AmbienteFuturo news Marzo 2008
Scritto da Redazione   
luned́ 10 marzo 2008

AmbienteFuturo news Marzo 2008

 Il Rapporto Nazionale Rifiuti 2007( riferito all’anno 2006) a cura dell’Osservatorio Rifiuti (ONR) e di APAT è ormai l’occasione istituzionalizzata per capire “a bocce ferme”dove sta andando la gestione dei rifiuti nel nostro Paese. Questa “istantanea” è tanto più importante proprio mentre perdura la “tragedia campana” e la sua VOLGARE strumentalizzazione.

AMBIENTEFUTURO NEWS, MARZO 08: CIFRE E TRENDS DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI IN ITALIA.

Il Rapporto Nazionale Rifiuti 2007( riferito all’anno 2006) a cura dell’Osservatorio Rifiuti (ONR) e di APAT è ormai l’occasione istituzionalizzata per capire “a bocce ferme”dove sta andando la gestione dei rifiuti nel nostro Paese. Questa “istantanea” è tanto più importante proprio mentre perdura la “tragedia campana” e la sua VOLGARE strumentalizzazione.
In estrema sintesi i trends positivi (se ben colti e sviluppati) dominano su quelli negativi.
Le brutte notizie arrivano dall’AUMENTO DEI RIFIUTI (+2,7%) rispetto al dato 2005 che si attestano sui 32,5 milioni di tonnellate (dato riferito solo ai rifiuti urbani). E ciò appare in contrasto con un PIL che aumenta di pochissimo mettendo in luce UN’ASSENZA TOTALE, IN ITALIA, DI STRATEGIE DI CONTENIMENTO DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI.

La priorità diventa , quindi, quella di CHIAMARE IN CAUSA LA RESPONSABILITA’ ESTESA DEI PRODUTTORI che invece continuano a scaricare sul contesto sociale (cioè su di NOI) le loro produzioni caratterizzate da un tempo di vita irrisorio dei loro prodotti costituiti soprattutto da imballaggi insulsi e spesso non riciclabili. Richiamiamo, in proposito IL CASO DELLA MARTELLANTE CAMPAGNA TELEVISIVA (a colpi di spot pubblicitari) A FAVORE DEL TETRAPACK che a dispetto di una elementare analisi del ciclo di vita del prodotto vuole accreditarsi “amico dell’ambiente”. Tutti sanno che tali “polimateriali” (altro esempio è il “blister”) sono una “sciagura” in termini eco-energetici in quanto  in teoria risultano riciclabili. Il tetrapak essendo formato per il 70% da cartoncino e per il resto da politilene ed alluminio, avendo un elevato potere calorifico, viene in realtà bruciato anche quando raccolto separatamente. Ma questo scempio perdura anche con gli “shoppers” che entro il 2009, secondo l’UE, dovrebbero essere messi al bando e con un’altra lunga serie di vaschette e “film” plastici. Ricordiamo che l’Italia, tra i Paesi europei, è quello che dopo la Francia produce più imballaggi (il doppio della Finlandia). Anche sulla scorta di interventi di “messa al bando” degli shoppers avvenuta in molte città della California, a New York, dell’Australia o di tassazione in Irlanda, UNA POLITICA DI CONTENIMENTO DELLE PLASTICHE NON E’ PIU’ RINVIABILE.

In questo quadro la produzione pro-capite di rifiuti sale a 550 Kg/anno raggiungendo punte PATOLOGICHE IN TOSCANA E IN EMILIA ROMAGNA per effetto della devastante opera di ASSIMILAZIONE SELVAGGIA” lì perseguita.
Cosi’ troviamo il “CASO PRATO” con 804 kg/anno ed il “caso Rimini”ai vertici nazionali. Ma non dobbiamo generalizzare e occorre distinguere tra le aree che hanno adottato un sistema di raccolta “porta a porta” (o di prossimità) dove il contenimento della produzione dei rifiuti resiste e quelle dove continua ad imperversare il sistema di raccolta stradale dove i rifiuti aumentano, soprattutto al nord. Se da un lato abbiamo Prato e Rimini dall’altro emblematico è il caso di TREVISO dove la produzione pro-capite di rifiuti continua a rimanere sotto i 400 kg/anno. I 399 kg/anno di Treviso SONO MENO DELLA META DI QUELLI DI PRATO E DI RIMINI.

