Fascinazioni
Scritto da msirca   
giovedì 22 ottobre 2009

Propongo una modifica alla introduzione dell'annuncio "Lucca: la buone pratiche della Toscana in mostra" nella colonna degli eventi. Ci informano che l'assessore regionale Baronti (ex assessore all'ambiente a Capannori dove "ha fatto tanto bene" come correttamente recita l'inserimento), nella riunione di ieri in Provincia di Lucca con gli industriali  ha sostenuto la torcia al plasma proposta dagli industriali stessi, per lo smaltimento dello scarto di pulper delle cartiere a cui Ercolini ha opposto un progetto a freddo alternativo. Diamo tempo per eventuali spiegazioni di eventuali fraintendimenti ma se così stanno le cose Baronti non può insegnare a nessuno quanto fa 2+2..

Chiedo scusa per l'uso "particolare" di questa home, ma mi sembra troppo importante sapere con chi abbiamo a che fare. msirca

Commenti
da Fabrizio vettori,
scritto da msirca, ottobre 22, 2009

20/10/09 Consiglio comunale di Sesto
Da Fabrizio Vettori, consigliere di "Un'altra Sesto è possibile"

Intervento per il voto contrario della lista "Un'altra Sesto è possibile" all’Odg Sig. ATTANASIO (gruppo misto) sulla sperimentazione della Torcia al Plasma per il trattamento dei rifiuti:"

C’è da un po’ di tempo la nuova favola dell’inceneritore al Plasma che viene annunciato come la soluzione ancora più avanzata e sicura rispetto agli inceneritori “normali”.
È proprio una favola!

Questi impianti detti ad “Arco di Plasma”, non sono altro che impianti dotati di trattamento termico, cioè sostanzialmente inceneritori e che le stesse normative italiana ed europea assimilano all’Incenerimento.

Ripropongono gli stessi problemi sanitari ed ambientali tipici dell’incenerimento tradizionale (emissione di metalli pesanti,nano polveri, diossine) ma oltretutto, non possono nemmeno esibire esempi di realizzazione industriale credibili.

Gli unici impianti operanti, spesso a singhiozzo, sono comunque di piccola taglia : si va da quello di Taiwan che brucia meno di 10 tonn/g, fino alla massima capacità di trattamento, in Giappone, in Impianti Hitachi Metals con tecnologia Westinghouse, di 200 tonn nominali al giorno, ridotte attualmente per problemi a 82, brucia sostanzialmente rottami plastici di automobili e solo in piccola parte Rifiuti Solidi Urbani.

C’è stata nel decennio scorso, una forte pressione negli Stati Uniti per cercare di installarne alcuni ma altrettanto forte è stata la risposta delle popolazioni, ed anche di amministrazioni locali tanto che ad oggi nessun impianto ad arco al plasma è stato installato negli USA.
Per pericolosità, sperimentazione e costi appare addirittura migliore l’inceneritore classico.
Ma, torno al punto di partenza, come nascono le favole?, o meglio le storielle, perché le favole sono cosa seria.

La storiella del Plasma l’ha fatta partire il Sindaco Chini. Che è una persona molto abile e non è davvero uno sprovveduto.

Ma quale può essere il motivo plausibile per cui si fa partire una storiella?

Vedete, dopo le visite dei tecnici dei comitati e del comune di Campi, alle BUONE PRATICHE ed alle ALTERNATIVE all’INCENERIMENTO, cioè gli Impianti a FREDDO; il Sindaco di Campi si è trovato tra le mani 2 relazioni tecniche dettagliate, quasi coincidenti (le due delegazioni convenivano su circa l’80% delle valutazioni).

Ed in quella degli Ingegneri designati dal Comune viene addirittura ammesso anche se “a bocca stretta” che “l’impiantistica a freddo appare essere una alternativa…”.

Questo diventava un problema.

E, in qualche modo andava risolto…

Bisognava non far apparire le Buone Pratiche e soprattutto gli IMPIANTI a FREDDO per il rimanente di indifferenziato, troppo efficaci per risolvere qualsiasi emergenza rifiuti (e badate, tutto questo è documentato e verificabile) oltre che molto meno costose rispetto all’ipotesi che Martini, Barducci e tutti gli altri Sindaci sponsorizzavano.

