Alla ricerca del prodotto elettronico pių verde
Scritto da Redazione   
mercoledė 21 gennaio 2009

http://www.e-gazette.it/index.asp?npu=191

Le aziende dell’hi-tech si mettono sulla strada “eco”, ma il prodotto perfettamente verde ancora non esiste. A valutare progressi e inciampi della tecnologia c’è anche Greenpeace che, in occasione del “Consumer electronics show” di Las Vegas, ha presentato la nuova versione del rapporto “Alla ricerca del prodotto elettronico più verde. Atto II”.

Ecco i prodotti elettronici più “verdi”Roma, 19 gennaio – Le aziende dell’hi-tech si mettono sulla strada “eco”, ma il prodotto perfettamente verde ancora non esiste. A valutare progressi e inciampi della tecnologia c’è anche Greenpeace che, in occasione del “Consumer electronics show” di Las Vegas, ha presentato la nuova versione del rapporto “Alla ricerca del prodotto elettronico più verde. Atto II”.
Il monitor del computer Lenovo L2440x ottiene così il massimo punteggio per la sua categoria, pari a 6,9 punti sul totale di 10. Altri prodotti leader nelle rispettive classi sono il televisore Sharp Lc-52gx5 (con 5,92 punti), il cellulare Samsung F268 (con 5,45), lo smartphone Nokia 6210 (con 5,2), il laptop Hp Elitebook 2530p (con 5,48) e il desktop Lenovo ThinkCentre M58 (con 5,88).
Quindici multinazionali dell’elettronica hanno accettato di fornire all’associazione ecologista informazioni sui prodotti più amici dell’ambiente (tra le altre ci sono Acer, Dell, Fujitsu Siemens, Hewlett packard, Lenovo, Lg Electronics, Motorola, Nokia, Panasonic, Rim/Blackberry, Sharp, Samsung, Sony, Sony Ericsson e Toshiba). Greenpeace ha valutato cinquanta nuovi prodotti, tra cellulari e smartphone, televisioni, computer, notebook, desktop e game console, in relazione a diversi criteri: sostituzione di sostanze tossiche, efficienza energetica, durata del prodotto, energia usata in fase di produzione, e innovazione. E qualche buona notizia la possiamo scrivere: Greenpeace ha trovato solo pochi prodotti sul mercato che ancora contengono la plastica in Pvc e altri composti pericolosi. Oggi i display Led, che risparmiano energia e non usano mercurio, sono molto comuni. Nelle tivù e nei monitor è usata una grande quantità di plastica riciclata post consumo e i produttori hanno definito programmi volontari di ritiro e riciclo dei prodotti in disuso. E la maggior parte delle aziende, confermano gli ecologisti, adotta il nuovo standard “Energy star”, il parametro migliore per l’efficienza energetica.
“Siamo sulla strada giusta per produrre un prodotto verde, privo di sostanze tossiche, durevole ed efficiente da un punto di vista energetico - osserva Vittoria Polidori, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace. - Siamo felici di vedere che l’industria elettronica stia migliorando gli aspetti ecologici dei propri articoli rispetto a quanto fatto negli anni passati. Nessun prodotto, però, si
attesta bene su tutte le categorie ambientali. La ricerca del vincitore è ancora in corso”.Leggi la sintesi del rapporto di Greenpeace “Alla ricerca del prodotto elettronico più verde. Atto II”: http://www.greenpeace.org/raw/content/italy/ufficiostampa/file/sintesi-greener-electronics-2.pdf
Commenti
sollecito a Philips
scritto da msirca, gennaio 21, 2009

Philips: ricicla i tuoi rifiuti!

Ciao,
da tempo Greenpeace fa pressione sulle aziende Hi-tech, affinché cambino le loro politiche di produzione e gestione dei prodotti a fine vita. E Philips è una di queste.

Philips promette sense and simplicity in tutti i suoi prodotti. Ma nella gestione dei propri rifiuti la multinazionale ha dimostrato di avere un approccio poco responsabile – a differenza di quanto fanno la maggior parte delle aziende concorrenti.

In questi giorni, Philips sta prendendo in considerazione un cambiamento della sua politica. Ora è il momento giusto per aumentare la pressione sull’azienda!

Partecipa anche tu alla cyberazione! Se saremo in tanti a chiedere a Philips un impegno concreto sul recupero e il riciclo dei suoi prodotti, maggiori saranno le possibilità di convincere l’azienda a cambiare rotta.

Scrivi subito a Gerard Kleisterlee,
amministratore delegato di Philips

http://www.greenpeace.org/italy/campagne/inquinamento/hi-tech/philips


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