Maiali alla diossina: Comunicato di Medicina Democratica
Scritto da Redazione   
mercoledì 17 dicembre 2008

Inquinamento. Comunicato stampa di Medicina Democratica

 

Spett.le Redazione,
invio, con preghiera di diffusione, il comunicato stampa che il Direttivo Nazionale di Medicina Democratica ha redatto domenica scorsa a Firenze sul problema dei maiali alla diossina.
Vorrei inoltre richiamare l'attenzione su quanto pubblicato da un settimanale di tiratura nazionale (
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Sos-bambini/2052441//0 ) circa il preoccupante aumento di incidenza di cancro nell' infanzia.....

Ancora una volta i dati che con la lettera aperta alcuni medici avevano diffuso il 18 luglio (pubblicata integralmente solo sul blog di Beppe Grillo il 28 luglio col titolo "i nuovi Erode" ) trovano conferma.
Con soddisfazione possiamo constare che anche il più illustre oncologo d' Italia ammette che la presenza di diossina nel latte materno deve far riflettere e che forse dobbiamo salvare i nostri bambini con un mondo pulito.
Non possiamo però dimenticare che chi afferma ciò è la stessa persona che pubblicamente ha rassicurato su inceneritori, OGM, elettrosmog.....ma, evidentemente, quando l'evidenza non può più essere negata, viene il momento del ravvedimento e questo ci lascia ben sperare.
Ricordo che il 18 novembre quando, con colleghi da tutta Italia, abbiamo fatto nel salone comunale di Forlì un incontro su "Diossina e Salute" non c'erano nè il Sindaco, nè altri amministratori ad ascoltarci.
Auspico quindi che alla prossima occasione chi amministra questa città mostri più attenzione a chi cerca di fornire informazioni e strumenti di conoscenza indipendenti. Prima o poi - magari "obtorto collo" - il ravvedimento vien per tutti e, come direbbe il proverbio : "meglio ravveduti oggi che ammalati domani"

Distinti Saluti
Dott.ssa Patrizia Gentilini
Associazione Medici per l'Ambiente ISDE Forlì
Medicina Democratica

COMUNICATO STAMPA


Inceneritori e diossine negli alimenti

Da dove viene la diossina nella carne? Ci dicono dai mangimi. E nei mangimi come ci arriva? Solo, "accidentalmente" da olii contaminati? E gli animali contaminati dove vanno a finire? Chi ci assicura che non diventeranno nuovi mangimi direttamente o ancor più con l'incenerimento?
La notizia che anche questa volta non è stata data nella vicenda dei "maiali (e non solo) alla diossina" è che la diossina proviene per la maggior parte dall'incenerimento di rifiuti urbani, ospedalieri ed industriali.

Da qui la follia di di volere costruire nuovi inceneritoried ampliare quelli esistenti con la inevitabile conseguenza di aumentare la diossina che va a finire nei nostri piatti.

Medicina Democratica ribadisce la sua assoluta contrarietà a questi impianti nocivi, costosi ed assolutamente inutili

Medicina Democratica denuncia, inoltre, come pericoloso il consumo di alimenti di qualsiasi tipogià contaminati essendo la diossina un contaminante persistente che si accumula nei viventi.

In particolare non esiste una esposizione "accettabile" alle diossine o ad altri inquinanti cancerogeni al di sotto della quale non vi sia rischio per le persone.

Il Comitato Direttivo di Medicina Democratica
Firenze 14 dicembre 2008

 

Commenti
L'Espresso arriva secondo, ma almeno arriva
scritto da msirca, dicembre 17, 2008

http://www.noinceneritori.org/index.php?option=com_content&task=view&id=694&Itemid=2

Era ancora estate quando il Dr Bolognini lanciava questo allarme

Chi è che (cosa è che) fabbrica la diossina
scritto da Cirano, dicembre 17, 2008

http://www.arpat.toscana.it/news/2005/144.pdf

La Diossina di Parigi, il 56% è prodotta dagli inceneritori. Nulla sappiamo dell'aria di Vienna o di Copenaghen o di Bolzano perchè studi adeguati alla individuazione della sostanza non esistono. Di Taranto sappiamo che l'acciaieria produce quantità impressionanti di diossina tanto che il governatore si è finalmente deciso con una mano a prendere provvedimenti mentre con l'altra mano promuove la costruzione di quattro inceneritori (li chiama comunque termovalorizatori). Le acciaierie/fonderie (aziende metallurgiche)sono al secondo posto come "fabbriche" di diossina, perlomeno nello studio di Airparif, pertanto se non è pensabile al momento chiudere le fonderie (ma si può migliorarne le performances, basta spendere un pò di soldi nelle atrezzature adeguate) perchè "meglio un cancro fra 10 anni piuttosto che la fame oggi", il criterio non si può applicare agli inceneritori, impianti del tutto inutili o sostituibili con altri non dannosi.


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Ultimo aggiornamento ( mercoledì 17 dicembre 2008 )