Inceneritore è partecipazione?
Scritto da Redazione   
giovedì 16 giugno 2011

 (Vecchi e nuovi ruffiani venditori di fumo... ndr)

" Quando il cittadino non si... rifiuta
Nè con lo Stato né con il privato: potrebbe essere questa l'indicazione che scaturisce dagli ultimi referendum. Perchè in un Paese come l'Italia, dove lo Stato non riesce a garantire servizi di livello e dove la maggioranza della popolazione si è dichiarata contraria a un processo diffuso di privatizzazione, l'unica strada praticabile resta quella di una partecipazione più consapevole del cittadino alla vita pubblica.

( Pubblichiamo una  attualissima pregnante e pungente analisi di un evento che "cavalca l'onda".  Evidente il tentativo di imbrogliarci usando argomenti su cui i cittadini si stanno riapropriando della capacità  di decidere  in prima persona. Evidente per tutti? Si ringrazia l'autore)

Nella rubrica Fahrenehit di radio3 rai, di oggi 15 giugno, con un programma "culturale" ( la cui presentazione copio in coda) si è avuta l'illustrazione delle nuove strategie, postreferendarie, per propagandare l'incenerimento dei rifiuti.

A presentarle, abilmente guidati dall'acculturato conduttore radiofonico:

- Giorgio Osti docente universitario, propugnatore di "etiche ambientali", che significativamente definisce gli inceneritori col termine (improprio e connotativo di supposta utilità) di "Termovalorizzatori", non è questa una cosa secondaria, l'utilizzo di questo termine (o anche Termoutilizzatore, un po' meno Termodistruttore), viene richiesto tassativamente dagli inceneritoristi, come correità ed affiliazione (sono stato personalmente testimone del durissimo rimprovero che venne fatto, ad un convegno toscano del CISPEL, 5 anni fa, dall'allora presidente della commissione ambiente del Consiglio regionale, Erasmo D'Angelis, noto fans dei "termovalorizzatori" alla direttrice generale, di fresca nomina, dell'ARPA Sonia Cantoni - recentemente defenestrata- perchè in quell'incontro aveva osato utilizzare il termine "inceneritori", ribadendo essere questa la definizione corretta dal punto di vista giuridico ed amministrativo)...

- Walter Facciotto del CONAI, che ha molto propugnato la raccolta differenziata, finalizzata soprattutto al recupero energetico, "in linea con le direttive europee", tenuto conto che la plastica non è altro che "petrolio allo stato solido", ed ha anche precisato che alte percentuali di raccolta differenziata non sono in contraddizione con la presenza di inceneritori,citando il caso di Milano, e per quanto riguarda questi meravigliosi ed utilissimi impianti che servono a recuperare e valorizzare risorse che altrimenti finirebbero nelle terribili ed immorali discariche, bisogna affiancare al controllo pubblico, COMITATI POPOLARI PER IL CONTROLLO DEI TERMOVALORIZZATORI come esempio di

"partecipazione più consapevole del cittadino alla vita pubblica" (questo scaturisce dalla lezione referendaria), che possano quindi confermare quanto questi impianti siano sicuri ed affidabili.

Tenuto conto di questo proporrei:

- per il "professor" Osti, il guardarsi bene da acquistare o anche leggere suoi testi rinnovando il sano sospetto per tutti coloro che nascondono con "l'etica" la biopolitica dell'avvelenamento;

- per il sig. Facciotto una raccolta di firme (la stagione estiva si presta bene a questo...) per richiedere il suo allontanamento dal CONAI (potrà sempre lavorare alla A2A, ad Hera ... o dai petrolieri...),

salute, ce n'è bisogno...

michelangiolo bolognini

questa la presentazione:

" Quando il cittadino non si... rifiuta
Nè con lo Stato né con il privato: potrebbe essere questa l'indicazione che scaturisce dagli ultimi referendum. Perchè in un Paese come l'Italia, dove lo Stato non riesce a garantire servizi di livello e dove la maggioranza della popolazione si è dichiarata contraria a un processo diffuso di privatizzazione, l'unica strada praticabile resta quella di una partecipazione più consapevole del cittadino alla vita pubblica. Si inserisce in questo quadro il problema dello smaltimento dei rifiuti e del riciclo, di cui si parla oggi a Roma negli Stati Generali del riciclo organizzati dal Conai, Consorzio nazionale Imballaggi. Contemporaneamente, a Napoli, si continua a bruciare la spazzatura per strada e a Gela si blocca la raccolta per la chiusura della discarica. C'è la possibilità di recuperare, anche nella questione dei rifiuti, una nuova coscienza civile che la renda non più soltanto un affare di Stato o un crocevia di interessi privati? Ne parliamo con Giorgio Osti, che insegna Sociologia dell'ambiente e del territorio all'Universita' di Trieste autore di Sociologia del territorio, Il Mulino; e con Walter Facciotto, presidente di CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi), che oggi a Roma ha organizzato "Gli Stati Generali del Riciclo".

Quando il cittadino non si... rifiuta
Nè con lo Stato né con il privato: potrebbe essere questa l'indicazione che scaturisce dagli ultimi referendum. Perchè in un Paese come l'Italia, dove lo Stato non riesce a garantire servizi di livello e dove la maggioranza della popolazione si è dichiarata contraria a un processo diffuso di privatizzazione, l'unica strada praticabile resta quella di una partecipazione più consapevole del cittadino alla vita pubblica. Si inserisce in questo quadro il problema dello smaltimento dei rifiuti e del riciclo, di cui si parla oggi a Roma negli Stati Generali del riciclo organizzati dal Conai, Consorzio nazionale Imballaggi. Contemporaneamente, a Napoli, si continua a bruciare la spazzatura per strada e a Gela si blocca la raccolta per la chiusura della discarica. C'è la possibilità di recuperare, anche nella questione dei rifiuti, una nuova coscienza civile che la renda non più soltanto un affare di Stato o un crocevia di interessi privati? Ne parliamo con Giorgio Osti, che insegna Sociologia dell'ambiente e del territorio all'Universita' di Trieste autore di Sociologia del territorio, Il Mulino; e con Walter Facciotto, presidente di CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi), che oggi a Roma ha organizzato "Gli Stati Generali del Riciclo".

http://www.radio.rai.it/radio3/fahrenheit/mostra_evento.cfm?Q_EV_ID=325210  "

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