Su sua iniziativa, ha quindi cominciato a dire che voleva saperne di più su quella tecnica.

Così, l’attenzione si sarebbe spostata su cose sempre più complicate, per far girare la testa e confondere la persone e soprattutto, sminuire il valore delle relazioni tecniche.

Per arrivare a dire ” vedete, non esistono alternative all’incenerimento”.

Che ci si vuol fare, Questo è un modo di non voler accettare il confronto, forse perché se lo accettano, rischiano come in questo caso di perderlo, e con i numeri alla mano.

Allora, altro che correre dietro alla TORCIA al PLASMA!

Il vero ed unico punto, per non aggravare i problemi ambientali e sanitari di un’intera area già inquinata, e per un futuro davvero sostenibile, è fare tesoro di quelle relazioni tecniche:

Vi sono descritte le cosiddette BUONE PRATICHE cioè esperienze applicate in vaste aree del nord-italia (in gran parte amministrate dalla destra, cari amici del Popolo delle Libertà) a partire dalle raccolte porta a porta, alla efficace dislocazione di piattaforme ecologiche, fino alle interessanti esperienze di interazione con la GRANDE DISTRIBUZIONE per ridurre gli imballaggi alla fonte.

Ma la parte più temuta, TANTO CHE CI SI INGEGNA A FAR PARTIRE LE STORIELLE, sono le informazioni sull’impiantistica a freddo, visitata in Spagna, ed in Israele, (Tel Aviv tratta i propri rifiuti in questo modo), ed il tutto messo è messo tecnicamente a confronto, potenzialità, costi, modularità, capacità di flessibilità agli andamenti dei flussi di rifiuti, con le altre tecniche tradizionali cioè l’incenerimento.

Un mio auspicio: ripartiamo da lì, abbiamo tutti la pazienza e la moderazione di valutare il meglio di quello che abbiamo a disposizione.

Il nostro territorio non si può permettere un peggioramento del bilancio ambientale.
Una nota sul non riutilizzo dei materiali da raccolte differenziate:

Livio Giannotti AD della Quadrifoglio dice candidamente su Metropoli della settimana scorsa “gran parte della plastica proveniente dalla raccolta differenziata va ad incenerimento” e poi continua quasi bacchettando la politica di pensare troppo alla Raccolta Differenziata e poco al Riutilizzo.

A parte il fatto che è curioso che un AD di una municipalizzata bacchetti la Politica che lo dovrebbe controllare, questo ci fa venire qualche interrogativo:
ma sono le municipalizzate a fare la politica dei rifiuti?,

magari scegliendo strade più funzionali al loro tran tran quotidiano per non mettersi alla prova con le sfide più alte?

…Se scelgo l’inceneritore, non ho da dimostrare quanto sono bravo a differenziare e recuperare materiale…

E’ chiaro che succede questo, cari amici del PD, la plastica raccolta civilmente dai cittadini va davvero all’incenerimento perché purtroppo ai vertici Provinciali e Regionali del vostro partito non è mai interessato creare filiere di recupero dei materiali.

È la cosa strategica da fare, ma anche oggi, ho l’impressione che purtroppo i vostri Vertici non capiscano nemmeno il concetto di modernità e di sviluppo che vi è contenuto, e continuano ad appannare il mito della Toscana terra felice e di progresso.
Sapete chi ha detto questa frase che ora vi dico:

La green economy sarà nel prossimo decennio ciò che è stata la rivoluzione informatica negli anni 80, il nuovo motore dell'economia mondiale.
Chi raccoglierà questa sfida sarà protagonista, chi si attarderà è destinato a rimanere ai margini

Questo è il Segretario Franceschini, io mi ci ritrovo in quella considerazione, ma, come ho già detto un’altra volta, non mi pare che sul territorio sia stato un granchè ascoltato.




Gli industriali di Lucca
scritto da -----, ottobre 23, 2009

Leggo au questo sito che gli indistriali aveano rinunciato all'inceneritore per i fanghi, forese hanno rinanciato a quello a griglia? E il suggerimento per l'arco al plasma è venuto dall'interno di Confindustria o dall'assassore? Sarebbe importante saperlo


busy
Ultimo aggiornamento ( giovedì 22 ottobre 2009 )