Caro assessore Bramerini, i conti non tornano!
Scritto da Coordinamento e Ambiente e Futuro   
sabato 01 dicembre 2007

Coordinamento dei comitati della Piana Associazione Ambiente e Futuro

 Comunicato stampa 

EMERGENZA DISCARICHE:  CARO  ASSESSORE BRAMERINI, I CONTI  NON TORNANO”

 Con riferimento alle stime della  Regione Toscana secondo cui le discariche dovrebbero esaurirsi “entro  i 2010- 2011 “vogliamo evidenziare quanto segue:  

1. - intanto la Regione conferma  la giustezza dei nostri calcoli circa le volumetrie in discarica ancora disponibili; in una nostra nota recente abbiamo infatti registrato   oltre 10 mila metri cubi di volumi disponibili  (10.374.000 m3 ); 

2.- la Regione ancora fallisce i propri obiettivi di riduzione per l’anno 2006 .(L’aumento  di circa 41.000  nel 2006 rispetto al 2005).Vuol dire che  non ci sono politiche attive ed  efficaci per la riduzione, lasciando alla semplice INERZIA il compito di far lievitare la crescita dei rifiuti che viene "assunta" a dato "naturale “ , e senza intervenire  sulle PATOLOGIE (vedi le ASSIMILAZIONI SELVAGGE , L'ASSENZA DI UNA TARIFFAZIONE PUNTUALE) e  senza assumere  scelte strategiche sulla gestione:  estensione del porta a porta , attuazione di politiche incentivanti   per l’uso del compost), acquisti verdi  delle amministrazioni (ancora clamorosamente al palo dopo 4 anni dalla loro introduzione )  etc..     

3.- raccolte differenziate: non si dice che la Toscana non raggiunge i MINIMI DI LEGGE (legge 296/06). Comunque il pur SCARSO 33,4% SIGNIFICA SOTTRARRE A DISCARICA-TRATTAMENTO 854.708 tonnellate/anno. Si afferma poi che il 12% dei rifiuti va ad incenerimento per circa 307.000 tonnellate/anno. Facendo semplici calcoli si conferma che 1.400.000 tonnellate sono i rifiuti residui.  

MA ECCO IL CONTO CLAMOROSAMENTE  SBAGLIATO ! E in base al quale si calcola la breve durata delle discariche !   

Questo FLUSSO non va direttamente in discarica - NON LO POTREBBE NEMMENO FARE PER LEGGE VISTO CHE NON E' PIU' POSSIBILE AVVIARE RIFIUTI TAL QUALI IN DISCARICA. Questo flusso ( che rappresenta NON il 63% come dicono -e l'aritmetica non è un'opinione- MA IL 54%)  va ad impianti di STABILIZZAZIONE, dove  i residui -almeno il 35% - del rifiuto in ingresso VIENE RIDOTTO IN PESO dai trattamenti biologici che fanno perdere acqua ed anidride carbonica alle frazioni biodegradabili.

Questo significa che in  DISCARICA SONO ANDATI NON PIU' DI 910.000 TONNELLATE cioè non più del 37% (nel 2006 nonostante tutto il ricorso alla discarica è diminuito di almeno il 5% in peso grazie agli impianti di stabilizzazione) del totale dei rifiuti  Come si vede si conferma ancora cio' che abbiamo già detto e cioe' che anche in un quadro deprimente delle rd non piu' di un milione di  metri cubi  va in discarica. 

Non dice l’assessore poi che  il rifiuto in quanto  "stabilizzato" occupa meno spazio in discarica incorporando 1,2 tonn/per m3. quindi l'occupazione volumetrica "impegnata" nel 2006 e' di circa 760.000 m3. 

Calcolo prudenziale per i solidi urbani che con consente di confermare una prospettiva almeno dieci anni per gli urbani ancora,  allo attuale stato della raccolta differenziata e senza considerare gli  obiettivi di legge che prevedono al 1212 (legge finanziaria 2007) una Raccolta Differenziata  del 65% . 

Vorremmo essere smentiti. Intanto  vorremo consigliare  all’assessore   di  non leggere le norme comunitarie alla rovescia .

