Accordo per controllo della produzione di fertilizzanti da rifiuti |
Scritto da msirca | ||||
giovedì 05 agosto 2010 | ||||
[ UN ALTRO CARRO DAVANTI AI BUOI? Questo accordo è interessante, si potrebbe dire utile, anzi lo sarà senz'altro in futuro visto che pare finalizzato a fare sì che solo compost di qualità venga usato sulle coltivazioni, ma tanto lavoro manca e va fatto perchè ci sia l'ambito, la "materia" su cui applicarlo. Nella situazione attuale questo accordo in realtà inquieta se si coglie invece l'aspetto che giocoforza dovrà essere predominante, di "funzione repressivo/limitativa" sulla produzione di compost derivante da rifiuti come anche impropriamente continuano a essere chiamati i materiali organici in oggetto. Stante la situazione a monte, e cioè una limitatissima, in certi territori inesistente, raccolta differenziata dell'umido accurata e pulita (e questo per cattiva volontà degli amministratori locali, le eccezioni in cui l'umido viene raccolto correttamente, anche se in espansione, non sanificano miracolosamente la maggior parte raccolta in modo indecoroso), stante questa situazione e senza nessuna citata prospettiva di vincolo al cambiamento, cioè a nuovi modi per la raccolta, al controllo fin da conferimento dell'organico, si dovrebbe dire che "si mette il carro davanti ai buoi"! ] ...L'intesa consolida e amplia la proficua collaborazione già intrapresa fra i due enti nell’ambito del controllo dei fabbricanti di fertilizzanti ottenuti da rifiuti situati nel territorio toscano, da espletarsi nelle varie fasi della filiera produttiva. http://www.arpat.toscana.it/arpatnews/2010/139-10-arpat-icqrf-protocollo/
Rifiuti
ARPAT e ICQRF firmano un protocollo per il controllo delle attività di produzione di fertilizzanti derivanti da rifiutiLe due Amministrazioni si impegnano a coordinare l’attività di controllo attraverso lo svolgimento delle verifiche ispettive presso le aziende fabbricanti di fertilizzanti ottenuti a partire dai rifiuti.
Firmato un protocollo d'intesa tra ARPAT, l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Toscana, e l’Ufficio di Firenze dell’ICQRF, Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agro-alimentari, Dipartimento del Mipaaf, competente per il territorio della Regione Toscana.
L'accordo è stato sottoscritto da Sonia Cantoni, direttore generale di ARPAT e da Oreste Gerini Direttore – per l’Ispettorato - dell’Ufficio di Firenze.
L’attività effettuata congiuntamente dai due Enti fin dal 2009 ha già prodotto questi risultati:
Commenti
![]() scritto da Cirano, agosto 06, 2010 I controlli devono essere fatti, da chiunque ne abbia dovere/diritto, dal momento che si tratta di salute, non sarebbe fuori luogo che i cittadini potessero partecipare. Nei termini esposti, sembra che ci sia dello zelo sprecato, è vero infatti che le varia tipologie dei "prodotti" ottenuti a partire dal materiale organico conferito da privati, negozi, etc deve avere una filiera verificabile. Se voglio sapere per esempio che il "compost" prodotto dall'impianto di selezione e compostaggio di Case Passerini è buono al più come ammendante per terreni inariditi non destinati a produrre per l'alimentazione o per i fiori di casa, basta che osservi il percorso della raccolta dell'organico a cassonetto che viene fatta nel bacino di riferimento. |