Presentato a Nairobi l'ultimo rapporto dell'Unep
Scritto da Redazione   
giovedì 26 febbraio 2009
http://www.vglobale.it/VG/Articoli.php?UID=2826&suid=Primo+Piano

Presentato a Nairobi l'
ultimo rapporto dell'Unep (il Programma dell'Onu che si occupa di ambiente).
Il rapporto è costituito da 6 capitoli e si occupa esattamente di: gestione degli ecosistemi, sostanze nocive e rifiuti pericolosi, cambiamenti climatici, catastrofi e conflitti, uso efficiente delle risorse, governance dell'ambiente.

http://www.vglobale.it/VG/Articoli.php?UID=2826&suid=Primo+Piano

È danneggiato il 60% del Pianeta


Le foreste sono scomparse in 25 paesi e distrutte al 90% in altri 29. Sono stati 4.850 i disastri nel periodo 2000-2005. Si impone con urgenza l'uso efficiente delle risorse e una governance dell'ambiente

Il Rapporto Unep

Presentato a Nairobi l'
ultimo rapporto dell'Unep (il Programma dell'Onu che si occupa di ambiente).
Il rapporto è costituito da 6 capitoli e si occupa esattamente di: gestione degli ecosistemi, sostanze nocive e rifiuti pericolosi, cambiamenti climatici, catastrofi e conflitti, uso efficiente delle risorse, governance dell'ambiente.

Secondo il rapporto
abbiamo danneggiato il 60% degli ecosistemi, maggiore responsabilità va all'agricoltura che è ormai diventata insostenibile ed ha portato soprattutto nella fascia intertropicale alla distruzione di foreste che ormai sono scomparse in 25 paesi e distrutte al 90% in altri 29 paesi.
Altro allarme viene dalla
gestione dei rifiuti, con il loro carico di veleni, che è lontano dall'essere risolto nei Paesi in via di sviluppo e che presenta gravi lacune anche nei paesi avanzati.
I cambiamenti climatici, poi, sono un'ipoteca imponente sul futuro del pianeta e sulla salvaguardia degli ecosistemi. L'attuale andamento climatico non promette niente di buono e si sta delineando una conferma dei modelli matematici fin qui divulgati.
Problemi strettamente legati ai cambiamenti climatici sono le
catastrofi e i conflitti. Siamo passati, infatti, dai circa 100 eventi per decennio degli anni 40 agli oltre 3.000 eventi per decennio degli anni 90, fino ad arrivare a 4.850 disastri in un solo quinquennio, nel periodo 2000-2005.
Da questa situazione se ne esce, o la si può fronteggiare, essenzialmente intervenendo su due fronti: l'
uso efficiente delle risorse, puntando sull'efficienza energetica e sul risparmio idrico e la governance dell'ambiente che comprende un sistema complesso di gestione del territorio che può sintetizzarsi con il termine di sviluppo sostenibile.
L'importanza di realizzare un nuovo accordo globale sull'ambiente e lo sviluppo sostenibile è il filo conduttore di questo rapporto in cui viene più volte sottolineata la necessità di procedere ad una transizione verso un'economia globale ed uno sviluppo umano a basso utilizzo di combustibili fossili e con uso razionale ed efficiente delle risorse ambientali e naturali.

Commenti
foglie di plastica
scritto da ***, febbraio 27, 2009

http://www.vglobale.it/VG/Articoli.php?UID=2819&suid=Primo Piano

Impegno della Regione Piemonte
È realtà la prima auto elettrica made in Italy
Maurizio Matera

Totalmente riciclabile, in grado di annullare le emissioni di anidride carbonica nelle aree urbane e ridurre gli impatti ambientali lungo tutto il suo ciclo di vita

Si chiama Phylla, dal greco foglia, ed è il veicolo urbano efficiente e totalmente riciclabile, in grado di annullare le emissioni di anidride carbonica nelle aree urbane e ridurre gli impatti ambientali lungo tutto il suo ciclo di vita. Infatti, è costruita con materiali bioplastici ed i suoi pneumatici, completamente biodegradabili, sono ottenuti da derivati dell'amido di mais.
Il progetto era stato presentato lo scorso maggio dalla Regione Piemonte, oggi è divenuto realtà grazie a un investimento di 1,2 milioni di euro stanziato dalla Regione, che è riuscita a coinvolgere nel progetto il meglio dell'industria, della ricerca e del design italiano, tra cui l'Environment Park, che ha contribuito a definire e selezionare le tecnologie innovative per l'ambiente, il Centro Ricerche Fiat, a cui sono state demandate le scelte tecniche e ingegneristiche per lo sviluppo del dimostratore marciante, il Politecnico di Torino, per la gestione complessiva del progetto e il coordinamento dei partner, l'Istituto europeo di Design e l'Istituto d'Arte Applicata e Design di Torino (Iaad).
È alimentata da un motore elettrico e da pannelli solari fotovoltaici posizionati sulla carrozzeria, che le consentiranno di percorrere fino a 20 chilometri al giorno. In caso di carica integrale della batteria, e per farlo ci vorranno dalle quattro alle cinque ore, la sua autonomia arriverà a superare i 200 chilometri.
I differenti gruppi di lavoro hanno affrontato le diverse fasi del progetto con l'obiettivo di raggiungere la migliore combinazione di fonti di energia alternativa, sperimentando materiali a elevata efficienza strutturale, funzionali a una mobilità urbana più pulita. Phylla pesa 750 chilogrammi, è lunga poco meno di 3 metri e larga 1,6. L'accelerazione del veicolo da O a 50 km/h avviene in 6 secondi, e raggiunge una velocità massima di 130 km/h.
La piccola city car di nuova generazione ha un'architettura che consente di applicare nel tempo soluzioni per migliorare le performance e contenere i costi: è infatti in grado di raggiungere livelli di costo chilometrico assai inferiori rispetto a quelli di una city car a benzina, circa un euro ogni cento chilometri di percorrenza.
Il primo prototipo di Phylla sarà pronto in luglio, mentre entro il 2010 la regione Piemonte è pronta a comprarne 200 esemplari per sostituire tutta la sua flotta aziendale.
I vari step del progetto sono documentati nel volume «Phylla, il sole a quattro ruote», che racconta lo sviluppo di questo veicolo-laboratorio, il suo know-how e le tecnologie utilizzate per realizzarlo.



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Ultimo aggiornamento ( lunedì 02 marzo 2009 )