La lotta va avanti: NO alla riapertura di Montale, NO a ogni altro inceneritore |
Scritto da Assemblea/Presidio permanente G. Maccacaro | |
sabato 03 novembre 2007 | |
Dal Presidio/Assemblea permanente, davanti all'inceneritore di Montale: "La lotta va avanti e non farà nessun passo indietro" (in coda il documento comune e i contatti per le adesioni)
Mercoledì 31 ottobre al Presidio permanente "Giulio Maccacaro" si è tenuta la riunione tra tutte le realtà che hanno promosso e sottoscritto il Documento Comune, ivi compreso il neonato comitato di Montemurlo (Po).
La discussione e il confronto sono stati utili e sono serviti ad un primo chiarimento sul percorso da portare avanti.
La mobilitazione straordinaria nel mese di novembre è stata considerata opportuna; essa deve puntare prioritariamente sulla questione nocività/salute ma anche sugli aspetti economico-finanziari della gestione dei rifiuti, particolare l' incenerimento, in riferimento specifico al CIS (quanto ci costa la filiera incenerimento, quanto ci costa la filiera riduzione/riciclaggio/riutilizzo, e via dicendo).
E' stata anche sottolineata la necessità di collegare la nostra mobilitazione ad altre lotte sul territorio, pur dovendosi mettere al centro il soggetto : abitanti della piana, nella convinzione che la dimensione nazionale – si pensi al lavoro della Rete Rifiuti Zero – è cruciale. Qualche intervento si è soffermato sulla necessità di sciogliere il possibile nodo rappresentato da un diverso atteggiamento rispetto alla lotta : chi propende per il gradualismo, chi invece intende avere un atteggiamento più deciso e diretto.
E' stato risposto , da parte di associazioni e comitati presenti, che l' unità tra tutti si basa su un NO chiaro alla riapertura dei forni inceneritori di Montale, al raddoppio, e alle ipotesi Calice e Case Passerini.
La manifestazione / corteo / marcia è stata giudicata importante : naturalmente è sperabile sia molto ampia e grande. Si è discusso se fissare subito una data nella seconda metà di Novembre, o se far coincidere la manifestazione con l' apertura a regime.
E' stato introdotto l' elemento che molto facilmente non ci sarà uno stacco temporale tra prove e apertura a regime, ma si è convenuto di approfondire la faccenda. I punti fissi emersi dalla riunione, condivisi da tutte le realtà (....), sono :
- l' avvio in tempi rapidi della mobilitazione straordinaria in base ad una agenda operativa;
- la scrittura di un appello semplice e corto che abbia al centro le ragioni di questa mobilitazione: fare il possibile per la non riapertura, bloccare il raddoppio, No al Calice e a case Passerini, mettendo in campo tutte le forze e le modalità giuste;
- il passaggio in alcune assemblee pubbliche a Pistoia, Montemurlo, Agliana, Montale, Quarrata. Per quella di Pistoia, che dovrebbe tenersi il 16 nov. I referenti sono : Collettivo liberate gli orsi/ Cobas /Cub;
- lavoro sulle scuole, finalizzando un agile volantino informativo alla mobilitazione/ manifestazione;
- l' inizio di un lavoro sul rimborso della quota della tariffa elettrica circa i CIP 6 ( secondo le indicazioni della Rete Rifiuti Zero ) da attuare in un ambito territoriale ristretto. Nella riunione si è discusso anche dell' opportunità o meno di continuare ad andare a incontri truffa ridicoli come quello di lunedì 29 con la provincia di Pistoia.
La discussione è aperta. E' stato comunicato che l' 1 Dicembre a Roma è prevista una manifestazione a difesa dei beni comuni collettivi ( acqua, energia, terre, ) contro le grandi e le medie opere e gli impianti nocivi. Importante esserci ! A conclusione della riunione è stato deciso di costruire un GRUPPO di LAVORO aperto comprendente tutte le realtà, in grado di lavorare in modo efficace per mettere nero su bianco l' Agenda operativa, e delineare le possibili iniziative che andranno comunque condivise in una riunione allargata.
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Questo è il documento comune sottoscritto da alcune realtà contro la riapertura dell'inceneritore di Montale. La lista delle adesioni è libera e aperta, in fondo trovate mail di riferimento.
