sugli effetti delle nanopolveri sulla salute umana, controlla che il suo portatile funzioni. Arrivano gli assessori, i consiglieri, il sindaco. 

Hanno un'aria un po' strana, sospesa tra la preoccupazione per una seduta a cui partecipano troppi cittadini e un famoso scienziato, e l'arroganza tipica di chi sa di gestire un potere ed è abituato a farlo senza tante preoccupazioni per chi l'ha votato.

Lo striscione dà fastidio. Deve essere rimosso. Disturba la seduta del consiglio. Ma come? Una manifestazione di dissenso, di libero pensiero, non è ammessa nella "casa dei cittadini"? Il presidente del consiglio comunale minaccia di non svolgere la seduta del consiglio.

Si va allo scontro. Dopo 45 minuti i vigili urbani staccano lo striscione tra lo stupore generale.

O meglio, tra lo stupore dei cittadini. I consiglieri non fiatano. Si comincia bene, ottima prova di democrazia. La seduta finalmente ha inizio.

La parola va a Francesco Fiumi, assessore per qualche mese per Rifondazione Comunista, che si è dimesso per evidenti divergenze con la giunta ormai due anni fa proprio su questioni ambientali. Rappresenta i firmatari della mozione, e rivendica il diritto di dissentire e di manifestare il dissenso anche con uno striscione. Poi lascia il suo tempo a disposizione di Montanari, dopo aver ringraziato le organizzazioni e i cittadini che hanno sostenuto questa battaglia.

Montanari inizia la sua relazione. Si abbassano le luci, per consentire di vedere meglio le slide dell'esperto.

È una raffica di dati, di evidenze scientifiche sulla estrema pericolosità delle polveri fini e finissime. Mostra immagini di cellule contaminate da tutti gli elementi della tavola periodica. Spiega che più sono piccole le particelle, più fanno danni irreversibili agli organi, ai tessuti, alle cellule, al cromosoma, ai feti.
Sono immagini e parole durissime, colpi diretti al cuore e alla testa.
Dimostra che l'incenerimento dei rifiuti non solo non è una soluzione, ma anzi peggiora il problema.
Bruciare una tonnellata di spazzatura significa produrre due tonnellate di fumi inquinanti, acqua contaminata, residui da smaltire.

Mette i nostri amministratori di fronte alla drammatica responsabilità di una scelta che inevitabilmente provocherà nella popolazione tumori, leucemie, malformazioni genetiche. Mostra per mezzo secondo immagini terribili di feti malformati.

Alcuni assessori e consiglieri si parano gli occhi per non vedere. Ed è una metafora perfetta della politica di casa nostra.

Lo scienziato modenese parla per più di mezz'ora, nel silenzio generale. Sembra un gigante.

Fa presente che i produttori di olio di oliva della zona non potranno più venderlo. A meno di etichettarlo "Olio di ossina".
Le diossine, infatti, si legano particolarmente bene ai grassi e le olive, si sa, sono un concentrato di grassi.
Denuncia l'assurdità tutta italiana del finanziamento degli inceneritori attraverso la quota di bolletta energetica dedicata alle fonti rinnovabili. E assimilate.

La solita aggiunta di una parola che provoca danni devastanti. I rifiuti come energia rinnovabile. Una follia tollerata solo nel nostro Paese, che di fatto sottrae risorse alle vere energie rinnovabili, come il sole, il vento, l'acqua, le biomasse.

Montanari ha concluso, si riaccendono le luci. Le facce dei cittadini accorsi ad ascoltarlo sono pietrificate, stentano a credere che a 6 km da lì i loro rappresentanti vogliano davvero far costruire un tale mostro ambientale.

Sperano, forse, in un risveglio delle coscienze, in una ribellione dell' etica alle logiche della politica. Li hanno messi lì, a rappresentare i loro interessi e si aspettano che lo facciano davvero, fino in fondo. Ma loro sembrano diventati tutti piccoli piccoli. Sembrano dei nani.

Chissà, sarà la prospettiva con lo scienziato. Il presidente del consiglio comunale, medico, palesa un certo imbarazzo nella gestione della discussione.

Con un certo affanno passa la parola all'assessore all'ambiente, Andrea Salvadori, giovane emergente dei diessini grevigiani.

"Vedrai che adesso chiede di riflettere su quanto detto da Montanari". È un sussurro tra la gente, la speranza che sia servito a qualcosa.

Salvadori parte sparato. Dobbiamo fare la nostra parte. Non possiamo caricare i nostri rifiuti su un treno e portarli all'estero. L'inceneritore è una necessità. Dolorosa, ma una necessità. Non ci sono alternative, e comunque questa è la strada scelta, non possiamo certo tornare indietro. La gestione dei rifiuti e dell'area di Testi è stata fin qui fallimentare, lo sappiamo.

Ma è acqua passata, ora si va avanti. "Sbagliare è umano, perseverare è diabolico".
E non è neanche una scelta dettata da interessi economici. Con gli inceneritori non si fanno i soldi.

Montanari si volta verso il pubblico, con uno sguardo stupefatto. Aveva appena finito di ricordare l'utile dell'inceneritore di Brescia: più di 200 milioni di euro.