MA CI SONO ANCHE OTTIME NOTIZIE.
Sugli 8101 Comuni italiani BEN CIRCA 1830 HANNO SUPERATO IL 50% DI RD. 200, addirittura sono oltre il 70% di raccolta differenziata e non sono certo tutti di piccole dimensioni. Ben 11 Province superano ormai il 50% di RD E TREVISO E NOVARA SONO OLTRE IL 60%. Novara (357000 abitanti) è al 61% e Treviso ( che non scordiamolo ha 857.000 abitanti e cioè circa gli stessi di San Francisco) è al 66,6% di RD! A smaltimento non vi vanno più di 100.000 tonnellate/anno e questo nonostante che il Comune capoluogo non abbia ancora una raccolta porta a porta e si attesti su di un mediocre 40%. A TRASCINARE L’INTERA PROVINCIA CONTINUA AD ESSERE IL CONSORZIO PRIULA CHE DA DATI ANCORA PIU’ RECENTI (riferiti a tutto il 2007) HA RAGGIUNTO ORMAI IL 78% DI RD ( considerando la media dei 23 Comuni serviti, alcuni dei quali superano nettamente l’80%). Il “caso Treviso” fa risaltare il “caso Veneto”che nonostante i bassi risultati di VENEZIA che a malapena supera il 30% arriva al 48,7%, battuto però dal TRENTINO ALTO ADIGE che in cinque anni è arrivato al 49,9% di RD, spinto soprattutto dalla provincia di Trento che arriva al 51,4% vedi schede su www.ambientefuturo.org . Ma ritornando al Veneto occorre rilevare che esso incenerisce solo il 6,5% dei rifiuti urbani con i suoi inceneritori che con il fermo dell’inceneritore di Verona sono ridotti a 3. A complemento di questi risultati occorre anche aggiungere che altre 14 province superano il 40% di RD e tra queste spicca la provincia di recente istituzione di MEDIO CAMPIDANO che in due anni ha già raggiunto un buon 43%di RD.
Questi numeri confermano che dove si punta davvero sulle raccolte differenziate i risultati, anche su vasta scala, arrivano anche in pochi anni. Dove si punta invece sugli inceneritori come in Toscana, in Campania e in Sicilia I RISULTATI SONO BASSISSIMI O FERMI COME ORMAI DA 4 ANNI ( nessuna provincia della “civile” Toscana di Martini arriva nei pressi del 40%).

MA CI SONO ANCORA ULTERIORI POSITIVE NOVITA.
In 5 anni lo smaltimento in discarica passa dal 59,5% al 47,9% senza transitare attraverso l’incenerimento CHE RETROCEDE DAL 10,2% del 2005 al 10,1% del 2006.
L’ALTRA NOVITA’ E’ CHE IL NUMERO DEGLI INCENERITORI IN ITALIA NON SOLO NON AUMENTANO ( secondo l’allora ministro Matteoli gli inceneritori entro il 2010 avrebbero dovuto trattare il 30% degli rsu arrivando a superare il numero di 100) MA ADDIRITTURA DECRESCE DA 50 A 48:vedi ancora allegato su www.ambientefuturo.org . QUESTO E’ SICURAMENTE IL RISULTATO DELL’OPPOSIZIONE DI CENTINAIA DI COMITATI ED ASSOCIAZIONI CHE QUALE “EFFETTO COLLATERALE” HA PRODOTTO LO SVILUPPO DEL PORTA A PORTA E DELLE ALTERNATIVE LA CUI EFFICACIA NON PUO’ PIU’ ESSERE NEGATA DA NESSUNO … SE NON IN MALAFEDE.

COMING SOON…
Paul Connett sarà in Italia dal 17 aprile al 5 maggio. Ma questa non è una novità. LA NOVITA’ E’ CHE SU INVITO DEL COMUNE DI CAPANNORI ( E OVVIAMENTE DELLA RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO) CONNETT ARRIVERA’ CON QUASI TUTTI I PRINCIPALI ARTEFICI DELLA STRATEGIA RIFIUTI ZERO: RICK ANTHONY DELLA ZERO WASTE ALLIANCE, CHE PORTERA’ ALL’ATTENZIONE LE ESPERIENZE DELLA CALIFORNIA, ERIC LOMBARDI, DIRETTORE DELLA RIVISTA ECO-CYCLE E JEOFFREY MORRIS, ECONOMISTA IMPEGNATO A DIMOSTRARE I VANTAGGI ECONOMICI ED OCCUPAZIONALI DERIVANTI DALL’APPLICAZIONE DEL MODELLO RIFIUTI ZERO. INSOMMA UN “DREAM TEAM” INTERNAZIONALE CHE INSIEME AD ALTRI ITALIANI (fra i quali ENZO FAVOINO) ANIMERA’ IL CONVEGNO CHE IL COMUNE DI CAPANNORI STA PREPARANDO PER IL 26-27 APRILE. I “quattro moschettieri” si tratterranno una settimana e saranno disponibili per altri appuntamenti sotto l’egida della RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO. INSOMMA UN EVENTO FUORI DAL COMUNE…

Rossano Ercolini, Pier Felice Ferri, Fabio Lucchesi  
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Ultimo aggiornamento ( luned́ 10 marzo 2008 )