Il "sepolcro" di Gae Aulenti |
Scritto da msirca | |
venerd́ 03 febbraio 2012 | |
Consiglio comunale (Sesto Fiorentino) del 31 gennaio 2012:
comunicazione del Gruppo Consiliare Un’altra Sesto è possibile. Ci sono cose che dovrebbero scuotere le coscienze delle persone che hanno responsabilità, compresi i consiglieri e le consigliere di maggioranza, questioni che dovrebbero toccare la loro sensibilità. Una di queste cose, sarà in grado di condizionare pesantemente il futuro della Piana per i prossimi 20 anni e con essa il futuro dei nostri figli. Chi oggi Sindaco o Consigliere, si rallegra per la presentazione del progetto esecutivo dell’inceneritore a Sesto Fiorentino, ha uno sguardo corto sul mondo, poche prospettive di sopravvivere politicamente e lascerà di sé un pessimo ricordo. Compiacersi di uno schiaffo dato a Sesto Fiorentino e alla Piana, non verrà dimenticato presto. Leggo alcuni stralci dal comunicato emesso dal Coordinamento dei Comitati ATO Centro in relazione alla presentazione del progetto esecutivo dell’inceneritore di Case Passerini. “E' molto grave che si preannunci una data di inizio dei lavori per l'inceneritore, senza ancora aver fatto lo studio di impatto ambientale. Infatti Quadrifoglio ed il suo partner HERA devono ancora ottenere dalla Provincia, pronuncia positiva della VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), prima di iniziare – eventualmente - i lavori.” È bene allora che tutti i cittadini della Piana, ma anche i Consiglieri Comunali, sappiano che la VIA porrà a questi Amministratori la seguente domanda: Visto il carico di inquinamento che insiste su tutta la Piana, che dal 2005 è sicuramente aumentato, quanto è l’impatto aggiuntivo in presenza o meno dell’inceneritore di Case Passerini? E dovranno, questi Signori Amministratori, confrontare questo impatto con possibili alternative tecnologiche, cioè, dovranno soprattutto rispondere alla seguente domanda: Non posso usare altre impiantistiche alternative che non inquinano così tanto? Ed esistendo gli impianti a freddo che non inquinano, e li hanno pure visitati dopo il referendum di Campi, sarà molto difficile dire di no! “E' molto grave “ continua il comunicato” perché questo sta ad indicare la tendenza (come già è accaduto in sede di pianificazione), ad una decisione precostituita, a prescindere dai risultati dell’istruttoria che si aprirà sulla VIA. Questo mette in discussione l'autonomia e l’imparzialità degli uffici provinciali dal decisore politico, quando dovranno effettuare la valutazione finale sull’impatto dell’inceneritore.” Tradotto: come ci si può fidare della valutazione se l’inceneritore è o meno compatibile, se la tendenza, già manifestata in fase di pianificazione, è a voler l’inceneritore, indipendentemente dai risultati della compatibilità? Hanno davvero ragione i Comitati quando affermano “Il clima creato dall’amministrazione provinciale e dai proponenti l’impianto richiede che sul procedimento di VIA venga esercitato un forte controllo da parte dell'opinione pubblica sull'operare dell’Amministrazione.” Cos’è questa se non sfiducia nell’ obiettività delle istituzioni e negli uffici pubblici che sono demandati a dare un sì o un no, che può non compiacere il decisore politico? Per noi, che crediamo nelle Istituzioni Democratiche, è un allarme serio quando aree consistenti ed in crescita di cittadini manifestano la loro sfiducia nell’obiettività delle scelte delle Istituzioni ed addirittura invocano la necessità che “venga esercitato un forte controllo da parte dell'opinione pubblica sull'operare dell’Amministrazione.” Del resto, obiettivamente, questi cittadini attenti e motivati dal bene comune, come possono sentirsi tutelati dalle Istituzioni, quando denunciano che: “… mentre sono in calendario nei prossimi giorni audizioni del Consiglio Provinciale, riguardanti i Piani Alternativi dei Comitati della Piana FI-PO-PT e del Valdarno, le decisioni siano già state prese.” ? i sentireste tutelati Voi, cari Consiglieri della maggioranza? O vi sembrerebbe di essere presi in giro, anche in un “percorso partecipativo fatto di audizioni”? A che