Tanto più  che  l’ utilizzo energetico della parte residua avviene anche con impianti meccanico biologici .Che tuttavia non bruciano i rifiuti e sono infinitamente meno inquinanti degli inceneritori  

Rossano Ercolini, Claudio Tamburini            

Commenti
ARRR-ARPAT, numeri numeri...
scritto da M. Sirca, dicembre 01, 2007

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AMBIENTE
I dati del rapporto ARRR-ARPAT per l'Osservatorio regionale dei rifiuti
Le discariche della Toscana si esauriranno entro il 2011
Bramerini: "Fondi ecotassa per la differenziata". Necessario ! il recupero energetico.
di Pamela Pucci

Firenze Le discariche della Toscana si esauriranno tra il 2010 e il 2011. I dati presenti nel rapporto di ARRR (Agenzia Regionale Recupero Risorse) e ARPAT per l'Osservatorio regionale dei rifiuti fotografano una situazione complessa ma dagli esiti prevedibili. I rifiuti urbani totali prodotti in Toscana nel 2006 sono stati 2.562.000 tonnellate, pari a 703 Kg/abitante/anno in media. Di questi 1.765.000 tonnellate, il massimo registrato dal 1998 ad oggi, sono state di rifiuti indifferenziati, dei quali il 12% (stessa percentuale da quasi dieci anni) è stato avviato ad incenerimento. Nonostante la percentuale di indifferenziati trattati sia passata dal 9% del 1998 al 55% del 2006, la maggior parte di questi finisce ancora in discarica, sia perchè la frazione secca non ha impianti dedicati, sia perché la frazione organica non trova utilizzo. La raccolta differenziata è attes! tata al 33,4% di media regionale, un risultato buono (su scala! naziona le lo scorso anno era il sesto miglior dato ed uno dei sette sopra al 30%) ma stabile dal 2004 ad oggi. Grazie alla differenziata la percentuale di rifiuti destinata a finire in discarica è scesa dall'84% del 1998 all'attuale 63%, un dato comunque molto elevato che si traduce ogni anno in circa 1 milione e 400 mila tonnellate di rifiuti urbani cui si sommano altre 900 mila tonnellate di rifiuti speciali, per un totale complessivo di 2 milioni e 300 mila tonnellate di fabbisogno annuale di discarica. Al 31 dicembre 2006 risultavano ancora nelle discariche regionali otto milioni di metri cubi di volumi residui, nel frattempo altri 2,2 milioni sono stati autorizzati, ma nonostante questo incremento gli impianti presenti in Toscana si esauriranno nell'arco di circa tre anni.
"La Toscana produce molti rifiuti e troppi finiscono ancora in discarica – ha detto l'assessore regionale all'ambiente Anna Rita Bra! merini – costruire nuove discariche o ampliare le esistenti, o peggio ancora imballare e spedire lontano i rifiuti, non è una soluzione ambientalmente sostenibile. Dobbiamo dare un radicale impulso alla raccolta differenziata, portandola almeno al 50%, così come la legge prevede, entro i prossimi due anni. Proprio a questo obiettivo, al miglioramento dei meccanismo di riciclaggio e di riutilizzo dei rifiuti sarà destinata la maggior parte dei fondi provenienti dall'ecotassa. E' nostra intenzione attivare con i nuovi Ato, così come previsti dalla nuova legge regionale sui rifiuti, protocolli d'intesa analoghi a quello attivato nell'area vasta metropolitana, per concentrare le risorse regionali su interventi strutturali e di sistema. Dobbiamo fare quanto in nostro potere per cercare di diminuire l'intensità di crescita dei rifiuti, anche se questo, dato il contesto di mercato globale in cui siamo ! inseriti, necessita di interventi di organismi di livello nazi! onale e internazionale".
"La Regione – spiega inoltre l'assessore – ha l'obbligo di attenersi alle linee tracciate dall'Ue, che sottolinea come la parte residuale dei rifiuti debba essere riutilizzata a fini energetici. La discarica deve essere l'ultima ratio, questo è il nostro obiettivo principale. Prima devono esserci la riduzione dei rifiuti, il riciclo ed anche il recupero energetico".
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Ultimo aggiornamento ( luned́ 31 marzo 2008 )