Dal Co.As.Ver. (il coordinamento dei comitati e delle associazioni versiliesi)
Scritto da Redazione   
sabato 10 luglio 2010
Comunicato Stampa:

CHIUSURA DI FALASCAIA:

dal CO.As.Ver. gioia e preoccupazione 

La guerra che dura da 15 anni contro l'ecomostro di Falascaia non è ancora finita, ma i Comitati portano a casa l'ennesima soddisfazione per un'altra battaglia vinta: il sequestro dell'impianto. Va premesso che gli allarmismi creati ad hoc che riferiscono che la chiusura dell'impianto creerà emergenza per la raccolta e sullo smaltimento dei rifiuti sono “bufale”: ....

Comunicato Stampa:
CHIUSURA DI FALASCAIA: dal CO.As.Ver. gioia e preoccupazione La guerra che dura da 15 anni contro l'ecomostro di Falascaia non è ancora finita, ma i Comitati portano a casa l'ennesima soddisfazione per un'altra battaglia vinta: il sequestro dell'impianto. Va premesso che gli allarmismi creati ad hoc che riferiscono che la chiusura dell'impianto creerà emergenza per la raccolta e sullo smaltimento dei rifiuti sono “bufale”: l’impianto, da quando è in funzione, ha smaltito una percentuale irrisoria e più della metà dei rifiuti sono sempre stati mandati in discarica. Dal 2008, cioè dal primo episodio di sforamento che strategicamente è stato"autodenunciato", l'inceneritore non ha più funzionato regolarmente e già da tempo alcuni Comuni versiliesi avevano adottato altre strade. Peraltro, è ora il momento di risolvere il contratto Daviddi, chiudere l'impianto e avviare la strategia Rifiuti Zero per la Versilia, quella vera, non la raccolta differenziata gestita in funzione dell’inceneritore, come finora hanno fatto i nostri amministratori. Ebbene, la notizia dell'indagine e delle motivazioni della Procura alimenta in noi un duplice sentimento. La gioia. Desideriamo ringraziare tutte le persone che in questi anni hanno sacrificato il proprio lavoro e sottratto tempo alle loro famiglie per dare voce alla preoccupazione dei cittadini.Soprattutto negli ultimi mesi avevamo fatto molte segnalazioni (grazie al lavoro degli avvocati Del Dotto e Menconi e di alcuni cittadini) alla provincia ed al CAV, senza però avere risposte concrete.Alla Provincia abbiamo più volte richiesto di ritirare le autorizzazioni, e a fronte di ciò abbiamo riscontrato silenzi e registrato reticenze; quest'ultimo episodio, però, può consentire alla Provincia di riscattare la propria immagine di "ente debole" e riaprire la speranza in un amministrazione che sia maggiormente attenta alle esigenze della propria comunità; ora sembra esistano serie, gravi e preoccupanti ragioni per ritenere violate le prescrizioni di autorizzazione e pare giunto il tempo di agire per la revoca di tutte le autorizzazioni. Un concessionario pubblico non può lucrare sulla salute della gente e sulla salubrità dell'ambiente.Al CAV - il Consorzio dei Comuni versiliesi costituito per la gestione unitaria del contratto "Daviddi" - ora passa la responsabilità più grande e importante: pur nel rispetto delle leggi e delle regole, l'occasione è d'oro per avviare la risoluzione di quel contratto che  oggi, per assurdo, ci impone di pagare lo smaltimento anche se non conferiamo rifiuti e facciamo la differenziata. Abbiamo già inviato una apposita missiva e vogliamo una risposta nei fatti, non sulla carta.Per la Versilia c'è la storica occasione di liberarsi dalle catene di una scelta commissariale degli anni '90: la costruzione di un mostro di lamiera e rifiuti su un sito che aveva già subito per circa quindici anni un inquinamento intollerabile per l’ambiente e  per i cittadini. Da troppo tempo la bellezza dei nostri posti e la salute della nostra gente è minacciata: ora sta agli amministratori pubblici dimostrare la loro forza e la loro lungimiranza, con la capacità di interpretare al meglio il loro mandato elettorale, indipendentemente dalle appartenenze e per il bene di noi cittadini.E' ora di smetterla di pagare due volte i rifiuti: quelli che raccogliamo con la differenziata e quelli che non conferiamo all'impianto di Pioppogatto. E' ora di rivolgere tutti i nostri sforzi per la massimizzazione della differenziata e alla chiusura dell'impianto e riconversione in area a verde, previa bonifica. La preoccupazione. Leggendo la cronaca, apprendiamo di ipotesi di inquinamento decisamente importanti e preoccupanti. Auspichiamo che i soggetti competenti si attivino immediatamente per la bonifica e il risanamento dei luoghi. Ma c'è anche lo sconcerto di chi viene portato a chiedersi da quanto tempo a questa parte la situazione stesse andando avanti in questo modo. Chiediamo - tanto alla Procura della Repubblica quanto ai Comuni, alla Provincia e alla Regione Toscana - di impegnare, da subito, ogni mezzo e risorsa per limitare e rimediare ai danni prodottisi. 

Co.As.Ver. (il coordinamento dei comitati e delle associazioni versiliesi)

 
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