L'assessore denuncia lo sciacallaggio politico ("Ecco, è arrivata l'autocritica, te l'avevo detto!") di alcuni partiti politici che approfittano della situazione per proporre aziende amiche che risolvono tutti i problemi. Sono i Verdi. "Ma loro che hanno fatto finora? L'inceneritore non lo gestisce la Safi? Nel consiglio di amministrazione della Safi non c'è un diessino?".

All'assessore all'ambiente seguono interventi di quasi tutti gli assessori, di consiglieri della maggioranza e della minoranza.

Qualcuno racconta la favola del colibrì che contribuisce a spegnere un incendio con una goccia d'acqua.
La morale: dobbiamo fare la nostra parte. "Non ci mancava che la storiella".

I cittadini si spazientiscono. Il Sindaco si assenta per circa 15 minuti. Qualcuno lo vede rientrare con una busta della spesa. È andato a fare compere, durante il dibattito.
Rientra comunque in tempo per fare un breve intervento.

Apre con un aneddoto. Manzoni che ascolta i suoi tre nipoti su una vicenda e dà ragione a tutti e tre, pur avendo punti di vista diversi.

La morale: Montanari ha ragione, ma si va avanti lo stesso.

Un consigliere ringrazia i due esperti, Montanari e Salvadori.
"Chi? Salvadori? Esperto di che???".
L'assessore alla cultura si scusa ma deve correre a casa a vedere la nipotina appena nata. Ma rassicura tutti, il suo voto sarebbe stato a favore dell'inceneritore. Meno male.
Una bella dedica al futuro della neo-nipotina. Chissà contenta, saprà chi ringraziare.

L'assessore ai lavori pubblici deplora il tempo perso in discussioni inutili e ritiene la giornata di oggi un "passo indietro". Concordiamo tutti.
Un tragico passo indietro di questa classe politica. Speriamo che dietro abbiano un profondo precipizio.

Qualche consigliere di opposizione si scaglia contro l'inceneritore. Votiamo a favore della mozione, ma... Non ci dite quali sono le alternative. Noi lo avevamo detto prima di Rifondazione. Stavamo per fare un'iniziativa simile.
Stavamo per... "Se c'erano loro avrebbero fatto la stessa cosa. Identica".

Dopo più di due ore di discussione il consiglio vota. Prima un ordine del giorno della maggioranza. Apriremo una discussione partecipata, ma si va avanti. A testa bassa. Approvato.

Poi la mozione di iniziativa popolare. Non viene neanche letta.

Favorevoli: quattro. Contrari: dodici. Peccato, potevano essere tredici.
Ma è nata la nipotina. Quando si tratta della famiglia, non si guarda in faccia nessuno. Neanche il futuro.

Auguri.

scritto da Giakomo il 19 Ott 2006 alle 19:31
Comune di Greve in Chianti Chi ha votato a favore dell'inceneritore: Marco Hagge (Margherita)-sindaco Marisa Pallanti (DS) Tiziano Allodoli (DS) Angela Cappelletti (DS) Marco Lazzerini (Comunisti italiani) Massimo Mariottini (Margherita) - se n'è andato prima del voto dichiarando comunque il suo favore all'inceneritore Giuseppe Pierini (SDI) Andrea Salvadori (DS) Fabio Baldi (DS) Giuseppe Ermini (Margherita) Salvatore Gangemi (Margherita) Rosalba Lo Paro (DS) Tommaso Vanni (DS)

Commenti
Complimenti per l'articolo
scritto da Luca, ottobre 20, 2006

...ma peccato che sia andata così! smilies/angry.gif

io c'ero!
scritto da Tiziana, ottobre 20, 2006

Io c’ero!
Giacomo è stato molto bravo nel farmi rivivere la sensazione che ho provato l’altra sera nella sala del consiglio comunale di Greve. Ho rivissuto la delusione, lo sconforto e la rabbia. La delusione di scoprire che il gruppo politico in cui ho creduto per anni e che credevo condividesse con me principi importanti come il rispetto per la vita e il futoro degli altri, alla fine si è rivelato essere solo un gruppo di persone interessate a portare avanti accordi di partito già prestabiliti e dettati senza dubbio da interessi economici. Lo sconforto nel constatare che neppure dopo la relazione del dott. Montanari le loro opinioni fossero in quelche modo scalfite, e che tutto questo non avesse creato in loro neppure un minimo dubbio sulla decisione che stavano per prendere condannando il loro paese a vivere per anni con un inceneritore come vicino di casa.. Ma sono proprio queste le persone in cui ho creduto per anni? Persone che non si mettono in discussione e che non hanno neppure la voglia di provarci? A questo punto penso di si. Sono sicura, però, che la rabbia che ho provato nello scoprire tutto questo mi porterà ad andare avanti in questa lotta contro l’inceneritore (e non solo) insieme a Giacomo e a tutte le persone che come noi si sono sentite tradite l’altra sera nella sala del consiglio comunale di Greve.
Saluti a tutti, Tiziana.


La Vergogna si ripete.
scritto da Gli Uccellacci di Focognano., ottobre 21, 2006

Questo articolo ottimo, potrebbe essere la relazione della seduta del Comune di Campi Bisenzio sull'Inceneritore del 29 maggio 2006.
Stessa vergogna, stessa tristezza nel vedere l'incapacità l'inutilità degli amministratori "Nostri".

La scienza e la ragione sono dalla nostra parte,Dobbiamo salvare il nostro futuro.

http://gliuccellacci.blogspot.com


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Ultimo aggiornamento ( venerdì 20 ottobre 2006 )