TIA e Associazioni di categoria di Sesto F.no |
Scritto da msirca | |
venerd́ 01 gennaio 2010 | |
... Al contrario, una gestione virtuosa dei materiali creerebbe occupazione, salute, risparmio per l’erario e infine guadagno economico per le intere comunità.
Coordinamento dei Comitati della Piana FI PO PT Comunicato alla stampa La TIA e la Associazioni di categoria di Sesto F.noSecondo quanto riportato dalla stampa odierna CNA, Confartigianato, Confesercenti, Confcommercio e Confindustria si uniscono nel protestare contro l’ipotizzato aumento di circa l’8% della Tariffa di igiene ambientale contenuto nel bilancio di previsione del Comune di Sesto F.no per il 2010.Condivisibile la considerazione che non sia giusto che il Comune scarichi sulle categorie produttive (o sui cittadini in genere, noi aggiungiamo), la necessità di avere maggiori introiti, la cosa che sorprende una volta di più è che queste Associazioni vedono la responsabilità di questo aumento nella mancata realizzazione dell’inceneritore a Case Passerini. Miopi come spesso accade. Nel caso davvero maggiori costi di gestione potessero essere portati a motivazione della pretesa del Comune, ormai anche i sassi sanno che non sarebbero dovuti alla mancanza dell'inceneritore che se mai dovesse essere costruito appesantirà e di molto la bolletta degli utenti. Altre sono le cause
La incapacità dell’ATO e dei gestori a raggiungere gli obbiettivi prefissati dalle leggi dello stato: circa meno 10 % rispetto agli obiettivi dovuti. La incapacità della Regione di far rispettare i piani. La regione è "ostaggio”/complice dei Gestori e CISPEL che hanno in mente solo logiche aziendali di breve periodo, che coprono una totale incapacità progettuale sul medio - lungo periodo. Interessa solo il bilancio aziendale, che naturalmente prescinde dai costi esterni dello smaltimento, non ultimo i costi sanitari. La mancanza di atti formali (accordi di programma/convenzioni) per la prevenzione e riduzione dei rifiuti, visto che i propositi già enunciati nella LR 25/98 e successive sono rimasti lettera morta! Le mancanze da parte della Regione e delle Amministrazioni locali, nell'attuazione del GPP (acquisti verdi) per il 30%, dei i materiali in uso, comunque lettera morta anche questo, che incrementerebbe immediatamente l’interesse per la filiera del riciclo, riuso e trasformazione dei materiali provenienti da raccolta differenziata. Coordinamento dei Comitati della Piana Firenze 29 dicembre 2009 Commenti |
|
Ultimo aggiornamento ( venerd́ 01 gennaio 2010 ) |