Replica al presidente della Provincia Matteo Renzi
Scritto da Luca   
domenica 03 aprile 2005

"Il termovalorizzatore" previsto per la Piana non è un problema, il problema è l'inquinamento della Piana".

Queste le parole del presidente Renzi.

Il presidente Matteo Renzi che professione esercita nella vita privata? E' forse un  medico "omeopata"? Se cosè fosse si spiegherebbe in parte la sua volontà di politico di curare i veleni della Piana facendogli assumere ulteriori veleni, secondo i principi di questa teoria medica.

Senza entrare nel merito se sia corretto imporre a una collettività di centinaia di migliaia di persone, modelli curativi che implicano una scelta personale libera e consapevole, si deve dire che la categoria degli "omeopati" deve essere ben  numerosa se dopo l'uscita della III parte della VIS (Valutazione Impatto Sanitario, gennaio 2005), c'è stato finora un assordante silenzio nel merito della disastrosa fotografia sanitaria che la V.I.S. registra.

C'è anche da ricordare che il Consiglio provinciale si impegnò a suo tempo su una delibera proposta dal Partito della Rifondazione Comunista che subordinava il proseguimento dell'iter per la realizzazione dell'inceneritore proprio ai risultati della V.I.S.; essa avrebbe dovuto essere l'ultima parola sulla compatibilità o meno dell'impianto previsto all'Osmannoro con la salute dei cittadini.

Le parole dovrebbero essere dette per sancire che la V.I.S nega di fatto, questa compatibilità, sulla base dei risultati che presente. La determinazione chiesta ai decisori politici dal presidente Renzi sembra non tenerne conto.

Un'altra contraddizione da rilevare: se l'obiettivo del Piano provinciale per il recupero dei materiali post consumo viene innalzato al 70% in accordo con il perseguimento della opzione "Rifiuti zero" (per fortuna! Tutti dovremmo sapere, sulla base delle esperienze di tanti comuni e non ultimo l'esperimento di raccolta differenziata  a Sesto Fiorentino, ampiamente sulle cronache questi giorni, quanto sia fattibile e con risultati eccellenti da subito), si rimane con un quantitativo di materiali post consumo da gestire pari a quello che produrrebbe, ma di tipo molto più pericoloso e difficile da gestire, l'impianto di incenerimento previsto per la Piana; e questo senza spendere le centinaia di miliardi (vecchie lire) previsti e senza infierire ulteriormente su un territorio così sacrificato.

I decisori politici dovrebbero dare invece, subito, una risposta sugli interventi necessari per "migliorare" la presente critica situazione ambientale della Piana, interventi che la stessa V.I.S. suggerisce, vanno attuati a causa della  situazione "attuale"  in cui si trova questo territorio. 


Coordinamento dei Comitati della Piana

Ultimo aggiornamento ( sabato 17 febbraio 2007 )