Comunicazione di utilità sociale
Scritto da msirca   
martedì 05 maggio 2009
Era il 26 marzo 2002 quando il Presidente Martini esprimeva preoccupazione perchè Alemanno voleva costruire un inceneritore nel regno della mucca chianina DOC. Non si sa se poi le mucche intorno a Chiusi hanno potuto dormire sonni tranquilli al riparo (relativo) da diossine&POP. Oggi ecco questa altra notizia dove manifesta soddisfazione per la possibilità che i nostri animali d’allevamento possano godere migliori condizioni grazie alla Commissione Europea e ai “Pagamenti per il benessere degli animali” contenuti nella misura  n. 215 adottata dalla UE.

 Stupisce che il Presidente così attento alla qualità della vita e benessere degli animali destinati alla alimentazione umana, si dimentichi sempre di guardarsi intorno e badare al passo successivo o precedente necessario. Nel caso delle mucche chianine e in questo ultimo caso, ha fatto bene ovviamente a prendere posizione, ma perchè non si è mai sentito in dovere di esprimersi contro l’inceneritore/gli inceneritori previsti nell’area, poco qualificata e con immagine già rovinata, è vero, della Piana FI PO PT? Forse perché le persone, bestie da soma, cittadini di serie B che non possono permettersi una casa nelle zone “di pregio”, non corrono il rischio di finirgli nel piatto? Scherziamo ovviamente, magari il Presidente è pure vegetariano e sicuramente non è cannibale ma come si spiega che non sia nemmeno ancora (per quanto è dato sapere) intervenuto in aiuto di quegli altri animali intorno a Montale e Baciacavallo intossicati dalle diossine? Se non lo fa in difesa dei bipedi “superiori” che se ne cibano, che lo faccia almeno per la salute delle galline e dei polli. (ndrmsirca) 

 http://www.noinceneritori.org/index.php?option=com_docman&task=doc_download&Itemid=5&gid=37

Ecco l'estratto dalla newsletter  n 13 del 26 marzo 2002 del Presidente Martini:

[3) *** Il governo vuole realizzare un inceneritore in Valdichiana ***
Il ministro Alemanno (AN) vuol realizzare un inceneritore di farine animali ricavate da animali a rischio Bse al Centro carni di Chiusi. Un inceneritore per rifiuti animali provenienti da tutta Italia nel regno della Chianina doc. Questo in aperto contrasto con la politica regionale tesa alla valorizzazione degli elevati livelli qualitativi delle produzioni tradizionali e tipiche, dell'immagine complessiva della zona. Senza considerare poi che si continuano a prendere iniziative su una struttura che solo grazie alla mancata applicazione di precise norme è rimasta di proprietà del Ministero, invece di essere già stata trasferita alla Regione. È un colpo di mano, che viene a seguito di un altro progetto: quello di trasformare la Maremma in una discarica radioattiva e devastarla con un'altra autostrada. La Regione aveva scelto un'altra strada: avevamo già preparato un progetto, certi che il Centro carni passasse alla Regione, per realizzare un grande mercato ortofrutticolo accanto alle linee di macellazione, il tutto all'insegna della qualità e della sicurezza. Così invece il Centro Carni, con l'inceneritore vicino, perderà anche il riconoscimento Cee di qualità per la macellazione. ]

http://www.regione.toscana.it/regione/export/

RT/sito-RT/Contenuti/sezioni/agricoltura/visualizza_

asset.html_586969529.html

Disponibili nuovi finanziamenti europei per gli allevatori toscani

Carni e latte migliori con più benessere nelle stalle

Le domande per accedere ai fondi da presentare entro il 15 maggio 

Arrivano dall'Europa nuovi aiuti per gli allevatori toscani, e anche per gli animali, che godranno di migliori condizioni grazie agli investimenti promossi. La Commissione Europea ha infatti approvato il 9 marzo scorso una nuova misura sul Piano di sviluppo rurale 2007-2013, la numero 215 relativa a “Pagamenti per il benessere degli animali”. Il provvedimento è indirizzato per l'appunto a incentivare interventi specifici in grado di aumentare la qualità di vita degli animali, partendo dall’individuazione di parametri relativi alla gestione aziendale di un allevamento che possono avere una influenza significativa sul benessere dell’animale. Coerentemente  con il proposito comunitario di valorizzare l’ambiente e lo spazio naturale attraverso modelli di gestione compatibili con il territorio, viene sostenuta l’adozione di impegni sull'arco di cinque anni capaci di  apportare un beneficio  negli allevamenti di ovicaprini da latte, bovini da latte e bovini da carne. Sono previste diverse combinazioni di impegni e remunerazioni: scegliendo la combinazione massima degli impegni si hanno i seguenti premi all’anno  per ogni unità di bestiame adulto: 103 euro per gli ovicaprini da latte, 102 per i bovini da latte e 98 per i bovini da carne. I fondi messi a disposizione contribuiscono a proseguire l’obiettivo specifico del PSR relativo alla conservazione della biodiversità e tutela delle specie selvatiche e di quelle coltivate o allevate.

Le domande dovranno essere presentate entro il 15 maggio 2009.


 

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Ultimo aggiornamento ( giovedì 18 giugno 2009 )