DOCUMENTO COMUNE DELLE REALTA DELLA PIANA FI-PO-PT IN LOTTA CONTRO INCENERITORE DI MONTALE/INCENERIMENTO DEI RIFIUTI
L' inceneritore di Montale è stato spento il 19 luglio per aver superato i limiti di emissione fissati dalle norme per diossine e furani ( a seguito di analisi Arpat e CIS effettuate in data 03 maggio ).
Superamenti dei limiti vi erano stati anche in passato, come testimoniano documenti ufficiali dell' Arpat regionale a firma della dott.ssa Cantoni.
Tutti sappiamo inoltre che all' inceneritore di Montale è stata concessa una deroga, in quanto impianto "vecchio", per emettere quantità di diossine e furani superiori ai limiti più restrittivi vigenti. Ciò significa che le quantità di diossine e furani per normalmetrocubo che l' inceneritore ha emesso QUOTIDIANAMENTE negli anni recenti, sono significativamente maggiori di quelle fissate dalle norme a parziale garanzia della salute degli abitanti ( diciamo a parziale garanzia in quanto ogni dose di diossine e furani, per quanto piccolissima, è una dose dannosa per la salute, come sostiene l' Organizzazione Mondiale della Sanità).
Infine è cosa conclamata che gli inceneritori – anche quegli con parziale recupero di calore e anche quegli di "ultima" generazione - emettono - oltre a diossine, furani e polveri ultrasottili – anche altri composti chimici nocivi e dannosi per la salute, basti pensare al cadmio che è sicuramente cancerogeno e al mercurio, per non farla tanto lunga.
Le sottoscritte realtà, da anni impegnate in un generoso e disinteressato sforzo di difesa della salute umana e dell' ambiente di vita, considerando il fatto che da circa 30 anni sono stati immessi in atmosfera e nelle matrici ambientali del nostro territorio ( aria, suolo, acque superficiali e di falda, catena alimentare ) sostanze e composti chimici altamente nocivi e dannosi che hanno prodotto processi di accumulo al suolo e catene di bioaccumulo, e avendo appresa dalla stampa la notizia dell' ORDINANZA DEL SINDACO DI MONTALE CHE REVOCA LA CHIUSURA DELL' IMPIANTO, SEPPURE SUBORDINANDONE LA RIAPERTURA A REGIME AL RISULTATO DELLE ANALISI CHE NE VERIFICHINO IL FUNZIONAMENTO ESPRIMONO DECISA CONTRARIETA' A QUESTA ORDINANZA E CHIEDONO DI NON RIAPRIRE L' IMPIANTO DI INCENERIMENTO DEL C.I.S. ; DI SOSPENDERE I LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE E DI AMPLIAMENTO ATTUALMENTE IN CORSO; DI NON EFFETTUARE LA GARA D' APPALTO PER LA REALIZZAZIONE DEL TERZO FORNO. Con la stessa forza CHIEDONO che le analisi dei terrreni e le analisi epidemiologiche siano finalizzate ad una bonifica reale ed efficace dei terreni e delle altre matrici ambientali, e NON INVECE alla riapertura dell' impianto. Avanziamo queste chiare richieste nella convinzione che alla nostra comunità è data oggi una occasione irripetibile per abbandonare una modalità di smaltimento dei rifiuti urbani e assimilati nociva, costosa, obsoleta e per IMBOCCARE senza indugi e definitivamente la strada virtuosa della riduzione, del riutilizzo , del riciclaggio, del trattamento meccanico-biologico di ciò che residua dal ciclo riutilizzo/riciclaggio. Questa è la scelta che dovrebbero fare amministratori responsabili e sindaci che volessero assolvere pienamente al loro diritto/dovere di tutelare la salute pubblica e i beni comuni. Per le medesime ragioni affermiamo che sarebbe una scelta nefasta l' eventuale riproposizione di due nuovi inceneritori in località Calice (Po) e Case Passerini (Fi). Una eventuale scelta verso la quale esprimiamo tutta la nostra convinta contrarietà. Primi firmatari Presidio Permanente "Giulio Maccacaro" per la non riapertura e la definitiva chiusura dell' inceneritore di Montale Circolo "Legambiente Agliana" Amici di Beppe Grillo, Pistoia Comitato Contro l'Inceneritore di Montale Comitato per il NO! all' inceneritore del Calice
Coordinamento dei comitati della piana Firenze, Prato,Pistoia Prime adesioni:
Confederazione Cobas, Pistoia
per adesioni:
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Ultimo aggiornamento ( luned́ 05 novembre 2007 ) |