Per fortuna Barak Obama sta con Paul Connett!
Scritto da Redazione   
venerd́ 24 aprile 2009

Comunicato del Coordinamento dei Comitati della Piana 

"L'inserimento paesaggistico dell'inceneritore"

...Per fortuna Barak Obama sta con Paul Connett e non con Nicholas Themelis, ma noi a Sesto o nella Piana  non abbiamo esemplari di specie così evolute che ci governino, dobbiamo pensare in prima persona alla nostra salute e preoccuparci dello spreco dei nostri soldi!

COMUNICATO DEL COMITATO CONTRO GLI INCENERITORI, SESTO FIORENTINO 

I disegni sull’inserimento paesaggistico dell’inceneritore e la passerella di un piazzista della WTERT che annovera la Martin GmbH, tra i costruttori  del termodistruttore di Brescia 

PER FORTUNA BARAK OBAMA STA CON PAUL CONNETT E NON CON NICHOLAS THEMELIS!

Il 20 aprile 2009 il Comune di Sesto F.no ha presentato lo studio per l’inserimento paesaggistico dell’inceneritore, o “termovalorizzatore”, come impropriamente questi fans continuano a definirlo. Nella presentazione non c’è stata traccia di una seria analisi del “paesaggio” inteso come ecosistema, né una analisi diagnostica delle relazioni ecologiche, territoriali, e dei flussi degli inquinanti.Ci diranno sicuramente (e il Sindaco di Sesto in parte lo ha detto) che quella non era la sede e non era l’obiettivo del lavoro  commissionato. In un recente comunicato avevamo criticato che si buttassero via così tanti soldi per “far divertire” gli studenti di Archittettura. 180.000€ buttati via (questa è la cifra comunicata a suo tempo dal Sindaco di Sesto).

Lo ripetiamo, una spesa degna di miglior causa e poco cambia se R. Gabellini Presidente dell’ATO esteso, chissà perché ha voluto puntualizzare che i soldi per questo “divertissement” sono usciti da “economie di bilancio” delle gestioni/Istituzioni, di questi tempi è un salasso molto consistente, ingiustificato, incomprensibile.

Inoltre, molta parte delle serata è stata in realtà presa da un pittoresco professore a cui almeno un pregio lo riconosciamo: un inglese elementare e chiaro tanto da rendere quasi inutile la traduzione dell’interprete peraltro molto imprecisa. Le diapositive o slides che dir si voglia, del professore avevano il bollo WTERT (Waste to Energy Research and Technology) organismo internazionale che fa capo alla Columbia University che si occupa appunto di promuovere l’incenerimento e gli inceneritori. Evidentemente convinto di parlare a una platea di “analfabeti” in materia il professore ha pensato di vendere la sua mercanzia illustrando schemi e funzionamenti nemmeno di ultima generazione tanto che alla fine Marco Bottino si è sentito di dover rettificare sulle metodiche che qui da noi verrebbero adottate prima il conferimento al forno e la tipologia della griglia.

Un altra clamorosa “imprecisione” (chiamiamola così) è quella da lui detta e ribadita sugli unici 2 modi con cui secondo lui si possono gestite i “rifiuti” e cioè: incenerimento o discarica. Ha saltato a piè pari quella che è in costante avanzata, specialmente a partire dal 2004 tanto da disputarsela alla grande con la costruzione di nuovi inceneritori e cioè la costruzione degli impianti a freddo di ultima generazione, finalizzati al massimo recupero dei materiali da riciclare e produzione del biogas dalla frazione organica (questa davvero energia rinnovabile).Questi impianti sono meno costosi, più semplicemente manutenibili, flessibili e modulari, costano molto meno degli inceneritori e hanno un impatto paesaggistico assai contenuto.

Ma il professore ha gli inceneritori da vendere.  A questo scopo ha elogiato e sciorinato le immagini dei grandi inceneritori in giro per il mondo e specialmente il gioiello per eccellenza, l’inceneritore di Brescia. Ne ha decantato i pregi per cui nel 2006 ottenne l’Oscar quale “migliore inceneritore del mondo”

Quello che non ci ha detto il prof. Nicholas Themelis è che il termodistruttore di Brescia se lo sono costruito e poi se lo sono premiato e ora soddisfatti dell’affare ne vogliono fare altri tra cui uno sulla pelle dei cittadini della Piana!* “Ogni scarraffone è bello a mamma sua” ma un po’ di pudore non guasterebbe, specialmente da parte di chi ci amministra.

