Manifestazione il 03-03-'07 a Grosseto Piazza Dante dalle 10 alle 20.
PER DENUNCIARE IL TOTALE FALLIMENTO DEL SISTEMA DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI DELLA PROVINCIA DI GROSSETO
> SI alla Raccolta Differenziata porta a porta con tariffa premiante
> SI alla difesa della salute e delle tasche dei cittadini
NO! ALL'INCENERITORE DI SCARLINO
NO! AL CDR DELLE STRILLAIE
Coordinamento provinciale delle Associazioni Ambientaliste e Comitati ambientali della provincia di Grosseto
Italia Nostra, WWF, Forum Ambientalista e Cittadinanza Attiva
In concomitanza: corteo con trattori e auto da Scarlino (Puntone), sede dell'inceneritore, Castiglione della Pescaia, Marina di Grosseto fino piazza Dante;
e FINALMENTE CONSIGLIO PROVINCIALE APERTO! (sala della Provincia Piazza Dante).
Vi aspettiamo numerosi, chiediamo il sostegno e la presenza della RAPPRESENTANZA di tutti i comitati delle Province della regione (e non solo) che condividono gli stessi problemi e che fanno parte della stessa RETE.
PARTECIPIAMO NUMEROSI DA TUTTE LE PROVINCE!!!
info: 564 457710- 3491773517
Commenti
scritto da Frank, febbraio 28, 2007
Finalmente si sono fatti vivi anche dalla Maremma!!! Eravamo in pensiero. Anche a Grosseto hanno qualche problemino con i rifiuti, ma qui la cosa più strana (per così dire) è che hanno un impianto dotato di 3 linee di combustione, con una capacità di incenerimento di 410 t/g, che per alterne vicende e grazie alla mobilitazione degli onnipresenti comitati è stato relegato alla combustione di biomasse. Tutto questo mentre i rifiuti della Provincia di Grosseto vanno a giro per la Regione in cerca di discariche la cui vita si accorcia giorno per giorno. Fortunatamente ci si avvia verso un uso più razionale di questo impianto, che può essere inserito nel Piano Provinciale dei rifiuti dell'ATO 9 così da pemettere di chiudere il ciclo dei rifuti. Ma, siccome è una scelta di responsabilità civile, nonchè di logica, bisogna necessariamente che qualcuno si opponga, e così germogliano i comitati. A ciò si aggiunga che l'impianto è dotato di forni a letto fluido bollente, che mal si prestano a una combustione dei rifiuti tal quale. Sorge la necessità di dotarsi di un impianto di selezione e trattamento dei rifiuti a monte della combustione nell'impianto. Anche questa è una scelta assai logica e razionale per la quale vale sicuramente la pena di scendere in piazza e unirsi in un unico coro di "vibrante protesta". Infatti l'impianto di CDR serve proprio per trattare il rifiuto al fine di produrre un combustibile stabile, che crei meno problemi di emissioni inquinanti, che comunque sono fronteggiate dai filtri di cui ogni impianto è obbligatoriamente dotato. Per dirla con parole semplici ci sarebbe più tutela per i cittadini. Non solo. Negli impianti di produzione del CDR non avviene alcuna combustione del rifiuto, per cui non ci sono emissioni inquinanti. Però questa è un'argomentazione che non deve essere ascoltata. Ciò che conta è che i due impianti (il più importante per fortuna già esistente) consentirebbero di attuare il Piano provinciale dei rifiuti nell'area grossetana, "che prevede la realizzazione di un’impiantistica coerente con le Direttive europee basate sulla filiera riduzione dei rifiuti, recupero di materiali e recupero energetico» (parole del Sindaco di Gavorrano su www.greenreport.it del 27/02/2007). Questo è un motivo più che valido per scendere in piazza e protestare. Agli Amministratori pubblici l'augurio e l'invito a perseguire su questa strada.
scritto da Paolino, febbraio 28, 2007
Frank, è inutile provarci, è un muro di gomma.
Hai letto l'articolo sulla campania? Il webmaster e la sig.ra Sirca hanno sempre sminuito il problema diossina e tumori in campania durante discussioni con un mio collega, perchè secondo loro non ci possono essere dette problematiche in assenza di termovalorizzatori. D'altra parte viene negata l'evidenza di brescia 6 città in Italia per raccolta differenziata con un incremento del 4% nell'ultimo anno perchè lì c'è un termovalorizzatore.
E' un muro di gomma. Saluti.
