Una promessa in predicato di essere mantenuta e i "leccasederi"
Scritto da msirca   
venerd́ 06 marzo 2009

L'aveva detto (nonostante la sua immensa proprietà immobiliare e il vassallaggio gioioso dei poteri locali che configurano l'isola come un feudo personale) che la Sardegna sarebbe stato una destinazione ideale per un impianto nucleare... un altro tassello nella strada per mantenere questa "importante" promessa. Complimenti ai sardi... ma nelle altre regioni non pensiamo allo scampato pericolo, non stiamo scampando proprio niente, e per di più siamo nelle mani di questi "leccasederi", vedi:

http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=124&ID_articolo=372&ID_sezione=274&sezione=

 

Ed ora ci pensa Enzo Boschi, presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (I.N.G.V.), a dire che il Sardistàn è perfetto per ospitare le centrali nucleari. Lo dice durante una seduta  di indagine conoscitiva ai senatori della Commissione Ambiente (4 marzo 2009). L'illustrissimo Enzo Boschi è un simpaticissimo scienziato che dichiara: "Anch'io ho fatto tutto quello che in genere si fa per fare carriera. Ho leccato il sedere quando c'era da leccarlo, ho assecondato, ho chinato la testa: non ho paura a negarlo." (La Stampa, 8 settembre 2008). E gente simile pensa di poter decidere sulla pelle degli italiani il fòlle ritorno al nucleare...   Volete dare un dispiacere anche a Enzo, oltre che a Chicco (Testa ndr)?  Bene, allora firmate la petizione     No all'energia nucleare, sì all'energia solare !  

Gruppo d'Intervento Giuridico

da Il Sardegna, 5 marzo 2009

Al Senato la proposta nucleare: tutte nell'Isola le quattro centrali.  Marco Mostallino

E alla fine la candidatura è arrivata. Da fonte scientifica autorevole, per di più con un ruolo istituzionale: la Sardegna è il posto migliore per le centrali nucleari promesse dal governo Berlusconi. E non per una delle quattro che dovrebbero sorgere in Italia, bensì per l'intero pacchetto. « La Sardegna è l'area italiana migliore per la costruzione di centrali nucleari, perché è la più stabile dal punto di vista sismico», ha riferito ieri Enzo Boschi, presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) durante una audizione davanti alla commissione Territorio e ambiente del Senato. L'audizione è un momento nel quale il Parlamento comincia a farsi delle idee precise su un problema, ascoltando i tecnici di settore prima di esaminare disegni di legge del Governo o proposte di deputati e senatori. E ieri, a Palazzo Madama, è toccato al numero uno della sismologia italiana parlare del ventilato ritorno all'energia figlia dell'atomo. Il responsabile dell'istituto statale è stato chiaro: «La regione Sardegna è una zona con una storia geologica completamente diversa dal resto dell'Italia. Si potrebbero fare tutte e quattro le centrali nucleari che il governo intende costruire lì, anche se poi bisognerebbe risolvere il problema del trasferimento dell'energia - ha aggiunto Boschi - Bisogna evitare che il problema venga affrontato con le informazioni sbagliate», ha proseguito il sismologo: «Ho visto sui giornali che un sito proposto era quello di Augusta, in Sicilia: non potrebbe esserci un'area più sbagliata, perché si trova su una faglia sismica». La Sardegna invece è terra antica, stabile, dove le scosse di terremoto sono rare e leggere. Ecco che un sistema delicato e potenzialmente devastante come una centrale nucleare nell'isola, secondo Boschi, sarebbe sistemato bene, al riparo da eventi sismici catastrofici. Così non una ma quattro centrali potrebbero trovare spazio nella regione. Decidere, comunque, non è in capo a Boschi. Il governo non ha ancora avviato le procedure per i criteri tecnici di scelta dei siti: dopo questi, sulla base di rapporti scientifici, l'esecutivo dovrà stilare una lista di zone candidate e poi procedere alla individuazione delle quattro aree che saranno oggetto di quella che viene chiamata nelle carte ministeriali «servitù nucleare». Nei giorni scorsi, il neo presidente della Regione Ugo Cappellacci aveva assicurato che «nessuna centrale nucleare verrà costruita nell'Isola: se vorranno farlo, dovranno passare sul mio corpo», ha concluso il governatore. Ma la sua resistenza potrebbe non bastare: nel disegno di legge sull'energia (che ancora non è stato votato) il governo è autorizzato a superare il no delle Regioni.

http://gruppodinterventogiuridico.blog.tiscali.it//Sardist_n__terra_fantastica_per_il_

nucleare__lo_dice_un_vero_scienziato__1972611.shtml

Commenti
Berlusconi mantiene le promesse
scritto da msirca, marzo 06, 2009

Meno male che Berlusconi non mantiene le promesse o minacce che siano..

in effetti..
scritto da msirca, marzo 07, 2009

Mi scrivono che "mal voluto non fù mai troppo.." e altro.
In effetti è così e che Berlusconi pensasse per la Sardegna lo stoccaggio delle scorie nucleari e dolcezze come inceneritori e altro era risaputo all'atto del voto.
Il mio sarcasmo è giustificato. Ma lo scenario che viviamo qui cosa ha di diverso? Si continuano a eleggere gli stessi avvelenatori e sperperatori di danaro pubblico (Il Maggio segato e 180mila euro per l'estate fiorentina, per es.; per quanto poco mi possa interessare il "circenses" dell'amministrazione, personalmente, mi fa lo stesso subito venire in mente i 650mila euro sprecati in fumo da Renzi per cinque manifesti con cui ha frastornato di balle e imbrogliato i cittadini di Firenze e della Piana, vabbè che sono portafogli diversi ma sempre di soldi pubblici si tratta).
Insomma se si vuole lottare per il giardino comune si deve badare anche a questo così come ci siamo sollevati quando il generale voleva stoccare le scorie nelle grotte di Scansano "sicurissime" salvo poi essere allagate alla prima violenta pioggia.
Il mio post "sardo" è del tutto pertinente considerata la nostra lotta contro le nocività, il fatto che io sia sarda è una coincidenza



busy
Ultimo aggiornamento ( sabato 07 marzo 2009 )