E alla fine è arrivato: il caldo, quello vero, che sfiora i 40 gradi, da ieri e per tutto il fine settimana stringerà l'Italia in una morsa, determinando in alcune città condizioni di rischio e di allerta soprattutto per le persone più deboli.
Il sistema di prevenzione delle ondate di calore della Protezione Civile - che monitora la situazione in 27 città italiane dal 15 maggio al 15 settembre - ha inserito Brescia fra le sette città italiane in cui l'allerta è al livello 2, quello in cui si prevedono temperature elevate che possono avere effetti negativi sulla popolazione. Le altre sono Torino, Trieste, Venezia, Milano, Bologna e Bolzano. Oggi passeranno al livello 2 anche Roma e Perugia, mentre Torino e Venezia saliranno al livello 3 di allerta, il massimo, che domani sarà toccato anche da Brescia, Bolzano, Bologna, Milano e Trieste e che vuol dire «condizioni meteorologiche di rischio che persistono per 3 o più giorni consecutivi», nei quali è necessario adottare interventi di prevenzione mirati alla popolazione a rischio.
La Protezione civile nazionale invita dunque a evitare prolungate esposizioni al sole e a dotarsi di scorte d'acqua prima di mettersi in viaggio. In tutta Italia bisognerà aspettare lunedì o martedì per tornare a temperature sui livelli medi stagionali.
ce lo raccontano
scritto da ***, luglio 04, 2010
ce lo raccontano che fanno caldo d'inverno, quando serve per scaldare gli appartamenti, ma non ci raccontano che per farlo devono bruciare anche tanto metano ( di un terzo)insieme alla plastica alla carta e il vetro e i metalli (poi vanno a ripescare le parti di metallo dalla cenere di residuo, si pò essere più stupidi dico io!)che potrebbero valorizzare davvero con la raccolta differenziata fatta bene.
Che d'estate aumentassero il caldo e valorizzassero al massimo l'inquinamento è scontato, chimlo nega è perchè vuole difendere il suo guadagno non sudato.