Per fortuna Barak Obama sta con Paul Connett e non con Nicholas Themelis ma noi a Sesto o nella Piana  non abbiamo esemplari di specie così evolute che ci governino, dobbiamo pensare in prima persona alla nostra salute e preoccuparci dello spreco dei nostri soldi! **  

Comitato contro gli inceneritori, Sesto FiorentinoCoordinamento dei Comitati della Piana FI PO PT   22 aprile 2009 

Riferimenti: *[L’ente premiatore, la WTERT della Columbia University, annovera la Martin GmbH tra gli “Sponsors and Supporting organizatons”. La Martin GmbH è tra i costruttori dell’inceneritore premiato. Sul sito della Martin GMBH, raggiungibile da quello della WTERT, si legge, sotto una bella foto dell’ inceneritore ASM, che in Italia la Martin è in partnership con la Technip, un’altra multinazionale. Un conflitto di interessi grande quanto un inceneritore: un conflitto non potenziale ma attuale, perchè la Martin, forte delle protezioni politiche agli inceneritori, intende partecipare, come afferma nel suo sito sempre sotto la foto dell’inceneritore di Brescia, alla costruzione di altri impianti; impianti che in Italia sono già stati programmati, superando, con le tecniche di pubbliche relazioni e a volte con l’uso della forza, le opposizioni che provengono dai comitati di cittadini e da esperti qualificati. La Technip sta già partecipando ad un impopolare piano del presidente Cuffaro di costruzione e gestione di inceneritori in Sicilia]

**http://my.barackobama.com/page/group/ReduceReuseRecycle  

“Reduce the amount and toxicity of trash you discard. Reuse containers and products; repair what is broken or give it to someone who can repair it. Recycle as much as possible, which includes buying products with recycled content. I think we, as a nation, should set federal standards with achievable target dates requiring all states to recycle plastic, aluminium, paper, et cetera, incrementally working toward a goal of zero waste. Come on! All non-human animals do it every day. Are we not supposedly the smartest animals?” 

“Ridurre quantità e tossicità dei rifiuti che produciamo. Riusare contenitori e prodotti; Riparare ciò che si è rotto o donarlo a qualcuno che sia in grado di ripararlo. Riciclare il più possibile, includendo l’acquisto di beni prodotti con materiali riciclati. Io penso che, come nazione, dobbiamo approvare norme federali, con scadenze reali, che impongano a tutti gli stati di riciclare plastica,alluminio,carta, ecc. lavorando ad un processo incrementale che ci porti al traguardo rifiuti zero. Avanti! Tutti gli animali eccetto l’uomo lo fanno ogni giorno. Non pensiamo noi di essere la specie più evoluta?”

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da: Comune Sesto FiorentinoUltimato lo studio per l'inserimento paesaggistico del termovalorizzatore Presentazione pubblica lunedì alle 21 a Villa San Lorenzo (via Scardassieri 47)Il progetto per l'inserimento visivo e paesaggistico dell'impianto di termovalorizzazione di Sesto Fiorentino sarà presentato pubblicamente lunedì 20 aprile alle ore 21 a Villa San Lorenzo al Prato (via Scardassieri 47). Il programma della serata prevede i saluti del presidente dell'Ato6 Riccardo Gabellini e la presentazione del progetto, a cura del coordinatore dello stesso, Andrea Sbandati. A seguire, Nicholas Themelis della Columbia University parlerà delle tendenze in atto della costruzione dei termovalorizzatori. Gli aspetti e le linee guida per l'inserimento visivo e paesaggistico dell'impianto di Sesto Fiorentino sono invece affidate al professor Giampiero Alfarano e all'architetto Duccio Brunelli dell'Università di Firenze, e ad Andreas Kipar dell'Università di Genova. Concluderanno l'incontro il sindaco Gianni Gianassi e l'assessore regionale all'urbanistica Riccardo Conti.
17 aprile 2009
 
Commenti
ricevo e pubblico...
scritto da msirca, aprile 27, 2009

Io credo che quello che si è dimenticato l'amerikano e anche il comitato nel vostro comunicato è che si può fare una raccolta differenziata domicilare e raccogliere i materiali puliti e apprezzati dalle industrie, specialmenter se gli vengono proposti, è ovvio. Perchè se è vero che le nostre industrie importano di tutto, proveniente da raccolta differenziata (anche dalla germania a cui paghiamo milioni di euro per incenerire i carichi della vergogna campana e loro invece/anche ci rivendono la nostra plastica e lattine e vetro e legno dopo averli tolti dalle balle) è anche vero che nessuno qui da noi promuove i materiali raccolti e si sta praticamente alla buona volontà dei consorzi o poco altro.
Se chi deve farlo per legge facesse gli acquisti verdi o si organizzasse a livello locale e nazionale gli elenchi di chi vende e acquista o utilizza, e anche i cataloghi dei prodotti disponibili provenienti da riciclo, alla fine non servirebbero impianti di nessun tipo.


busy
Ultimo aggiornamento ( venerd́ 24 aprile 2009 )