Molte domande che attendono risposte, perchè tanti scheletri nell'armadio?
Scritto da Redazione   
sabato 18 agosto 2007

Molte domande che attendono risposta sull'inceneritore di Montale, chiuso dal 19 luglio 2007 per superamento dei limiti di emissione delle diossine di oltre 6 volte il limite (consentito a Montale in misura assai maggiorata, in deroga agli stessi limiti di legge ma tutti sanno che per le diossine non c'è soglia di tollerabilità per l'organismo umano, sono dannose anche a dosi infinitesimali) .
Dal 19 luglio è stato un carosello di scaricabarili. L'arpat ha rassicurato la popolazione, ma non ha detto che (almeno nel 1998 e nel 2005) i dati dell'inceneritore erano tutt'altro che confortanti.....

Nel 1998 le diossine superavano di 10 volte i limiti attualmente consentiti, nel 2005, quasi il doppio dei limiti attualmente consentiti.

Perchè l'ARPAT non ha mai reso pubblici i dati del 2005?

Perchè al Presidente del CIS Giorgio Tibo che si è dimesso dall'incarico e, che - da quanto si legge sulla stampa - è iscritto nel registro degli indagati, sono state respinte le dimissioni e rinnovata la fiducia da tutta la GIUNTA DI MONTALE ? Anche dall'assessora Daniela Accorgi di Rifondazione Comunista che ha proprio la delega alla Sicurezza Sociale, Assistenza Sanitaria e Sociale, Ecologia e Ambiente e Partecipazione Democratica !

Perchè in una situazione così "discutibile" si procede in pieno Agosto a pubblicare un bando per realizzare la terza linea dell'impianto anche se la VIA ancora non è stata approvata?

Perchè il responsabile della procedura amministrativa del bando ing. Alfredo Perruccio è anche il Direttore dell'ATO 5, che incomprensibilmente ha anche l'incarico di Direttore del CIS S.p.a. proprietario dell'impianto, che è anche colui che ha firmato il progetto per il raddoppio...... quante parti in commedia fa uno stesso personaggio?!


In tutto questo scenario il Sindaco di Montale Piero Razzoli avverte la popolazione che, o si riapre l'impianto e si raddoppia, oppure si finisce come in Campania.


Perchè non dice il Sindaco che i livelli di raccolta differenziata nei tre comuni proprietari dell'impianto sono a livello di terzo mondo :
Agliana   RD 17.6 %
Montale   RD 21,3
Quarrata  RD 24,4

mentre al 2003, in ottemperanza della cosidetta legge Ronchi, avrebbe  dovuto essere almeno al 35%?

Perchè i sindaci e gli altri responsabili inadempienti non hanno il pudore di ammettere la loro incapacità e agitano lo spauracchio della emergenza di tipo campano, anzichè fare quei pochi atti amministrativi che servirebbero a adeguare la gestione dei cosidetti rifiuti a livelli civili?

Perchè i sindaci e gli amministratori inadempienti non hanno il pudore di ammettere che hanno  preferito essere inadempienti della legge per timore di perdere il "prezioso combustibile" per il loro forno avvelenatore?

Perchè non si riserva la Discarica del Fosso del Cassero all'uso locale,invece di consentire che il 70% della sua capienza venga sfruttata dai gestori per accogliere rifiuti - di tutti i tipi -  da fuori regione ?
Eppure quella è nata come discarica pubblica per commissariamento perchè poi si consente il suo sfruttamento unicamente per fare soldi ?

(Adriana Pagliai del Coordinamento dei Comitati della Piana FI-PO-PT e della Rete Nazionale Rifiuti Zero ha oggi, sabato 18 agosto 2007, curato la rassegna stampa che si trova nella colonna a sinistra "Ultimi Documenti", e ha fornito inoltre gli elementi  per questo commento)

Commenti
a proposito di scheletri nell'armadio
scritto da msirca, settembre 12, 2008


http://municipioverde.blogspot.com/2008/09/laffare-montale.html

venerdì 12 settembre 2008
L'affare Montale.

Che succede a Montale? Perché una crisi della giunta come mai si era vista in questo tranquillo paesino ai piedi delle colline? Come mai tutto ebbe inizio dall'incidente della diossina nell'inceneritore ma nessuno ci spiega le vere responsabilità della giunta Razzoli?


Difficile fare un riassunto delle puntate precedenti, però tutto nasce dal CIS il consorzio per la gestione dei rifiuti nei 3 comuni Agliana Quarrata Montale che gestisce anche il nostro amato inceneritore. L'ex sindaco di Montale Giorgio Tibo è stato silurato dalla sua presidenza del CIS dopo l'incidente dell'agosto 2007 però tra i creatori del mega consorzio che da lavoro ad un sacco di persone c'è anche il sindaco 1996-2006 Daniele Cipriani, adesso componente di spicco della sinistra unita.


Si prepara un grande scontro interno al PD e a tutta la coalizione di centro sinistra con il delinearsi di due fazioni gestite da personaggi che hanno particolari attenzioni verso il CIS.


Sarebbe curioso chiedere da questo blog ai signori Giorgio Tibo, Daniele Cipriani e Piero Razzoli come sono andate davvero le cose nella creazione e nella gestione del CIS e i motivi VERI di questa guerra montalese. E vedremo cosa succederà sia nel consiglio che deciderà il futuro della giunta Razzoli (è stato presentata una mozione di sfiducia dall'ex capogruppo Daniele Bini e c'è aria di commissariamento in attesa della amministrative) sia nelle probabili prrimarie per il candidato a sindaco con nomi che circolano di personaggi di basso profilo appoggiati dall'ex presidente CIS Giorgio Tibo da una parte e dal creatore del consorzio Daniele Cipriani dall'altra. Chi vivrà (non moltissimi a Montale visti i dati sempre più allarmanti dei casi di tumore!!!) vedrà!
Per quanto riguarda le informazioni su cosa sono davvero gli inceneritori e sull'incidente di Montale invito tutto a vedere il sito www.noinceneritori.org


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Ultimo aggiornamento ( lunedì 31 marzo 2008 )