servono quelle audizioni sui Piani Alternativi sui Rifiuti, se le scelte si fanno in modo precostituito, senza vedere se nei Piani Alternativi c’è qualcosa di meglio? E poi guardate, non c’è niente per cui ogni Sindaco o Consigliere possa compiacersi quando, e uso le stesse parole del comunicato : ”l'ATO Toscana centro, ignorando ogni approccio di precauzione, vuole costruire l'inceneritore di Case Passerini che esporrà i cittadini a sostanze cancerogene e mutagene con un rischio tanto inutile quanto evitabile” e sottolineo le parole “rischio tanto inutile quanto evitabile”. Il documento continua riportando quella che è ormai diventata un’opinione molto diffusa tra le persone: “Tutti sanno che anche gli inceneritori moderni sottopongono le popolazioni ad un'esposizione prolungata di metalli pesanti, diossine e particolato ultrasottile, tutte sostanze che sono pericolose per la salute anche se in quantità piccolissime, infatti sono definite dalla letteratura scientifica ‘a tolleranza zero’. E cita “ lo studio Moniter, che è costato nel 2007 alla Regione Emilia-Romagna oltre 3 milioni di euro per indagare gli effetti sanitari e ambientali degli inceneritori di HERA presenti sul suo territorio” e che “, ha ancora una volta dimostrato, nonostante limiti metodologici, precisi segnali di allarme e ricadute negative per la salute delle popolazioni esposte come: eccesso di linfomi Non Hodgkin a Modena, aumento di rischio di nascite pre-termine e possibili aumenti di rischio tanto per patologie tumorali che non tumorali, per di più coerenti con altre segnalazioni emerse in letteratura(vedi comunicato stampa ISDE-Ulteriori considerazioni sullo studio Moniter- del 23/01/2012). e infine il documento ricorda la partita economica : “è molto grave che da un punto di vista economico si prevedano già costi tariffari di 165 euro a tonnellata, mentre in altri contesti nazionali questi sono costi assai inferiori.( sotto i 100 euro- Veneto-99, Treviso 96, Priula 95)) Lo stesso impianto, che secondo il piano industriale sarebbe dovuto costare 100 milioni di euro, adesso è stimato a 135 milioni. Ciò evidenzia ancora una volta che i costi per i cittadini e per le imprese sono destinati ad aumentare. A questo si dovranno poi aggiungere gli oneri finanziari che le banche imporranno” Noi non crediamo che se ne rallegreranno cittadini ed imprese che con la TIA dovranno sopportare il debito contratto con le banche finanziatrici, anzi siamo sicuri che si indigneranno al sapere, e do un’anticipazione dal documento di sintesi del Piano Alternativo dei Rifiuti che sarà nei prossimi giorni presentato dal Coordinamento dei Comitati dell’ATO centro che, “I costi del Piano Alternativo sono estremamente minori, almeno del 70% rispetto a quelli del Piano Interprovinciale ATO Toscana Centro, principalmente per il non ricorso agli inceneritori (i costi di un inceneritore sono anche enormemente più alti di qualsiasi altro trattamento a non combustione), ma anche per il risparmio sullo smaltimento (costo evitato per mancato smaltimento) e per il risparmio sul costo delle raccolte domiciliarizzate rispetto a quelle stradali.” Davvero un progetto obsoleto ed antieconomico, oltre che pericoloso, anche se disegnato da un ottimo architetto che ha mascherato un “sepolcro al buon senso” Certo, la sua arte avrebbe meritato una causa migliore ! Ognuno di Voi, Consiglieri di maggioranza, PD, Sinistra Ecologia e Libertà, Italia dei Valori, crede che ci sia ancora qualche motivo di compiacersene? E per favore SEL e Italia dei valori, un po’ di dignità! State su una staffa sola! Non potete andare dai Comitati a dire che non siete d’accordo con il Piano dei Rifiuti, quando poi siete nelle maggioranze e compartecipate tutto. E complimenti anche a chi preferisce rimanere zitto, nascosto o ingoiare, sarà anche a causa vostra se Sesto Fiorentino rischia di essere conosciuta come “l’inceneritore di Firenze”. La partita sull’inceneritore a Sesto, è bene saperlo tutti, è aperta, oggi più che mai! Sesto Fiorentino, 31 gennaio 2012 Fabrizio Vettori Commenti
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