Gestione dei "rifiuti" elettronici: una priorità..
Scritto da msirca   
sabato 31 ottobre 2009
L'uso di apparecchiature elettroniche, anche da parte di piccoli consumatori - come nel caso dei telefoni cellulari - sta divenendo ubiquo, sia nei paesi sviluppati come in quelli in via di sviluppo: in assenza di adeguate politiche di riciclo, la piccola dimensione, la breve durata d'uso, nonché l'alto costo del riciclaggio di questi apparecchi porta generalmente a gettarli via, senza troppe preoccupazioni... http://notizie.tiscali.it/articoli/cronaca/09/10/31/tecnologia-rifiuti-elettronici-smaltimento-priorita-affrontata-12345.html Cronaca Tecnologia e rifiuti elettronici, urgente trovare una soluzione per lo smaltimentoI rifiuti elettronici sin dalla metà degli anni '90 sono stati indicati come una componente a rapido accrescimento nella globalita' dei rifiuti solidi. Uno studio pubblicato sulla rivista americana Science lancia l'allarme sulle ricadute che questo sta già avendo sulla salute della gente e, soprattutto, dei bambini, avvertendo su come lo smaltimento accorto di questi rifiuti debba divenire, con urgenza, una priorità. L'uso di apparecchiature elettroniche, anche da parte di piccoli consumatori - come nel caso dei telefoni cellulari - sta divenendo ubiquo, sia nei paesi sviluppati come in quelli in via di sviluppo: in assenza di adeguate politiche di riciclo, la piccola dimensione, la breve durata d'uso, nonché l'alto costo del riciclaggio di questi apparecchi porta generalmente a gettarli via, senza troppe preoccupazioni su dove andranno a finire e su quale impatto potranno avere sull'ambiente o sulla salute."Questo crea considerevoli rischi di tossicità in tutto il mondo", scrivono gli autori dello studio, che riportano alcuni esempi a suffragio del loro allarme, come l'aumento di concentrazione di piombo nel sangue dei bambini di Guiyu, un paese in Cina noto per essere la destinazione per un riciclaggio improprio di componenti elettroniche, o come gli eteri difenili, usati come ritardanti di fiamma nell'elettronica, trovati in allarmante quantità nelle uova di falco pellegrino, in California.Gli Usa sono il primo produttore di rifiuti elettronici - Nello studio, frutto della collaborazione tra diversi dipartimenti dell'Università di California, vengono riportate stime secondo cui in ogni casa americana ci sono almeno quattro apparecchiature elettroniche piccole e dalle due alle tre di maggiori dimensioni da smaltire, ovvero circa 747 milioni di apparecchiature, milioni di tonnellate tra plastica, metalli, prodotti chimici tossici e quant'altro. Gli Stati Uniti sono il più grosso 'produttore' al mondo di rifiuti elettronici, con una popolazione che però, al 67%, ignora le disposizioni speciali per lo smaltimento di questo genere di rifiuti o le politiche governative a riguardo.L'Europa è più virtuosa, sottolineano gli autori dello studio: "L'Ue ha adottato due direttive sui rifiuti elettronici. Una per la restrizione nell'uso di sostanze pericolose per la realizzazione di componenti elettroniche, l'altra sul loro smaltimento". Anche la Cina si è data delle regole, che entreranno in vigore nel 2011. C'è poi la Convenzione di Basilea, che regola il transito dei rifiuti pericolosi attraverso le frontiere: l'hanno ratificata 169 dei 192 paesi membri dell'Onu. "Sfortunatamente gli Stati Uniti - viene sottolineato - sono l'unico paese appartenente all'Organizzazione per la cooperazione economica e lo sviluppo a non aver firmato il trattato".30 ottobre 2009 
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Ultimo aggiornamento ( sabato 31 ottobre 2009 )